...e proprio lì volea volare...

Buongiorno,

da Libero
torno su argomenti già da poco trattati perchè un passettino alla volta l'ex Premier Mario Monti sta formalizzando quello che molti osservatori sinora non hanno saputo (o voluto) vedere, e cioè il suo posizionamento in un'area politica ben definita, conservatrice e di destra.

L'appoggio del PD al governo di emergenza nazionale che aveva retto l'Italia nell'ultimo anno ed il fatto che Monti fosse riuscito a spodestare l'odiatissimo Berlusconi aveva giustificato sino a non molto tempo fa il sussistere di una interpretazione diversa della politica di Monti, più progressista ed aperta al centro sinistra, interpretazione che evidentemente non era già stata sufficientemente confutata dallo sgangherato entusiamo di un Casini che era diventato il più entusiasta fan del professore.


Le proposte di accordo con un PdL "mondato" del suo leader fondatore", accompagnate da una contestuale presa di distanza da PD, SeL e CGIL mi pare marchi nella maniera più chiara l'intenzione di Monti di porre una opzione sul futuro del centro destra italiano, per ricondurlo a quello messo in un angolo dalla ventennale esperienza berlusconiana della Balena bianca cattolica, conservatrice e protettiva degli interessi delle varie corporazioni forti.

Personalmente considero questa evoluzione positiva per almeno due motivi:
  • in primo luogo perchè fornisce ossigeno all'asfittico progetto di modernizzare una destra italiana troppo vincolata a posizioni populiste e personalistiche
  • in secondo luogo perchè spero risolva un equivoco che mi pare tuttora ben presente nell'elettorato di centro sinistra (e forse anche nella dirigenza del PD) che accredita Monti di posizioni che non ha in virtù di quanto detto all'inizio del post.
Condidererò ancora più positivamente la possibilità che, risolto l'equivoco, il PD faccia d'ora in poi la sua campagna elettorale definendo un programma che sia sostenibile con i potenziali alleati futuri, tra i quali, evidentemente, il partito di Monti rientra con probabilità sempre più basse.

Siccome però sarebbe seccante terminare il post odierno senza una nota pessimistica, aggiungo che le ultime allegre sparate dell'uomo in loden mi pare abbiano avuto un risultato netto: chiudere ad una prospettiva di alleanza con il PD per ricevere una porta in faccia da un PdL tuttora non maturo per affrancarsi da Berlusconi: insomma, un bel passo verso l'ingovernabilità, visto che nessuno dei quattro partiti principali avrà la forza per governare da solo, stando agli attuali sondaggi e visto che queste uscite rendono più difficili le ipotesi di future alleanze.

Ciao

Paolo

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

come già detto, Monti rivela che la sua più grande preoccupazione è che i bolscevichi possano governare.

Sono 70 anni che chi vota a destra, in fondo, ha questa come priorità.

Ed è per questo che la destra italiana fa fatica a essere "normale" e ha accettato così di buon grado l'esperienza populista berlusconiana.

Saluti

T.