Vacche grasse per i venditori di forche

Buongiorno,

dopo il disastro del resort di Rigopiano sulla stampa si è scatenato un florilegio di accuse a 360° che mi pare evidenzino più che il desiderio di capire cos'è successo, la voglia di un colpevole e di una forca cui appenderlo.

Si parte dalle insinuazioni circa il fatto che il resort sarebbe stato posizionato lì in conseguenza di un abuso edilizio, notizia che ha il solidissimo fondamento di una assoluzione con formula piena da questa accusa, nonchè, apparentemente, di valutazioni tecniche di segno opposto.

Si passa alle recriminazioni circa l'operatività degli elicotteri dell'ex Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco, senza che alcuno si faccia venire il benchè minimo dubbio circa la reale possibilità tecnica di far volare quei mezzi di notte, magari sotto una bufera di neve ed in assenza di riferimenti visivi.

E, per rimanere alle recriminazioni sui mezzi di soccorso, mettiamoci anche quelle circa l'indisponibilità di frese spazzaneve, sputate ovviamente prescindendo da qualsiasi considerazione relativa al fatto che sembra sia solo qualche decennio che non si verifica una nevicata di questa portata su una scala così ampia.

Aggiungiamo la perla della pretesa della conduttrice della rassegna stampa di radio Rai 3 della settimana scorsa, una giornalista di Libero (credo Elisa Calessi: è giuto renderle merito) che lamentava la sospetta stranezza  che l'albergo non fosse dotato di una tùrbina (esatto tùrbina, non turbìna) ma solo di una pala meccanica?

Potremmo continuare a lungo su questa falsariga, parlando delle accuse per le strutture di emergenza crollate sotto il peso di neve e vento, o per la mancata evacuazione degli allevatori che rifiutavano di abbandonare le loro aziende, o per i ritardi veri o presunti negli interventi... per fortuna il tutto è stato successivamente mitigato dal salvataggio di alcuni superstiti da parte dei soccorritori che, ancora una volta, hanno dato una straordinaria dimostrazione di determinazione, capacità e tenacia.

Personalmente sono stato spesso, anche in questo blog o ancor prima nella beneamata Anti-Zanzara, tra quelli che lamentavano il fatto che ogni autunno, alle prime piogge torrenziali, si dovessero lamentare frane, alluvioni e morti, oppure che ogni inverno, alle prime nevicate significative, ci si dovesse confrontare con enormi problemi di viabilità e logistica.

Eppure stavolta credo sia il caso di frenare lo sdegno, perchè sono convinto che il nostro Paese debba ancora attrezzarsi adeguatamente per prevenire ed affrontare le sue criticità anche quando sia perfettamente a conoscenza dei rischi, ma dubito fortemente che sia anche solo ragionevolmente ipotizzabile essere pronti ad affrontare una coincidenza di eventi catstrofici e straordinari quale quella che si sta verificando in questi giorni in Centro Italia.

Perchè oltre la tastiera e lo schermo dei forcaioli della stampa e di internet, in quei posti si sono verificate contemporaneamente nevicate continue ed eccezionali che hanno scaricato su una vasta zona neve per altezze spesso superiori ai due metri, 4 scosse di magnitudo superiore a 5 nell'arco di una giornata e conseguenti ampi black out diffusi e prolungati. Mi chiedo cos'altro potesse andare storto.

Il che non significa dire che la situazione sia stata necessariamente gestita al meglio (e servirà anzi capire se ci sono stati errori e colpe), ma unicamente che in questo caso le aprioristiche lamentele per la mancata prevenzione hanno poco senso.

 Ciao

Paolo

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

condivido la sensazione davanti all'isterica ricerca di colpevoli portata avanti dai nostri media.

Ci si lamenta a priori, nel senso che ci si lamenta comunque, a prescindere dai fatti. Importante è lagnarsi, possibilmente accusando la politica o comunque lo Stato.

E ci si lamenta a posteriori, nel senso che a valanga caduta si fa finta di saperla lunga, su cosa sarebbe stato giusto fare.

E continuo a non capire come non esploda la testa a chi da un lato inneggia agli "angeli del [xxx]" e dall'altro lamenta inadeguatezze nella gestione dei soccorsi.

Domani comunque c'è la sentenza sull'Italicum, per cui calerà il sipario sulla neve.

Saluti

T.

PS: la tùrbina mi mancava :-D

PaoloVE ha detto...

@ T.:

"la tùrbina mi mancava"

Immagino che la Calessi ritenesse la referenza di scrivere su Libero insufficiente a certificare la propria competenza.

Devo riconoscere che così facendo ha spazzato via qualsiasi eventuale dubbio residuo nella testa di chiunque.

Ciao

Paolo