Sparare hashtag a salve

Buongiorno,

spero di essermi perso qualcosa perchè nei giorni scorsi il crollo di un solaio di una scuola di Ostuni (da poco ristrutturata) durante le lezioni aveva riportato brevemente l'attenzione su cosa sembra stia succedendo di una serie di provvedimenti annunciati dal nostro governo con la solita raffica di tweet (#scuolesicure, #scuolebelle, #scuolenuove).

Purtroppo le notizie non sembrano essere buone perchè, almeno al momento in cui scrivo (1), sembrerebbe che nelle pieghe del DEF da poco presentato siano spariti in tutto o in parte i fondi necessari a dar seguito agli annunci, che parrebbero essere stati quindi accantonati nel deposito buio del marketing ormai datato.

Non è da escludersi che i fondi possano essere spariti per contribuire alla creazione del presunto tesoretto da 1,6 miliardi di cui si favoleggia oggi, e di cui, paradossalmente, si ipotizza il parziale utilizzo proprio per la scuola con una partita di giro che permetterebbe una rinverdita al marketing governativo in vista delle elezioni regionali, su cui sarebbe bello poter far piovere qualche nuova promessa e qualche nuova tempestiva mancia.

Nel frattempo, in attesa di qualche chiarimento che spero positivo, mi permetto un po' di humor nero e propongo l'adattamento di un hastag ormai famoso: #studentestaisereno.

Inquietante, vero?

Ciao

Paolo

(1) a scanso di equivoci: ovviamente spero nella smentita e di essermi bevuto (peraltro insieme ad un Sebastiano Barisoni che è un pochettino più attento di me a queste cose e che lunedì segnalava la cosa piuttosto allarmato ed incazzato) una brutta bufala...

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