PD: il meglio deve ancora venire

Buongiorno,

pur rendendomi conto che con l'attuale classe dirigente del Pd ed in presenza del clima politico di questi anni ben difficilmente una linea politica quale io avrei desiderato per il PD (in estrema sintesi: riformista di sinistra di stampo socialdemocratico) avrebbe sortito effetti significativamente migliori di quelli ottenuti dalla attuale segreteria alle ultime elezioni, temo che il PD, pur ridotto ai minimi storici di sempre (per di più  dopo aver meticolosamente distrutto qualsiasi possibilità di agibilità politica alla propria sinistra), salvo imprevebili miracoli, non abbia ancora raggiunto il punto più basso del proprio percorso politico.

Lo dico per vari motivi, il primo dei quali, ancorchè poco significativo, è la considerazione minima personale relativa a numerosi conoscenti di sinistra (alcuni che definirei graniticamentente di sinistra) passati a votare M5S in assenza di una offerta politica significativa che rispondesse alle loro esigenze e convinzioni.

Fatto cui si aggiunge il dato ben più significativo e  rilevante che nel PD non sembra essere sopravvissuta una classe dirigente in grado di rivendicare una alterità da quel renzismo che ha gioiosamente mortificato, sbeffeggiato, insultato, delegittimato ed espunto un pezzo alla volta tutti i dissidenti rispetto alla linea politica espressa dall'attuale segretario (1) e condotto il partito e la sinistra al baratro.

E cui, in sovrappiù, si somma in primo luogo la determinazione di Renzi a restare al comando del partito, come ben dimostrano le dimissioni differite e condizionate al poter gestire un dopo già stabilito in nuove elezioni primarie "aperte" e, per finire, un profluvio di analisi interne dei motivi della sconfitta perfettamente in linea con quella esposta dal Segretario nel discorso delle false dimissioni (mi pare ad esempio che questa ne sia un bell'esempio): se abbiamo perso è perchè, a parte alcuni piccoli errori strategici (quali non aver anticipato il voto subito dopo al referendum in cui avevamo ottenuto un tanto portentoso quanto insufficiente 40%) ed una situazione contingente a noi avversa (l'ondata demopopulista mondiale), abbiamo fatto troppo bene. Oppure perchè gli elettori hanno colpevolmente sbagliato.

Non perchè abbiamo dilapidato capitali enormi per "salvare" le banche con procedure inefficaci ed abborracciate, non perchè stiamo negando ormai a due generazioni la speranza di un futuro lavorativo decente nel nostro Paese, non perchè le nostre politiche economiche hanno spinto l'Italia ad essere uno dei fanalini di coda (e palesemente a rimorchio) dell'Europa, non perchè abbiamo sistematicamente denigrato l'intera PA, non perchè abbiamo nominato una quantità imbarazzante di ministri poco preparati, non perchè abbiamo sistematicamente promesso una cosa e fatto il contrario come e peggio di quelli che abbiamo politicamente esiliato,...

Davanti a cotante raffinate analisi autocritiche la previsione che il meglio debba ancora venire mi pare più che scontata...

Ciao

Paolo

(1) In questo più che validamente supportato da media conniventi in maniera imbarazzante vuoi per interesse vuoi per mera pigrizia

3 commenti:

PaoloVE ha detto...

...ho corretto un bel po' di strafalcioni: mi scusi chi ha letto una versione impresentabile...

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

sul senso del post sono fondamentalmente d'accordo, pur dovendo ricordare che il risultato di oggi è figlio senz'altro dell'arroganza e della incapacità di Renzi e dei renziani, ma Renzi è stato votato alle primarie da qualcuno.

Il discorso di Costa non lo riassumerei semplicemente con "gli elettori hanno sbagliato", (anche se i fatti dimostreranno che lo hanno fatto eccome). Mi pare che - contrariamente a Scalfarotto - non gli sfugga che gli errori fatti sono politici e non solo di comunicazione e che il peso di quanto fatto sui diritti civili non è confrontabile alle politiche sul lavoro e sull'economia. Dico questo sulla base di tutti e tre i suoi articoli recenti.

Direi infine che è il peggio che deve ancora venire. Parlare di meglio fa trasparire quel compiacimento per le sventure del PD che è alla base del suo handicap, bisogna sempre che faccia qualcosa che dagli altri partiti non si pretende. Sinceramente il livello di odio - e anche qui i media compiacenti non scherzano - nei confronti di PD, ma anche dello stesso Renzi - sono sproporzionati.

Che l'Italia sia stata spinta a essere il fanalino di coda per colpa del PD mi pare grossa, per esempio. Al massimo è rimasta il fanalino di coda.

Saluti

T

PaoloVE ha detto...

@ T.:

"Il discorso di Costa non lo riassumerei semplicemente con "gli elettori hanno sbagliato", (anche se i fatti dimostreranno che lo hanno fatto eccome). Mi pare che - contrariamente a Scalfarotto - non gli sfugga che gli errori fatti sono politici e non solo di comunicazione e che il peso di quanto fatto sui diritti civili non è confrontabile alle politiche sul lavoro e sull'economia. Dico questo sulla base di tutti e tre i suoi articoli recenti."

Costa mi convince poco: se da un lato riconosce alcuni errori politici, dall'altro mi pare li liquidi un po' troppo sbrigativamente, quasi ad impedirne una discussione ed un presa di coscienza serie...

"Direi infine che è il peggio che deve ancora venire. Parlare di meglio fa trasparire quel compiacimento per le sventure del PD che è alla base del suo handicap, bisogna sempre che faccia qualcosa che dagli altri partiti non si pretende."

Provo molta amarezza per quanto stanno facendo PD e sinistra in generale, ma nessun compiacimento per le loro sventure che, anzi, vivo in qualche modo anche come le mie: il titolo voleva solo essere un ghigno amaro.

E' corretto e in qualche misura ovvio il fatto che dal PD, ma in genere dai partiti dell'area politica di cui sono un potenziale elettore (quindi anche LeU), mi aspetto e pretendo più che da altri. Se no prenderei in considerazione di votare gli altri.

"Che l'Italia sia stata spinta a essere il fanalino di coda per colpa del PD mi pare grossa, per esempio. Al massimo è rimasta il fanalino di coda."

Hai parzialmente ragione: ad infilarci così profondamente nel baratro della crisi sono stati altri ben di più del PD, che però è a mio avviso il primo responsabile della attuale scarsa crescita (che è il dato cui intendevo confusamente fare riferimento).

Ciao

Paolo