Bestialità allo specchio

Buongiorno,

scrivo questo post a qualche giorno dai fatti /e dagli improvvidi commenti) che l'hanno originato, per essere sicuro di farlo a mente sufficientemente fredda ed in un clima che non è più quello del giorno dopo. Mi riferisco alle violenze incrociate tra manifestanti e polizia di una decina di giorni fa a Roma, quelle della ragazza calpestata da un poliziotto e difesa dal corpo di un ragazzo che -probabilmente- era uno degli imbecilli violenti che poco prima avevano attaccato la stessa Polizia ed ho scelto di parlarne a distanza di un po' di tempo perchè non voglio che alcune affermazioni vengano intese, a caldo, come una incitazione all'esercizio della violenza che non voglio certo dare.

Tra i commenti alla cosa mi è capitato di sentire, abbastanza di sfuggita, quello di Giuseppe Cruciani (1) che, alla Zanzara, mistificava in maniera fastidiosa e scontatissima (e ben assistito da un David Parenzo che fingeva come d'abitudine di esserne un contraltare privo di argomenti) il monopolio dell'uso della forza appartenente alla Polizia con il diritto all'abuso della violenza che questa secondo lui avrebbe, aggiungendo perle a rafforzare l'opinione che alla Polizia vada garantita l'impunità in caso di abusi mantenendo l'anonimato garantito dall'uso di caschi non riconoscibili e che il poliziotto avesse fatto bene sulla base di alcuni argomenti forti:
  • il fatto che, benchè il "pestone" fosse secondo lui intenzionale, non si sarebbe trattato di violenza ma di "una calpestatina"
  • il fatto che che la ragazza fosse una studentessa universitaria di Scienze della Pace e quindi pertanto poco degna di veder rispettati i propri diritti e la propria incolumità
  • il fatto che le sue frequentazioni con i manifestanti la rendessero contigua con elementi violenti ed anche in questo caso, quindi, poco degna di veder rispettati i propri diritti e la propria incolumità
Dubito fortemente che Cruciani riterrebbe così solidi questi argomenti se una sera, alle nove di sera di un giorno feriale, io lo attendessi all'uscita di Radio 24 alla fine della trasmissione e decidessi di sbatterlo a terra e salirgli sopra, dall'alto del mio quintale. In fondo si tratterebbe anche in questo caso di "una calpestatina", ed avrebbe giustificazioni altrettanto (in)sensate: mi risulta che Cruciani sia laureato in Scienze politiche, facoltà che a mio insindacabile giudizio stravince per insulsaggine e dannosità sociale nella competizione con Scienze della Pace e, se ben ricordo, tra i suoi ospiti la frequenza con cui ospita accomodante e giulivo personaggi dediti alla semina d'odio e violenza è imbarazzante. Cose che dovrebbero nella sua ottica renderlo indegno di veder rispettati i suoi diritti e la sua incolumità. E poi, in fondo, visto che le calpestatine non sono violenza, che problema c'è, quale mai necessità di spaccare il capello in quattro su argomenti futili come diritti e monopolio della forza?

Ovviamente non condivido l'enorme quantità di stupide scemenze vomitate da Cruciani, ed anzi ritengo che sia giusto e necessario che le forze dell'ordine debbano rendere riconoscibili (e non pubblici) i propri membri in modo da poterne eventualmente punire i responsabili di ingiustificati abusi (2). E vedo tale convinzione rafforzata dalla notizia degli applausi dei poliziotti del Sap ai loro ex collaghi condannati per la morte di Federico Aldrovandi, applausi miserevoli almeno quanto quelli di cui parlavo qui, e che denotano come, alla fin fine, anche tra la Polizia vi sia chi ritiene di dover essere considerato al di sopra delle legge e di poter per questo prevaricare gli altrui diritti.

Ciao

Paolo

(1) Andare a lavorare a Mediaset e lasciare la Zanzara al ben più degno ed interessante Maurizi no, vero?

(2) Per inciso, personalmente ritengo che il contesto in cui "la calpestatina" è nata, il clima di tensione e la relativa inesperienza del poliziotto rispetto a queste situazioni (si sarebbe trattato di un artificiere, non di un "celerino" abituate alle cariche ed agli scontri corpo a corpo) siano delle attenuanti molto forti a tutti favore del poliziotto

5 commenti:

Michele R. ha detto...

Ciao Paolo,
Naturalmente io non ho sentito niente di quello che ha detto il bastian contrario dell'etere. Posso solo dire che di fronte ai ripetuti casi di violenza delle forse dell'ordine ed in particolare della polizia, io ho PAURA solo nel vedere una divisa.

Non li vedo più come i rappresentanti della legge, ma come qualche cosa che è oltre, soprattutto quando c'è un capo della polizia che, invece di mettere in campo dei provvedimenti seri ed esemplari e pretendere un'azione della politica volto a cambiare le leggi in modo tale che chiunque si macchi di episodi come quello di Aldrovanti, non possa più tutelarsi e giustificarsi, si limita a definire qualche personaggio un cretino: TROPPO POCO caro il mio signore!

Saluti
PS: trovi ancora il coraggio di ascoltare quel ridicolo?

PaoloVE ha detto...

@ MR:

non posso certo dire di aver paura nel vedere una divisa, ma vorrei essere tutelato anche dagli eventuali abusi di quelli di loro che vanno oltre la legge e che, per una lunga serie di motivi sono purtroppo apparentemente in crescita.

In realtà mi capita di sintonizzarmi sulla Zanzara molto raramente e per poco: prima di cena sono passato al rock di Virgin Radio, dopo preferisco lo Zapping 2.0 di Loquenzi, che ha ovviato a molti dei limiti che Forbice aveva imposto alla trasmissione.

Michele R. ha detto...

Ho scritto forse e non forze... Che bestialità mi scappano dalla tastiera ;-)

F®Ømß°£ ha detto...

Bel post.

In breve dal cellulare: Cruciani non merita di essere ascoltato nemmeno un secondo. R24 dovrebbe fare qualcosa per sostituire il reazionario e la spalla ipocrita con qualcuno di più dignitoso.

Paura quando vedo una divisa, in maiuscolo, mi pare esagerato. Certo è insopportable che chi sbaglia non paghi, tra loro, così come tra i violenti spesso altrettanto impuniti.

Saluti

Tommaso cerchiobottista

Michele R. ha detto...

@T
Forse come dici è esagerato. Non so te, ma la mia fiducia, anche visti i trascorsi degli ultimi anni, in quelle che dovrebbero essere le prime istituzioni di riferimento del cittadino, è assai bassa.

Saluti