Contro Monti (il presente)

Buongiorno,

nel post di venerdì scorso avevo esposto alcuni dei motivi per i quali non ho apprezzato la politica portata avanti dal governo Monti nello scorso anno, pur dovendo ammettere che, nel confronto con il governo precedente (che ha passato oltre tre anni a guardarsi l'ombelico, forte di una maggioranza parlamentare estremamente rilevante ma incapace di risolvere le proprie contraddizioni interne, di amministrare decentemente la cosa pubblica e di comprendere la gravità di una situazione economica spintasi troppo in là) un notevole passo avanti è stato fatto.

Oggi indicherò invece quali sono i tratti della politica odierna (probabilmente dovrei dire della campagna elettorale) di Monti che mi portano a confermare un giudizio severo sul premier uscente.

Ricordiamo tutti come Monti sia stato annunciato e chiamato al governo con una procedura emergenziale e senza una investitura derivante da un voto: davanti ad un governo giunto di fatto ad aver perso l'appoggio parlamentare ma determinato a rimanere in carica ed immobile nella tempesta finanziaria a tutto danno del Paese il Presidente Napolitano aveva nominato Monti Senatore a vita, in modo da annunciare chi avrebbe presieduto il governo di salvezza nazionale che avrebbe sostituito quello di Berlusconi, cosa che avvenne di lì a poco.

Oggi Monti si vanta di aver salvato l'Italia dal baratro, e quindi dichiara chiusa la fase emergenziale, si ripropone come candidato premier, dando la propria benedizione ad alcune liste, ma guardandosi bene dal sottoporsi al vaglio del voto.

Ed in questo io vedo rivelare apertamente un concentrato di menzogne, ipocrisie ed azzardi per molti motivi:
  1. come dicevo venerdì e malgrado quanto sta affermando Monti, l'Italia non è in salvo: lo spread è sceso moltissimo ed i tassi di interesse sul debito che paghiamo sono molto ridimensionati, ma tutti i fondamentali economici italiani sono quelli di un Paese in profondissima recessione, che non vede la fine della crisi, che ha una disoccupazione in esplosione, redditi in picchiata e servizi ridimensionati continuamente. Questo, per me, è il permanere dell'emergenza che Monti vorrebbe invece sconfitta per suo merito.
  2. l'affermazione che l'Italia è stata salvata porta con sé alcune conseguenze importanti: le prerogative concesse in nome dell'emergenza non hanno più motivo di essere, quindi non vi è più ragione di avere un governo di tecnici (che tali hanno dimostrato di non essere, sia per manifesta incompetenza -Fornero, quanti sono gli esodati?- sia perchè si stanno riciclando tutti in qualche partito), né di avere un Presidente del Consiglio non eletto. Il che si sposa molto male con le procedure scelte da un Monti non più tecnico ma candidato premier non eletto da alcuno.
  3. Il ruolo che Monti sta assumendo non è più nemmeno formalmente quello di personaggio autorevole super partes (non lo era mai stato già nei fatti, come sottolineavo venerdì): anche questo porta con sé delle conseguenze nefaste per il Paese come l'aggiunta al panorama politico di un nuovo polo (con tanti saluti alle speranze di un bipolarismo mai decollato in Italia) e la derivante ulteriore complicazione nella composizione di un governo in gradi di operare e non schiavi di mille accordi in stile vecchio pentapartito e la perdita della possibilità di avvalersi di una figura autorevole da molti percepita come super partes in caso si rendesse nuovamente necessario un governo di salvezza nazionale.
  4. L'Italia ha bisogno di cambiare e di farlo in un ottica di rispetto delle regole: è lo stesso Monti ad averlo giustamente ripetuto molte volte. Purtroppo non posso aspettarmi che questi cambiamenti possano arrivare dalla proposta politica di Monti, una proposta conservatrice che sembra essere una riedizione della DC con forti connotazioni da “uomo della provvidenza” per di più assurto al potere per vie tortuose. Insomma, il passato, e non certo il suo meglio.
  5. L'Italia ha bisogno di ridimensionare la pervasività del potere politico: il momento buono per farlo è stato molto evidentemente all'alba del governo Monti, alla fine del 2011, ma Monti ha scelto lasciare le cose come stavano (certo, per molte cose serviva modificare la Costituzione. Ma è una cosa che non ha fermato il Professore quando ha chiesto di inserire in Costituzione il pareggio di bilancio, sbaglio?). Non sarà certo portandosi all'interno del sistema politico ed in condizioni di minor appoggio popolare che Monti proverà a far qualcosa in tal senso.
  6. L'Italia ha bisogno di spezzare una serie di contiguità tra il potere politico e centri di interesse diversi: anche in questo caso il momento buono per farlo è stato all'alba del governo Monti, alla fine del 2011, per cui, visto che non è stato fatto allora, non credo che sia realmente intenzione del conservatore Monti portare avanti questa linea oltre lo slogan...
Ciao

Paolo

3 commenti:

MS ha detto...

Ottimi post!! :-)
Dal Premier-tecnico fallimentare quale si è dimostrato, Monti furbescamente rimane molto distante dalla verifica di consenso tramite voto.
La sua discesa in campo gli toglierà anche quella aura di "non politico" di cui andava fiero.
Sara' interessante l'evoluzione prossima delle correnti di elettorato, in particolare quale nuovo candidato Premier sono curioso quale elettrorato atrarrà.
Per essere chiari, penso che il nuovo polo intaccherà marginalmente la coalizione di csx, non marginale quella di cdx.

saluti,
MS

PaoloVE ha detto...

@ MS:

grazie del complimento!

Non direi che Moanti sia stato fallimentare: credo piuttosto che abbia fatto quanto gli premeva, promettendo inizialmente anche altro ad uso e consumo del parco buoi, un po' come sta facendo adesso con la riduzione delle tasse.

E credo che l'uomo che ha scalzato SB e salvato l'Italia abbia più appeal sull'elettorato di csx piuttosto che su quello di destra...

Ciao

Paolo

mariolino ha detto...

@ Paolo
"E credo che l'uomo che ha scalzato SB e salvato l'Italia abbia più appeal sull'elettorato di csx piuttosto che su quello di destra..."
Non credo, Paolo, non credo. Attirerà gli elettori di centro (Casini) e quelli di destra "onesti", quelli cioè, e ce ne sono tanti, che, spesso cattolici e convintamente di destra, hanno sempre mal sopportato il pressapochismo di Berlusconi votandolo "turandosi il naso".
Ma è sempre più chiaro che Monti, pur limpido, fa gli interessi dei poteri forti.
Le affermazionidi Vendola e Fassina "Monti politico di razza padrona", "La sua lista sembra quella del Rotary" sono condivisibili.
Monti non dovrebbe attirare i voti della sinistra. Almeno spero.