La mezza sconfitta degli incandidabili

Buongiorno,

la presentazione delle liste elettorali dei principali partiti sembra stia segnando una parziale vittoria di chi in questi anni si è battuto per porre dei limiti più stringenti di quelli attuali alla candidabilità in presenza di sentenze di condanna o processi in corso, limiti che alcuni vedono come un esercizio di stampo giustizialista, e che invece, secondo me, assomigliano molto più a norme di puro buonsenso.

Da quanto sembrerebbe, allo stato delle cose, nel momento in cui scrivo, numerosi personaggi politici più o meno di ogni parte sono stati spinti a non ricandidarsi proprio in virtù delle aumentata sensibilità dell'elettorato alle problematiche connesse all'essere indagati, sotto processo o condannati, con maggiori o minori sofferenze dei loro partiti.

Il che, dal mio punto di vista, è un primo buon risultato che saluto con soddisfazione.

Parlo però di mezza sconfitta degli incandidabili per due ordini di motivi: 
  • trovo ridicole ed indicative della debolezza di chi ha scelto questa via alcune delle feroci trattative imbastite per giungere all'allontanamento di determinati personaggi (e non è detto che l'obiettivo sia sempre stato conseguito), 
  • non ritengo soprattutto opportuno che tale risultato sia lasciato alla decisione del singolo partito e non statuito da una legge, con il rischio che, diminuita la soglia di attenzione sui temi della legalità, si possa ripresentare una situazione analoga a quella che abbiamo già vissuto, con fenomeni grotteschi di parlamentari che, tra il candido e lo sprezzante, dichiaravano apertamente di essersi candidati per garantirsi l'immunità essendo indagati.
Insomma, sono per il "meglio poco che niente", ma, in assenza di una legge elettorale dignitosa, mi pare che non ci si potesse aspettare di più.

In fondo è un risultato migliore di quelli ottenuti nel tentativo di superare i limiti del Porcellum sul fronte del limite dei mandati e su quello della loro nomina dall'alto, dove le misure atte ad arginare la deriva conservatrice (trad.: limite dei mandati ed elezioni primarie) sono state adottate solo da alcuni partiti e solo per una parte dei candidati, mentre gli altri hanno decretato che per loro va tutto ben,  madama la marchesa.

Ciao

Paolo

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