Che strano: in LeU non moriranno dalemiani...

Buongiorno,

mi piace segnalare il fatto che quello che era indicato unanimemente come il dominus occulto del progetto politico, il protagonista principe se non unico dell'antirenzismo di sinistra, il macchinatore mefistofelico, l'antipatico per eccellenza Massimo D'Alema, non è stato eletto in Parlamento.

A differenza di quelli che in Liberi e Uguali, da Grasso alla Boldrini a Bersani, venivano indicati come pupazzetti solidamente nelle mani del Satrapo di Gallipoli, pronti ad essere plasmati dalle sue adunche dita.

La contraddizione stridente tra l'esclusione del presunto dominus e la contemporanea elezione dei suoi presunti manipolati mostra a mio avviso chiaramente come il facile argomento principe usato unanimemente ed acriticamente sui media per affossare LeU in luogo di una qualsivoglia analisi del progetto fosse in realtà inconsistente. Nella rappresentazione che era stata propalata era impossibile che affondasse l'astuto capo occulto e si salvassero i suoi sottoposti fessacchiotti.

Ma era un argomento facile da sostenere (anzi, era un pregiudizio che, come tutti i pregiudizi, non serviva nemmeno sostenere), spesso divertente e certamente autoassolutorio, visto che confermava l'immagine diffusa dai media contro i politici che erano stati progressivamente accompagnati alla porta in malo modo e tra lazzi e sarcasmi dal PD per aver osato obiettare alla linea politica del nuovo rampante Renzi.

L'ennesima bella prova della nostra informazione: in Leu non moriranno dalemiani ma, anche grazie a questa bufala accortamente e strumentalmente diffusa dai media, moriranno un po' prima. E con loro un pezzettino di quella democrazia che nella corretta informazione necessaria a fare scelte consapevoli trova una base necessaria.

Ciao

Paolo

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