Scontro di inciviltà

Buongiorno,

passate le ferie, a far ingiustamente passare in secondo piano la crisi sui giornali italiani arriva l'ormai tradizionale e per me noiosissimo scontro tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la magistratura.

Ed è, sempre secondo me, un vero e proprio scontro di inciviltà, fatto da una parte di astuzie, millanterie e, perchè no?, probabilmente di abusi messi in campo per sottrarsi con ogni mezzo a qualsiasi forma di giudizio nei processi, dall'altra di intercettazioni e stralci di documenti dati alle stampe in spregio alla privacy come grossolana forma di ricatto e, anche in questo caso, di furbizie, astuzie e forse abusi per costringere a sottoporsi alla giustizia il reticente testimone / imputato. 

In entrambe i casi una delle parti sta cercando di aggirare il diritto, senza che io riesca a decidere se sia più grave per un Capo di Stato "difendersi dai processi", come una arguta metafora vuole, magari anche mettendo in cantiere un profluvio di iniziative legislative volte in maniera evidente alla tutela personale in luogo di quella dello Stato, oppure se non sia peggio inficiare fuori dai processi l'immagine pubblica di una persona sbandierandone in pubblico aspetti e comportamenti sicuramente discutibili ma probabilmente in gran parte non legalmente sanzionabili, e persino in qualche modo ripetutemente legittimati dal voto.

Nè mi è di grande aiuto per esprimere un giudizio il precedente di Tangentopoli: sono convinto che, in assenza di quella che è poi stata definita la gogna mediatica, i potenti del tempo avrebbero avuto buon gioco a ripetere tutti i meccanismi con i quali sino ad allora ogni malversazione era stata sostanzialmente passata sotto silenzio, e Tangentopoli non sarebbe mai esistita.

Ma sono altrettanto convinto del fatto che, purtroppo, Tangentopoli abbia mancato in gran parte il suo scopo e, malgrado gli arresti, le fughe e persino i suicidi dei protagonisti, non sia riuscita ad incidere realmente su un malcostume troppo radicato e diffuso, che anzi nel tempo è persino ulteriormente degenerato.

Tornando ai giorni nostri, lo scontro di inciviltà rischia da domani di avere nuovi sviluppi su livelli sinora non raggiunti, visto che il teste Berlusconi ha rifiutato di rendere disponibile la propria testimonianza nei tempi richiesti dai magistrati, e questi hanno già indicato che in questa situazione sarebbero ricorsi all'accompagnamento coatto. Da oggi, nel bel mezzo di una crisi che richiederebbe un governo solido ed affidabile, rischiamo di mostrare al mondo un Presidente del Consiglio che viene portato in questura dai Carabinieri, mentre la claque del PdL urla al golpe.

Ciao

Paolo

21 commenti:

Clem ha detto...

Domanda: parli di due parti e dici di non aver ancora deciso quale delle due la faccia più grave. Non ho capito cosa c'entra la magistratura con la pubblicazione delle intercettazioni :P
(Non farti fregare, Paolo, almeno tu.)

Quanto alla crisi che richiederebbe un governo solido e affidabile: la pensavo anche io così, ma già tre anni fa era troppo tardi. Ne avevamo bisogno negli ultimi 17 anni. Quand'anche avessimo avuto un governo forte negli ultimi sei mesi non sarebbe stato utile perché la sovranità italiana è stata trasferita a Basset, Soros & C. e a qualche manciata di funzionari di partito cinesi, solo ci abbiamo messo un po' ad accorgercene.

Michele R. ha detto...

Da oggi, nel bel mezzo di una crisi che richiederebbe un governo solido ed affidabile, rischiamo di mostrare al mondo un Presidente del Consiglio che viene portato in questura dai Carabinieri, mentre la claque del PdL urla al golpe.

Buongiorno,
in realtà non rischiamo un bel niente, perché - a quanto ho capito - i carabinieri per prelevare B. e portarlo al cospetto dei magistrati dovranno passare attraverso la richiesta alla camera dei deputati. Se non ricordo male lo sottolineava lo stesso Travaglio qualche giorno fà.

Michele R. ha detto...

Dimenticavo...

rischiamo anche senza carabinieri, viste i continui tsunami figure di merda che facciamo al cospetto di altri paesi.

PaoloVE ha detto...

@ Clem:

credo (forse sbaglio) che negli atti delle indagini debba restare solo quanto attinente alle indagini. Davvero tutto quello che stiamo sentendendo può essere attinente? Io ho l'impressione di no. Ed in questo senso temo che la magistratura stia abusando del suo ruolo.

@ Michele:

Anche in questo caso forse sbaglio, ma, se non ho capito male, l'autorizzazione sarebbe necessaria se SB fosse indagato o accusato, ma in questo caso è chiamato come testimone...

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

@Paolo
Eccoti servito:
http://www.online-news.it/2011/09/13/ultimatum-della-procura-a-berlusconi-si-presenti-o-si-chiedera-laccompagnamento-coatto/

"Questo significa che potrebbe partire la richiesta di accompagnamento coatto previa autorizzazione della Camera dei deputati."

Michele R. ha detto...

... e se non ti basta

“Nessun appuntamento è stato ancora fissato. L’accompagnamento coatto è l’ultima ratio per un teste che non si presenta e nel caso dei deputati ci deve essere l’autorizzazione della Camera di appartenenza”, specifica il procuratore capo di Napoli, Giovandomenico Lepore.

Fonte
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/13/pm-napoli-ultimatum-a-berlusconi-entro-le-14-di-domani-dica-quando-si-presenta/157119/

;-)

E comunque si risolverà nei soliti scontri istituzionali a cui la figura ingomabrante di B. ci ha abituati. Ecco come riassumeva la situazione ieri sera Santalmassi.

PS Chi passa di qui è un affezionato lettore del blog di Santalmassi che segnala - x chi non lo avesse letto - l'apertura da domani del suo nuovo sito e la chiusura del blog.

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

la corruzione (che è inevitabile, credo, in qualsiasi classe politica) in Italia è diffusa in modo patologico.

C'è sempre stata corruzione, ma il sistema venutosi a creare con 20 anni di partito unico e 50 anni di governo DC ha senz'altro ingigantito il problema.

Tangentopoli scoperchiò il vaso di Pandora, il cui contenuto tutti - dopo - sostenevano di conoscere da tempo. Molti di quei tutti avevano votato i corrotti e i mafiosi, pur di non vedere i pericolosi comunisti al governo.

Ci sono stati degli eccessi in Tangentopoli? Forse. Ma non è un eccesso la degenerazione cancerosa della classe politica degli anni Ottanta, che ha irresponsabilmente gravato il Paese con un debito pubblico di proporzioni immani?

Confesso che il post di oggi, mi pare un po' cerchiobottista quasi fosse pubblicato sul Corriere. Vogliamo davvero mettere sullo stesso piano la rovina in cui ci ha trascinato B (eletto in parte dalle stesse persone che hanno tenuto in vita il sistema fino al 92) e il supposto accanimento della magistratura?

Se non avessimo avuto vent'anni di involgarimento delle istituzioni, non avremmo certo quelli che sono definiti eccessi da parte dei magistrati.

Quoto anche Clem sulle responsabilità dei giornalisti riguardo alle pubblicazioni delle intercettazioni. Personalmente credo che la loro responsabilità sia ben più grande, ma tralascio.

Saluti

Tommaso

PaoloVE ha detto...

@ tommaso:

noooo, cerchiobottista noo!

:-)

il fatto è che, se è possibile attendersi che ad un eccesso si risponda con un eccesso in senso contrario (è quanto successo con tangentopoli, e non è necessariamente un atteggiamento sociale sano), dobbiamo anche preoccuparci del fatto che due eccessi sono comunque peggio di uno.

Perchè siamo passati da una realtà dove era normale che ci sia corruzione, ad una realtà dove è ANCHE normale che tutti (magistrati compresi) sputtanino tutti.

E non è assolutamente detto che una eventuale improbabile eradicazione della corruzione porterebbe all'estinzione degli sputtanamenti...

In sintesi, anche in questo vedo l'idea marcia che tolto SB siano risolti tutti i problemi, il che non sarà...

Ciao

Paolo

Clem ha detto...

Tommaso ha capito: al limite prendersela con i giornalisti, non con la magistratura.
Politica e puttane sono ormai così incastrate tra loro che è impossibile parlare di favori concessi a Tarantini senza parlare di come mai gli concedeva favori. O hai letto tutti gli atti e mi dici che trovi che ci siano solo frasi irrilevanti, oppure non possiamo fare questo discorso basandoci su frasi estratte da un contesto più ampio e pubblicate sulla stampa, perché non puoi sapere cosa dicevano nella stessa telefonata due frasi prima o due dopo.

PaoloVE ha detto...

@ clem:

in linea teorica ed astratta ti do ragione: tutto quello che viene pubblicato è estratto da un contesto più ampio, e quindi potrebbe avere un senso se inserito in quel contesto.

Onestamente: credete che tutto quello che viene pubblicato si inquadri in un contesto di materiali funzionali all'indagine? A me sembra difficile. Molto.

Come mi sembra difficile, proprio sulla base delle intercettazioni tanto sbandierate, chiamare a testimoniare SB in qualità di solo testimone. Ma ai magistrati questa veste permetterebbe di evitare l'ingombrante presenza degli avvocati del Premier.

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...
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Michele R. ha detto...

@Clem

non sono d'accordo quando dici "al limite prendersela con i giornalisti". Ci sono giornalisti che tuonano contro le barbarie delle intercettazioni che sono gli stessi che non ci hanno pensato due volte a pubblicare (per tornaconto del loro padrone) le intercettazioni Fassino-Consorte. Guardate per esempio anche alla vicenda delle ultime intercettazioni scaturite dalle indagini a Napoli. I magistrati si sono trovati "con il culo scoperto" dopo lo scoop di Panorama e dei nuovi guai in arrivo x B. Le talpe ci sono che fanno il loro sporco mestiere, ma non sono i magistrati i quali si limitano ad applicare le leggi votate dai nostri egregi parlamentari che piangono oggi a vedersi sputtanati - erano già sputtanati prima anche senza le intercettazioni! - sulla piazza pubblica, per leggi da loro votate, o da loro non corrette.

Personalmente ritengo che un uomo che fa politica per ragioni di correttezza e trasparenza nei confronti del paese, deve accettare di vedersi ridotta la privacy. Ogni cittadino ha il diritto e il dovere di chiedere in qualunque momento cosa stanno facendo i loro rappresentanti per loro, e questo cozza con la "privacy". Quindi chi sceglie di essere un uomo pubblico deve essere consapevole che la sua privacy sarà ridotta, o accetta questo o si deve dedicare ad altro. E i giornali che hanno (o dovrebbero avere) una funzione di controllo di ciò che i nostri rappresentanti fanno, hanno il dovere di informarci di tutto ciò che combinano, con il limite nella ragion di stato.

Ora, ditemi voi se un presidente del consiglio telefona ad un tale che era già risaputo (qui sta la cosa ancora più grave) essere un pappone e spacciatore che aveva il telefono sotto controllo, per organizzare delle "seratine", in cambio di favori e appalti, dove è la ragion di stato?
Dal mio modesto punto di vista la ragion di stato è: Tarantini stava utilizzando le debolezze del premier per ottenere favori, in maniera illecita. E' quindi giustissimo che la cosa venga resa pubblica se non ci sono più problemi per le indagini.

Clem ha detto...

Infatti, Paolo, se quello che viene, e ti cito, "pubblicato" non è funzionale all'indagine, i magistrati non c'entrano niente. Negli anni si è sdoganato anche l'attacco ai magistrati, con tante scuse, a ragione o a torto. Finora lo scopo è sempre e solo stato quello di proteggere Berlusconi, quindi si tratta di qualcosa di sbagliato a prescindere. E ci casca un sacco di gente in buona fede che così in ultima analisi fa il loro gioco.
Quanto alla seconda parte della tua replica, se si parla di far avere lavori a Tarantini da parte di Finmeccanica tramite l'intercessione di Berlusconi come ringraziamento per avergli portato delle prostitute, non so. È una forzatura chiamare Berlusconi testimone? Andiamo.

PaoloVE ha detto...

@ clem:

io la vedo così: se determinate intercettazioni non hanno peso dal punto di vista processuale, non dovrebbero essere inserite negli atti, che diventeranno pubblicabili da quella brutta genìa che sono i giornalisti.

E quindi arguisco (maliziosamente? si, maliziosamente) che vi sono state lasciate perchè comunque arrecano pregiudizio all'imputato / indagato. Non mi pare una lettura particolarmente azzardata.

Quanto al ruolo di SB la vicenda verte su appalti forse influenzati "tramite l'intercessione di Berlusconi".

Questo secondo me non è un ruolo da testimone, ma da attore nella vicenda. Complice o vittima di ricatto, a seconda di come vuoi vederla.

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

OT:

constato con piacere che il post cerchiobottista (nessuno si lega nulla al dito meglio di me :-)) sta stimolando il dibattito. Mi fa piacere.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

Il dibattito si scalda.

C'è una cosa che è importante sottolineare a mio parere.

Le mignotte sono solo un'astuzia, oltre che un piacere per chi se le monta.

Si tratta sempre e solo di corruzione.

Vengono usate le giovani fanciulle invece dello sporco denaro, ma non c'è differenza. Si offre qualcosa in cambio di qualcosa.

Il fatto di usare individui dotati di tette e culo e privi di dignità permette di utilizzare gli argomenti del "buco della serratura" e della "vita privata". Permette inoltre di far sì che tutti guardino le foto delle suddette gnocche e commentino quello invece del fatto che c'è una banda di Lavitola che le usa per corrompere i politici.

@Paolo

non mi è chiaro se sostieni che il voto per B sarebbe una reazione a Tangentopoli. Se è così, mi trovi in disaccordo :-D

Ciao

T.

Clem ha detto...

Michele: intendevo che se c'è da cercare della responsabilità, la si trova più nei giornalisti che in chi decide cosa mettere agli atti.

Paolo: chiamarlo come testimone agevola notevolmente i magistrati e permette di saltare il percorso burocratico standard di cui Berlusconi ha abusato più volte. Se lui può salvarsi con un cavillo qualsiasi, i magistrati possono cavillare anche loro, cosa sono, i figli dell'asciugamano?!
Mi pare che però che tu sia d'accordo che c'è di che chiamare in causa Berlusconi, e che non approvi il fatto che sia chiamato in causa in quanto testimone, right? Ok, ma allora cosa c'entrano le intercettazioni e la magistratura? Certo, le signorine sono strumentali alla corruzione, solo che formalmente non credo sia definibile come tale. Se il problema è lo sbandieramento pubblico dell'aspetto più privato e pruriginoso allora andiamocela a prendere con i giornalisti. Non facciamoci fregare connettendo il fenomeno ai magistrati. Quei poveracci si trovano a dover scremare il rilevante tra centinaia di telefonate di un individuo per il quale a quanto pare lo smercio di ragazze è una priorità assoluta e una costante della conversazione con chiunque. Non ci vedo niente di strano che appaiano signorine svestite e squallore ad ogni virgola.
Comunque oggi manca solo il buon vecchio Dolph e poi dovremmo aver sbriciolato il record di accessi al sito, con tutti i riferimenti a davanzali e didietri :)

PaoloVE ha detto...

@ tommaso:

no, non penso affatto che il voto a SB sia stata una reazione a Tangentopoli, anche se credo ne sia stato in qualche modo una conseguenza, raccogliendo un sentimento antipolitico molto forte nella sua veste di uomo della provvidenza.

@ Clem: non so se SB ed i magistrati, dal loro punto di vista la vedano come una gara, ma dal mio non lo è e per me due scorrettezze (anche se una per parte creano un sistema peggiore di una scorrettezza. Perchè, magari domani una di queste si applicherà a qualcun altro, per abitudine ormai invalsa...

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

@Paolo

constato con piacere che il post cerchiobottista (nessuno si lega nulla al dito meglio di me :-)) sta stimolando il dibattito. Mi fa piacere.

Ecco che allora hai pronto il titolo di un prossimo post:
"post cerchiobottista"

;P

Clem ha detto...

Hai perfettamente ragione (in inglese si dice two wrongs don't make a right, che mi piace molto come espressione). Però sia chiaro che a fare tutto correttamente ce lo si piglia dove sai. Quindi, finché è formalmente corretto, mi sta bene.

PaoloVE ha detto...

@ clem:

Yes I know. My Blog's style shows I'm quite British inside.

However noio voulevon savoire...

;-)

ciao

Paolo