Il fantasma della democrazia


Notizia di servizio: dopo questo post il blog
si prende qualche giorno di vacanza.

Buona Pasqua a tutti!

Buongiorno,
 
 mi fanno sorridere amaramente tutti gli indignati commenti che stanno arrivando dopo l'ulteriore stanca provocazione che arriva dal PdL che vorrebbe modificare l'articolo 1 della Costituzione inserendovi una affermazione di principio che dichiara la sovranità del Parlamento sugli altri organi dello Stato.

E di che ci si dovrebbe scandalizzare?  

L'ignoto deputato Remigio Ceroni, ovviamente del PdL, sta proponendo di formalizzare in Costituzione il fatto che il Parlamento (emanazione diretta degli elettori) è prevalente sugli altri poteri, quindi su giudici e governo. Il che sta generando veementi proteste, che dovrebbero a mio avviso essere ingiustificate per il fatto stesso che si tratta di una evidente provocazione.


Ma qual'è la situazione attuale? Mi cito (é nei commenti al post): "il governo ha completamente sottratto il potere legislativo al parlamento attraverso l’(ab)uso del potere di calendarizzare le proposte di legge e quello del ricorso alla fiducia". In tal senso Michele (che ringrazio) mi aveva fornito dei dati che aveva ricavato da alcune tabelle pubblicate su L'Espresso qualche tempo fa e che danno la dimensione della cosa:











Come fanno chiaramente vedere sia i tempi di approvazione che le percentuali di successo di fatto è il governo a legiferare, mentre il parlamento ha assunto un ruolo subalterno di ratifica di conferma.

Ed il fatto che vi sia un continuo tourbillion di produzioni di leggi ad personam tese ad garantire l'impunità al capo del Governo dimostra che il governo ha assunto una posizione preminente anche rispetto al potere giudiziario, che di fatto ne è tenuto in scacco.

In sintesi, in questo momento il Paese vede il potere del governo prevalere su tutti gli altri, mentre la proposta di Cerioni istituzionalizzerebbe il prevalere di un potere (quello del parlamento) sicuramente più rappresentativo degli elettori di quello del governo (attualmente prevalente), in quanto il parlamento ha il mandato diretto dal voto, il governo no.

C'é Cerioni in compagnia ia ia ooo
Il che, in un Paese dove l'ulteriore istituto di controllo in mano agli elettori, quello del referendum, è svuotato dei suoi contenuti (sempre dal governo e sempre attraverso all'abuso del potere di calendarizzazione e dell'invito al non voto), secondo me non è un male.

Cerioni non è il male e non lo sono i ridicoli Responsabili che propongono di modificare l'art. 94 della Costituzione per introdurre la sfiducia costruttiva.

Il male è avere contemporaneamente liste bloccate e soglia minima, situazione che di fatto impedisce il rinnovamento sia dentro che fuori dai partiti, perchè sei sei dentro, per essere in lista devi accondiscendere ai disegni della dirigenza, mentre é mostrosamente difficile poter raggiungere le soglie di sbarramento senza una struttura di partito già esistente, con il risultato che le nuove formazioni nasceranno in stile FLI per scissione dei vecchi politici, invece che portarne di nuovi con idee diverse.

Il male è aver accettato di uccidere il referendum, permettendone un troppo facile affossamento nel baratro della mancanza del quorum, molto facile da ottenere con pochi sotterfugi.

Il male é avere un Parlamento che é il valletto del governo, mentre il primo dovrebbe rappresentare il popolo ed il secondo dovrebbe rispondere alle Camere del proprio operato.

Cerioni, nel tentativo di compiacere un Silvio Berlusconi permanentemente impegnato nella guerra ai magistrati, sta pisciando fuori dal vaso. Ma il bagno della politica italiana é talmente sporco che si fa fatica ad accorgersene.

Ciao e Buona Pasqua

Paolo
fuori dal vaso

4 commenti:

x ha detto...

Auguri a te, grande PaoloVE, ma naturalmente anche a tutti tutti gli amici columnists!

ciao!

Michele R. ha detto...

Visto che ritengo il referendum il massimo dell'espressione democratica, e considerato che democrazia è soprattutto partecipazione, riterrei doveroso l'eliminazione del quorum al referendum e una volta che ne è stata approvata l'ammissibilità, individuata una data utile per attuare la votazione popolare. E se c'è chi non va a votare peggio per chi se ne frega: vuol dire che la cosa non interessa.

I migliori auguri a tutti i lettori del blog.

Sandro59 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Sandro59 ha detto...

...e il male è il fatto che, di riffa o di raffa, un manipolo di #@€&ç*?$, avendo il controllo di gran parte delle istituzioni e dei mezzi di comunicazione, continui a dettare l'agenda del dibattito, al solo scopo di tener impegnata l'opinione pubblica, spesso su questioni di secondaria importanza, o meglio, farlocche (pretestuose).
Distrazione sistematica, ecco cos'è.
Tutti a correr dietro all'ultima sparata, all'ultimo manifesto, all'ultima proposta. non importa quanto sensata o assurda, tanto vien messa lì solo per sviare l'attenzione.
Da che?
Bella domanda.
Io non so rispondere, altri danno una loro risposta (giusta? Sbagliata?):

http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=220

Comunque, decidendo di abboccare anch'io all'amo, però poco poco :) ,
mi limito a questo:

http://www.corriere.it/editoriali/11_aprile_21/ainis-plastica-istituzionale_04f824c8-6bd7-11e0-be5d-e6326a5dea49.shtml