Zi Badron Marchionne!

Buongiorno,

Riparliamo di Marchionne
già in altri momenti si era parlato di come Sergio Marchionne avesse preferito rapportarsi con i sindacati attraverso ultimatum piuttosto che attraverso trattative, favorito in questo che un momento in cui la crisi economica è forte e la politica (almeno quella italiana) debolissima.

E così dopo il ricatto di Pomigliano, che era stato presentato allora come un caso unico e particolarissimo, lo stesso modello contrattuale è stato riproposto con identico successo a Mirafiori (evidentemente un secondo caso unico e particolarissimo) e adesso all'ex Bertone (caso unico e particolarissimo numero tre!) e, se non ho capito male, l'ultimatum è di fatto già passato, in silenzio, anche per lo stabilimento di Melfi (così finalmente i casi unici e particolarissimi potranno smettere di sentirsi soli e giocare a poker). E Cassino è già annunciato.


Nel mirino dell'AD
Il tutto mentre del progetto Fabbrica Italia e relativi investimenti si parla sempre di meno, mentre si parla sempre di più di salire nella proprietà di Chrysler e di spostare la testa ed il cuore sempre più oltre oceano.

Purtroppo chi  sta contestando la nuova gestione di Marchionne fatta di esibizioni muscolari e finanza (magari anche dopo una fase iniziale in cui lo aveva portato sugli scudi) forse non avrà ancora dimostrato di avere ragione, ma di azzeccarci abbastanza in previsioni ed analisi sicuramente si.

Come previsto dai pessimisti Pomigliano non è stato un unicum ma solamente il primo degli stabilimenti che avrebbero dovuto accettare il nuovo modello contrattuale.

Come previsto dai pessimisti le immatricolazioni del gruppo Fiat continuano ad essere troppo poche per poter imputare la scarsa produttività degli impianti a qualcosa di diverso dal fatto che chi è in Cassa Integrazione non lavora e che gli stabilimenti chiusi non producono.

Ecco perchè Alfa vende
Come previsto dai pessimisti le scarse immatricolazioni dipendono da modelli troppo vecchi per essere appetibili sul mercato (vedete un po' cosa succede ad Alfa che,unica del gruppo, rinnova i modelli).

Il problema è che molti pessimisti hanno previsto che gli investimenti di Fabbrica Italia si dimostreranno meno significativi di quanto finora detto e mai formalizzato da nessuna parte e che delle innovazioni che il gruppo ha in pancia (tra cui in esclusiva una famiglia di motori benzina molto promettente) beneficerà principalmente la componente USA in via di acquisizione.

Spero che non abbiano ragione anche in questo, perchè il settore automotive è ben più strategico di Parmalat o Alitalia e mi pare che per la sua italianità non si stia pensando di fare alcunchè, probabilmente perchè Marchionne, attaccando Fiom e CGIL si è garantita la benevola acquiscenza del governo, malgrado stia minacciando in Italia il lavoro sia nella qualità che nella quantità.

Ciao

Paolo

2 commenti:

francesco.caroselli ha detto...

Gia ieri volevo mettere un commento non perchè ho qualcosa da aggiungere ma semplicemente per rendere omaggio al nostro blogger preferito.
Era una vera e p0ropria bestemmia non commentare questo posto...
quindi clap clap.

Sandro59 ha detto...

I "pessimisti"...?

Essere pessimisti circa le cose del mondo e la vita in generale è un pleonasmo, ossia anticipare quello che accadrà.
Ennio Flaiano, Diario notturno, 1956

Il pessimista è uno che si è informato.
Carlo Gragnani, A conti (quasi) fatti, 1989

Diciamolo pure, non siamo noi ad essere pessimisti, è questo mondo che è pessimo…
Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010

I pessimisti non sono noiosi. I pessimisti hanno ragione. I pessimisti sono superflui.
Elias Canetti, Il cuore segreto dell'orologio, 1987


Ecco come mi sento, esattamente così: "superfluo"...
Ma non vorrei essere noioso...