Ancora elezioni...

Buongiorno,

Oggi doppio post, grazie a phoenix che pubblico qui.

Anche oggi tornerei sull'esito delle elezioni, per concludere da parte mia l'analisi sulla sconfitta della destra con due considerazioni, mentre domani cercherò di capire cosa succede o può succedere nell'opposizione.

DNA di destra. Vedete? Manca qualcosa!
Negli anni la destra, che pur si autoattribuisce la palma di polo d'attrazione dei moderati, ha invece  dimostrato nella pratica di non avere nel proprio DNA quanto necessario per potersi definire moderata, e non mi riferisco tanto alla demonizzazione ed all'insulto dell'avversario portati avanti ben oltre quanto si potrebbe pensare necessario (che senso ha dire che i senza cervello di Milano adesso devono pregare per la loro salvezza avendo eletto Pisapia anche dopo lo spoglio?), ma anche all'utilizzo delle stesse tecniche contro le fronde ed i dissensi interni, tecniche che hanno trasformato molti personaggi che hanno contribuito a far nascere la destra attuale in altrettanti "traditori" (cito i soliti Follini, Casini e Fini, ma l'elenco sarebbe lungo).

Bruciare i ponti. Tutti.
Il risultato di questa scelta è duplice: da un lato la destra si è trasformata in un monolite immobile, espungendo ogni tentativo di innovazione (perchè in politica l'evoluzione di ogni partito nasce da un dissidio interno, e se caccio chiunque non segua l'ortodossia ideologica mino in origine l'evoluzione), dall'altro si è bruciata non solo i ponti alle spalle, ma anche quelli tutt'intorno, escludendo alla base il presupposto per un accordo politico con altre forze, cui viene negato il rispetto minimo dovuto all'avversario. Davvero pensate che con traditori, coglioni, liberticidi e mangiatori di bambini (tronco qui il lungo elenco che si potrebbe fare) si possano fare delle alleanze degne di questo nome?

Primarie PDL: Silvio vs microbo

E quindi è avvenuto che la destra ha fatto la stessa campagna elettorale degli ultimi quindici anni perchè ha rifiutato di evolvere nel tempo e, specialmente ai ballottaggi, ha potuto attrarre pochissimi elettori al di fuori dei fedelissimi del proprio schieramento. E non sono cose che possono essere corrette dalla colossale buffonata di eventuali primarie condotte all'interno di un partito padronale che vengono adesso invocate anche a destra. Chi oserebbe contendere lo scettro a Silvio, sapendo che se lo facesse seriamentre finirebbe a far compagnia a Fini? E' proprio una questione di DNA.

Fin qui ho parlato di quanto, se non prevedibile, per me è stato quanto meno non sorprendente dell'esito elettorale.

Io, perplesso per il risultato leghista
Quello che mi ha sorpreso invece è stato il risultato della Lega. Perchè se da un lato non sono mai diminuite le "provocazioni" (leggasi cazzate spesso razziste e violente) da parte di molti suoi esponenti anche di primo piano, la Lega sul territorio sta da un po' di tempo facendo quello un tempo che faceva molto bene il PCI alle Frattocchie: formazione per i propri amministratori sul territorio.

Il fatto di avere dei buoni amministratori locali aveva garantito la possibilità di governare di fatto la vasta area delle "regioni rosse" (spesso ricche, dotate di servizi e modello di buona amministrazione) ad un PCI cui era preclusa la possibilità di governare il Paese da una realtà internazionale che avrebbe reso questa evenienza quanto meno inopportuna.

A fronte di amministratori migliori e più preparati, mi sarei quindi aspettato per la Lega risultati elettorali migliori oppure, alla peggio e viste le alleanze in piedi, una sostanziale tenuta, che invece, con mia sorpresa, non si sono concretizzati. E qui non capisco proprio il perchè, nè dove sto sbagliando la mia analisi. Qualcuno ha qualche idea, qualche suggerimento da darmi?

Ciao

Paolo
Cose che non capisco

7 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Risposta veloce alla domanda sulla lega, non ho tempo di essere diffuso al momento, lo farò in caso in un secondo tempo.

1) Ci sono stati casi di amministratori leghisti indagati per "democristianissime" ruberie. Il che non è il massimo per un partito che da poco è entrato nelle stanze dei bottoni e già si fa cogliere con le mani nella marmellata.

2) Qualcuno si sarà accorto che il federalismo non ha abbassato e non abbasserà le tasse.

3) I movimenti antipolitici più estremi, vedi i grillini del "sono tutti uguali" rubano voti nella fascia più radicale (mi sforzo di non usare vocaboli ingiuriosi) dell'elettorato della lega.

Saluti

T.

B ha detto...

Concordo con Tommaso e aggiungo: è stato molto anche un test politico. Il crollo di Berlusconi ha coinvolto gli unici alleati rimasti; inoltre la comunicazione sull'immigrazione, lungi dallo spaventare l'elettorato, ha dimostrato che la politica leghista in materia difesa dei confini, nella quale la Lega ha speso Maroni, uno dei suoi uomini più rappresentativi, si è rivelata fallimentare. Far vedere gli sbarchi a Lampedusa ha in qualche modo dimostrato a molti che fare accordi con i dittatori serve solo ad essere umiliati, e non produce dividendi.

B ha detto...

Inoltre il parallello con il PCI non regge: il PCI non è mai stato al governo, come osservi. Di conseguenza gli amministratori locali non avrebbero potuto scontare eventuali disfatte dovute ai piani alti del partito.

PaoloVE ha detto...

@ tommaso e B:

non tutto quello che dite mi convince come possibile motivo.

Andiamo con ordine:

tommaso punto1: è una situazione conclamata già da qualche anno (villaggi slavi, credieuronord, ...): perchè avrebbero effetto solo ora?

punto 2: ma il federalismo non c'è ancora, e sulle cifre è scontro tra tifoserie: perchè sino all'anno scorso il federalismo era un traino ed abesso diventa un freno? non è cambiato nulla...

punto 3: è quello che mi convince un po' più degli altri

B: ci può stare sia la errata gestione dell'immigrazione che il coinvolgimento nel crollo di B.

Invece non sono convinto che il fatto di non essere al governo fosse una garanzia per gli amministratori locali del PCI: scoppole elettorali rilevanti ci sono state anche per il loro partito a livello nazionale, ma emilia toscana ed umbria son rimaste sempre rosse...

Ciao

Paolo

B ha detto...

Proprio perchè nei casi a cui ti riferisci (male alle politiche, bene alle amministrative), quando si eleggeva un amministratore locale si votava nel merito della gestione di quella persona, non per lanciare un messaggio a Berlinguer. Anche perchè Berlinguer o altri non indicevano referendum sulla propria persona in occasione della amministrative... altrimenti li avrebbero internati...

Poi... sono solo supposizioni, ovviamente.

spdlcu68 ha detto...

Sarà poi vero che la Lega può vantare buone amministrazioni ? L' impressione è che prometta vantaggi ad un gruppo ristretto di cittadini , e viene punita perchè sta fallendo nel garantirli. Ha un senso del bene "comune" un po' limitato e questo ne limita il potenziale politico.

Luca del 67/L

PaoloVE ha detto...

@ luca:

è la vulgata che vuole i leghisti siano buoni amministratori. E talvolta, per confronto (io ho presente molto bene il caso di Gentilini a reviso, mi dicono che la situazione di Tosi a Verona sia simile), lo sono effettivamente. Ovviamente in scala locale, anzi localissima.

Ciao

Paolo

P.S. ma non stavamo al 63?