Buongiorno,
Elettore Italiano disgustato di destra |
E questo secondo aspetto è quello probabilmente sinora meno esplorato e secondo me più devastante in una destra che alle ultime regionali aveva fatto man bassa di amministrazioni con un risultato che appariva in realtà più "rotondo" del lecito, in presenza di successi pesanti maturati in contesti moooolto particolari (ed ovviamente invano contestati dalle opposizioni) in regioni quali Piemonte e Lazio.
Il percorso dell'attuale destra italiana infatti è partito da un punto d'origine strettamente politico, che aveva il proprio motivo d'essere nell'anticomunismo viscerale ed il proprio slogan nel "partito del fare", che si era tradotto in un primo successo elettorale alle politiche nel 1994 senza che vi fosse una rete territoriale di amministratori nei comuni e nelle regioni, com'è ovvio, dato che il principale partito di destra non aveva ancora partecipato ad alcuna elezione amministrativa.
Nell'arco di quasi vent'anni la destra non ha fatto però maturare un progetto politico di lungo respiro, rimanendo ferma all'ideologia delle origini, ma ha preso saldamente in mano molte amminstrazioni comunali, provinciali e comunali. Realtà dove l'amministrazione è il pane di tutti i giorni e dove, conseguentemente, il "partito del fare" in teoria dovrebbe dare il proprio meglio.
Andate al CEPU, ovvio! |
Insomma, il "partito del fare", una volta messo alla prova, dimostra di non essere capace e di dover deludere i propri elettori proprio in uno degli argomenti cui è più sentitamente chiamato, e i suoi elettori, questa volta chiaramente, stanno decretando che la destra non è stata capace di esprimere dei buoni amministratori. E quindi, oltre a trovare almeno in parte inattuale la bandiera politica dell'anticomunismo, trova anche menzognero lo slogan vuoto del "partito del fare". Preciò cerca altro altrove.
Se stessi a destra mi preoccuperei molto. Ca**i loro: io sono di sinistra. E, al di là delle disgrazie altrui, non ho molto di cui ridere, visto che ha perso il più peggio, per parafrasare chi invita a far vincere il meno peggio...
Spero solo che l'attuale inversione di marcia permetta di far distinguere cosa serve per vincere a sinistra, e non spinga i soliti noti a sperare di poter attendere l'ineluttabile successo finale.
Ciao
Paolo
Un piccolo auspicio
4 commenti:
Due commenti: uno sull'ultima nota finale: "Cari dirigenti del PD: non volevate Pisapia, ma Boeri. Non volevate De Magistris ma Cozzolino. Non è che magari dovreste cambiar mestiere?" (mazzate.bumblr.com)
La seconda: per la prima volta sento la mancanza di Nessuno. Bahhaha.
@ Clem:
aggiungerei una domanda per la sinistra: in quante amministrazioni avete vinto inseguendo il centro? Ed in quante invece il candidato era uscito dalle primarie (cioè normalmente quello "di sinistra")?
Ecco, solo per riflette sull'utilità di certe tattiche.
Ciao
Paolo
Ottima riflessione Paolo. Non a caso hanno vinto a Milano, Cagliari, Bologna, candidati espressi con le primarie. Non a caso, hanno riportato i quotidiani, persino nel PDL si vorrebbero le primarie (vedi notizia delle 17:33 e delle 19:45!
Giusto Paolo.
"bumblr" era ovviamente "tumblr", nel mio commento precedente. http://mazzate.tumblr.com
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