Le liberalizzazioni, finalmente!

Buongiorno,

Taxi?
E' proprio vero che finché c'è vita c'è speranza. Infatti il governo più liberale e liberista degli ultimi centocinquant'anni, ha liberalizzato il mercato dei taxi e del trasporto merci. Cioè, ecco, come dire, ha recepito la direttiva europea per la liberalizzazione del mercato.

Ma basta stare lì a cavillare sui termini: imposta o voluta di liberalizzazione si tratta.

Basta con il mercato delle licenze e con gli artificiosi e barocchi blocchi all'ingresso del mercato! Più taxi per tutti (e anche camion)!

Ed in effetti entro certi limiti sono d'accordo anch'io. Per me una licenza può avere senso se è il risultato del superamento di un esame che dimostri la capacità di operare (e se è necessario dimostrare a priori questa capacità), non di una procedura di compravendita come ora.

Camion?
Quindi, per me, semplificando molto, se hai una patente da camionista ed un camion sicuro, puoi trasportare merci. Il fatto che tu abbia o meno i soldi per acquistare una licenza non mi interessa. Quello che mi interessa è la garanzia a priori della capacità tecnica di effettuare in sicurezza il servizio (e qui potrei dire un paio di cose sulle tariffe minime, ma le tengo per me).

La consuetudine alle liberalizzazioni del nostro governo e la sua abilità nel calare le direttive europee nella realtà nazionale e a legiferare nell'interesse dello Stato si sono però viste anche stavolta.

Infatti, non rendendosi conto del fatto che non esistono solo taxi in città dotate di viabilità standard, hanno liberalizzato questi servizi anche a Venezia (ma immagino che problemi analoghi possano esserci in altre realtà con problemi affini), dove il contingentamento degli operatori è legato anche alla percorribilità delle arterie ed alla tutela dei beni ambientali.

L'ultimo squero: S. Trovaso
Chi conosce Venezia provi ad immaginare cosa significherebbe vedere aumentare del 50%  il numero delle imbarcazioni circolanti nei canali (il mercato è molto redditizio, quindi non credo che la cifra sia esagerata, anzi). Si verificherebbe il blocco totale della circolazione (anche per ambulanze e barche dei pompieri) ed un drammatico impatto sul moto ondoso che mina le fondamenta fisiche delle abitazioni cittadine.

E non è una ipotesi remota: attualmente ci sono 650 gondolieri operanti, mentre 180 hanno superato l'esame ma non hanno la licenza. Un aumento delle gondole nei canali del 25% è quindi attualmente immediatamente possibile e limitato unicamente dalla capacità produttiva dello squero di S.Trovaso, l'unico rimasto a costruire gondole.

Ma per i barconi da trasporto (mototopi) ed i motoscafi che effettuano il servizio taxi il problema non si pone, di cantieri cui rivolgersi per avere una imbarcazione in trenta giorni ce n'è un sacco. Con buona pace delle rive che il comune di Venezia dovrà rimettere in sesto ogni due per tre, senza averne i soldi.

Ciao

Paolo

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

capisco il problema dell'aumento del traffico a Venezia. Ma come la mettiamo con i prezzi delle licenze da gondoliere?

Per non parlare (OT) di quanto prende -spesso in nero- il gondoliere stesso.

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

Se Venezia non si può permettere più di 650 gondole si faccia una gara per 650 permessi della durata di un anno. E la si rifaccia l'anno dopo.

Quanto al fatto che i gondolieri guadagnino, ben venga e buon pro gli faccia. Se per sovrappiù si trombano le giapponesi/americane in luna di miele ancora meglio, basta che siano tutti contenti, non vedo il problema.

Sarebbe meglio guadagnassero un po' meno e fossero di più? forse si, ma le condizioni al contorno non lo permettono...

Al comune deve interessare che il servizio sia sicuro, non generi danni o intralcio e sia, per quanto possibile, redditizio (no, non è esatto: bisognerebbe anche sparare ai gondolieri che cantano funiculì funiculà e cose simili: anche questa è tutela dei beni ambientali).

Se il problema è quanto hanno già pagato le licenze... con la liberalizzazione attualmente quelle licenze valgono zero per legge e non danno titoli preferenziali.

Avrei ovviamente qualcosa da ridire solo sul fatto che facciano del nero.

Ciao

Paolo