Buongiorno,
Oggi graditissimo post di Tommaso che come sempre ringrazio
Oggi graditissimo post di Tommaso che come sempre ringrazio
qualche riflessione a seguito della lettura di un articolo su Internazionale, unita a quella dei commenti sul giornale della mia città (per chi ha FB: http://goo.gl/3AiPyT, altrimenti basta andare in fondo a qualche articolo su il Mattino di Padova).
Il
tema sono i commenti alle notizie online: è evidente che c'è qualcosa
che non va, se quella che dovrebbe essere una discussione a proposito
della notizia diventa praticamente sempre uno sfogatoio oltre il limite della decenza.
Chiariamo subito: personalmente provo poco rispetto per chi non è in grado di argomentare seguendo la logica e in italiano, ma
mi rendo conto che è una mia idiosincrasia e potrei non lamentarmi in
un post per gli imbecilli che esprimono concetti da terza media, con un
linguaggio da terza elementare.
Qui
però si parla d'altro: il giornale della mia città ospita
quotidianamente commenti che sono ben al di là dell'imbecillità: quando scrivi "Riapriamo
i forni", ti rallegri perché le vittime di un incidente sono "solo di
Messina" o auspichi che una malata di Alzheimer venga "menata" perché ha
preso in contromano l'autostrada, la semplice imbecillità la vedi come
un puntino nel retrovisore.
L'incitazione
alla violenza, sia essa truce o sarcastica, mi pare il discrimine tra
commento inaccettabile o meno, così come i vari auguri di morte o di
sofferenze varie.
Una prima considerazione si riferisce alle persone che scrivono questi commenti. Il discorso è sempre lo stesso, al bar - al miserabile bar frequentato da gente così - l'invettiva furibonda ci può anche stare. Ma internet non è il loro bar. Non è un bar, e soprattutto è anche mio, è di tutti.
Mi
chiedo quindi perché debbano essere accettate persone che mettono il
proprio nome e cognome a fianco a deliri a base di napalm e
manganellate, che mettono per scritto, la propria rabbia meschina, auspicando una violenza che delegherebbero ad altri.
Se una persona non ha l'intelligenza di comprendere che scrivere certe cose significa superare un limite, secondo me non dovrebbe essere considerato un buon cittadino.
Più
importanti le considerazioni su chi permette questi commenti: perché
vengono tollerati certi commenti sui giornali online? Basterebbe un
minimo di moderazione.
Credo
ci sia una responsabilità da parte di chi gestisce i siti dei
quotidiani nel dare visibilità a queste persone, con le conseguenze che
ne derivano.
Una
conseguenza di lasciare liberi costoro di vomitare odio per scritto, è
che si produce un effetto per cui sembrano di più di quelli che sono.
Per cui provocano disagio al lettore adulto e si autoalimentano tra di
loro. Di fatto, trovare tanti altri che condividono il loro odio
medievale, fa loro pensare che esso sia giusto e accettabile, in quanto condivso
Un'altro
risultato è che non può esistere una discussione seria, tra persone che
la pensano pure diversamente, come seguito di un articolo di giornale,
tutto viene funestato dagli strilli di questa gentaglia.
Come
sempre i nostri media si rivelano inadeguati e perniciosi per la salute
della società: basterebbe che un paio di giornalisti, invece che
passare la giornata a fare del sarcasmo su twitter o a seguire la
cronaca nera, impiegassero il tempo a moderare i commenti, magari
facendo anche qualche segnalazione alle forze dell'ordine.
Tommaso
Mi aggiungo per una chiusa che vuole essere un tentativo di risposta ad alcune delle domande che si pone Tommaso: purtroppo chi campa di articoli in internet guadagna "a click" e in certi contesti generare un bel flame è il modo migliore per cumularne il massimo numero. Specialmente se il pubblico dei lettori è ben predisposto alla litigiosità come troppo spesso siamo noi italiani. Con tanti saluti a deontologia professionale ed all'idea stessa di informazione, oltre che ad un pezzettino di dignità..
Ciao
Paolo
Saluti
Tommaso
Mi aggiungo per una chiusa che vuole essere un tentativo di risposta ad alcune delle domande che si pone Tommaso: purtroppo chi campa di articoli in internet guadagna "a click" e in certi contesti generare un bel flame è il modo migliore per cumularne il massimo numero. Specialmente se il pubblico dei lettori è ben predisposto alla litigiosità come troppo spesso siamo noi italiani. Con tanti saluti a deontologia professionale ed all'idea stessa di informazione, oltre che ad un pezzettino di dignità..
Ciao
Paolo
Nessun commento:
Posta un commento