Solo da noi succedono certe cose

Buondì, 

Oggi pubblico un secondo post mandatomi da Tommaso, che ringrazio.

La manifestazione degli indignati è stata pacifica ovunque, tranne che da noi.

Unico spiraglio di speranza è stata la voce della folla che urlava "Fuori! Fuori!" alle teste di casco devastatrici. Purtroppo senza organizzazione non è possibile isolare i violenti, anche se spero che i video facciano beccare qualche idiota in più. 

A sensazione credo che non si possano trascurare alcuni elementi come concause del disastro di Roma:
  1. A sinistra in molti fanno questo bilancio per Genova 2001: un martire - Giuliani - il cui assassinio è rimasto sostanzialmente impunito e troppo pochi condannati per il massacro della Diaz. 
  2. La filosofia delirante e ingiustificata di ACAB (All Cops Are Bastards) è accettata in una parte troppo grande della sinistra, quando non viene proprio esaltata. 
  3. In conseguenza delle condanne del G8, pare ci sia un atteggiamento "prudente" delle forze armate in queste occasioni: "Distruggono? Si ricostruirà. Bruciano? Idem". Questo riportava un giornalista da un blog. Il timore di eventuali conseguenze legali fa sì che si preferisca la devastazione allo scontro con i violenti. 
Teste di casco
Solo quando nessuno giustificherà più i devastatori con analisi sociologiche e quando si comprenderà che se una delle teste di casco dopo aver dato fuoco a un cassonetto viene mandata all'ospedale da un poliziotto, forse è meglio così, potremo scandalizzarci se il poliziotto se la prende con il ragazzino che è solo vestito di nero. 
Com'è che in Egitto son stati in piazza per giorni senza picchiarsi in primavera e noi non siamo capaci di starci dieci minuti? Io credo che una ragione importante sia il il timore di alcuni, e il rispetto di altri per l'Esercito. 
Allo stesso modo credo che a Londra o a New York la Polizia sia temuta, ma sia anche un'istituzione che molti rispettano. Noi invece siamo speciali. Noi santifichiamo Carlo Giuliani. Noi abbiamo quindicenni, che intonano cori contro la polizia. E non sono figli di camorristi, ma figli di papà che lo fanno perché "fa figo". 
E quali sono le conseguenze? "Distruggono? Si riparerà." E vai con l'aumento, vorrei dire giustificato, del consenso per le forze di destra. E vai con la sparizione dai titoli dei giornali delle istanze dei numerosissimi manifestanti civili. 
Modalità estremista reazionario ON 
Io li voglio vedere ad agonizzare sull'asfalto gli incappucciati con le molotov, e voglio anche il premio per chi ne ha fatti a pezzi di più. Che siano Black Bloc, No TAV o Ultras. 
Modalità estremista reazionario OFF 
Saluti 
T. 
PS: Per non smentirmi, non posso lasciare che lo spiraglio di speranza sia lasciato lì all'inizio del blog senza una considerazione amara. I fischi a Pannella, un vecchio di non so quanti anni, mi ricordano i fischi dei masnadieri di Berlusconi per la Montalcini quando votava in parlamento. Se questi devono essere i "nostri" siamo messi bene. 
Aggiungo due frettolose righe di mio, più sensazioni che valutazioni
Personalmente non credo che il precedente del fallimento dell'ordine pubblico in occasione del G8 di Genova possa essere una concausa degli scontri, se non nei termini in cui l'incapacità di fronteggiare la situazione ha screditato le forze dell'ordine. Dopodichè Diaz e Giuliani sono due cose diversissime: chi lancia estintori "se la cerca", chi viene incastrato da molotov non sue, no. 
E, sempre a sensazioni personali e relativamente al punto 2 (ACAB), non mi pare che nella sinistra allignino particolari sentimenti in tal senso. A meno che si vogliano considerare black bloc e centri sociali di sinistra, ma mi pare sia una logica da Libero e il Giornale... 
mode maestrino ON
Anche in Egitto si sono menati, anche se con diverse proporzioni e contesti, ma il senso del post non cambia...
mode maestrino OFF

Ciao

Paolo

9 commenti:

Michele R. ha detto...

Buongiorno,
non posso che essere d'accordo con quanto scritto ieri da Mario Calabresi
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=9324

Io sono di sinistra ma per esempio sul punto 1 a proposito di Giuliani Martire mi viene da vomitare se mi ricordo che sulla sua testa teneva un estintore...
Quanto al punto 2 anche nelle forze dell'ordine come nella società ci sono poliziotti onesti e non, basta ricordarsi quanto successo alla scuola Diaz.
Sui fischi a Pannella, giusti e sbagliti che siano, è una cosa differente rispetto al rispetto che era DOVUTO da parte dei colleghi parlamentari per la Montalcini.

Cordiali saluti.

Alia ha detto...

L'episodio di Pannella è significativo, a mio avviso, perché dimostra l'informazione approssimativa di quei dimostranti, pronti a dare del traditore e del venduto a un uomo che - comunque la si pensi e comunque si giudichino le sue mosse politiche - tutto è stato fuorché disposto a vendersi (senza dire che ha fatto anche del bene al Paese, per chi ha memoria).
Dimostra inoltre una certa tendenza a usare modi violenti (gli hanno gettato un uovo, gli hanno sputato in addosso) anche da parte di chi non può definirsi Black Bloc. Quei dimostranti erano persone comuni, anche anziani (uno forse era vecchio quanto Pannella stesso).
Questo dà da pensare, a proposito della difficoltà da parte dei dimostranti di isolare davvero i più violenti o, come dice Tommaso, le "teste di casco".

D'altra parte - e qui si apre un altro discorso - la disinformazione dipende molto dai giornalisti: quasi tutti (per quanto riguarda Pannella) hanno scritto nei titoli che il quorum in parlamento era stato raggiunto a causa dell'ingresso dei radicali. Solo i lettori più attenti, leggendo per intero gli articoli, hanno potuto accorgersi che in realtà non era stato così, e che in ogni caso i radicali avevano votato contro la fiducia.

Alia ha detto...

Forse sarebbe ora che tutta la sinistra - e a maggior ragione quella più a sinistra - si decida a dichiarare questi "neri" dei controrivoluzionari, dei guastatori, dei nemici del movimento. Non però solo dopo i fatti: lo devono fare prima.

Da condannare non è soltanto il metodo della violenza, ma l'ideologia che c'è dietro quel metodo: che è nichilista, bruta, ottusa, distruttiva. Il contrario delle idee di sinistra che sono sempre state invece di costruzione e per un mondo migliore.

Alia ha detto...

@Michele, sono d'accordo con te. Anche sul bell'articolo di Calabresi.

F®Ømß°£ ha detto...

Per chiarire il senso del post:

trovo che molte persone di sinistra (tra gli altri mi viene quella brava persona di Pisapia) abbiano archiviato Genova con la facile sintesi "Giuliani martire e poliziotti assassini".

In altre parole le ingiustificabili e barbariche violenze della Diaz hanno fornito alibi per le diffuse devastazioni di cui gente come Giuliani si è resa protagonista.

È lapalissiano che non tutti i manifestanti sono violenti e non tutti i poliziotti sono le bestie della Diaz.

Ma per troppe persone Giuliani è uno dei "nostri", cosa che giustamente Paolo rifiuta quando dice "A meno che si vogliano considerare black bloc e centri sociali di sinistra".

Il problema non mi pare quello di decidere se considerare di sinistra i black bloc o i centri sociali. Il problema è che sono loro che si dichiarano tali e sono appoggiati (i centri sociali almeno) dai vari partitini rossi che forse si illudono che guadagnare il voto di certe persone pesi di più dei voti che si perdono non prendendo posizioni prive di ambiguità.

Finché ci sono delle colossali teste di casco che, al primo pretesto vengono a spaccare tutto, ma quando non possono farlo con la bandiera di una squadra di calcio, preferiscono farlo con quella del Che, è gioco facile per Libero e il Giornale puntare sulla "violenza rossa".

E allora tutti quei sofi che Cruciani da buon reazionario non evita di chiamare in radio in queste occasioni, condannano questi rifiuti umani? No. C'è sempre un disagio sociale dei miei totani vorticanti che giustifica il ceffo con le scarpe firmate quando scrive sul muro "Oggi abbiamo vissuto".

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

@ Michele & Alia:

non sono molto d'accordo con l'articolo di Calabresi sull'analisi che fa.

Francamente non mi pare che a prendere le distanze (e ben marcate) dalla violenza siano in pochi, anzi, mi pare che i se ed i ma siano rimasti circoscritti a frange che peso politico non ne hanno (Centri sociali e frange estremiste di ogni colore, a dx e sx, ma), e che, sono sicuro, ci sono un po' ovunque.

Calabresi ci confronta con gli USA, e con loro vi è una enorme differenza nelmodo e nella quantità di giovani che vengono integrati (lavoro, casa, prospettive,...) nella società, ma continuo a pensare che queste cose hanno poco a che vedere con chi ha menato le mani a Roma...

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

A me spiace per tutti i guai, non solo giudiziari, che ha passato Placanica in conseguenza della vicenda Giuliani. Era già abbastanza il peso portato sulla propria coscienza per quello sparo.

PaoloVE ha detto...

http://www.repubblica.it/politica/2011/10/17/foto/_operazione_smascheriamo_i_violenti_i_blogger_denunciano-23365188/1/?ref=HREA-1

...uno che ha qualche centinaio di euro per acquistarsi la telecamera da fissare al casco (dove mi auguro che qualche sana manganellata abbia rimesso le cose in ordine) non è un povero disperato nè un ribelle politicizzato. Magari uno snowboarder o uno skater..., con buona pace delle analisi sociologiche.

Ciao

Paolo

Clem ha detto...

Succede anche in Grecia, pare.