Freemont: Fiat secondo Marchionne

Buongiorno,

Luca Telese: che auto guidi?
Un paio di settimane fa avevo letto un articolo di Luca Telese sulla nuova Fiat, la Freemont, per l'appunto. Non mi interessa adesso entrare nelle pieghe delle scelte aziendali per cui si chiude Termini Imerese perchè distante dal resto degli stabilimenti Fiat, mentre i motori della Freemont viaggerebbero di qua e di là dell'oceano: per strano che possa sembrare potrebbe essere una politica redditizia e vincente. Ma in questo post i miei temi sono altri.


Mi interessa infatti entrare un po' nelle reazioni venute fuori nei commenti dell'articolo (dove i sostenitori di Fiat hanno attaccato duramente Il buon Telese tacciandolo di incompetenza in campo automobilistico) e negli articoli molto benevoli che in altre testate la Freemont ha spesso collezionato. 

Dodge Freemont?
E mi interessa farlo alla luce di una serie di paramentri (prezzo, potenza, ripresa, velocità massima, Co2/Km,...) che inquadrano rozzamente una automobile tra le sue concorrenti secondo le informazioni salienti che riporta un popolare mensile automobilistico in edicola in questi giorni. La discriminante è, ovviamente considerare un'auto a sette posti come la Freemont, che qualcuno vorrebbe essere l'inizio della risalita del marchio Fiat..

Ed è subito un gran cascar d'asini, che riabilita il giornalista de il Fatto Quotidiano dal ruolo di ignorante in materia, se chi lo dice scrive anche che la Freemont è innovativa ed unica nel suo genere. Infatti basterebbe spendere 1,50 € ed andare in edicola per scoprire che il settore, pur di nicchia, vanta un certo numero di presenze. 

O è meglio il Fiat Journey? :-)
Come per esempio il Chevrolet Orlando o la Nissan Qashqai +2 oppure ancora la Mazda 5 o la Citroen Grand C4 Picasso, senza voler entrare nei prodotti di fascia superiore come potrebbero essere l'Audi Q7 o il BMW X5.

E scopriamo che prezzi inferiori, consumi più bassi, miglior ripresa, velocità più elevate, minori emissioni non sono chimere, nemmeno se prese tutte insieme o quasi: infatti tutte e quattro i modelli citati possono vantarsi di fare in tal senso meglio della Freemont. Insomma la nuova Fiat, che è il modello più recente del lotto, non appare invece essere il modello più avanzato, nemmeno nel confronto con macchine un po' più datate. Ed il motivo è semplice: il restiling di un modello USA pensato per il mercato USA (mercato tecnologicamente piuttosto arretrato nel campo dell'automotive e molto orientato verso le dimensioni colossali ma prestazioni mediocri), modello del 2008 cui fortunatamente sono stati sostituiti anche i motori con altri nuovi, ottiene qualche risultato, ma non fa miracoli, infatti l'auto risulta essere molto più pesante di tutte le altre, con le conseguenze che ciò comporta, ad esempio sulla ripresa e normalmente sui consumi.

Frodge Jourmont: per la massaia USA
Ne traggo due conclusioni: la prima è pessima e riguarda i giornalisti italiani di settore, che hanno firmato delle "marchette" di cui non è il caso di andar fieri dal punto di vista professionale, la seconda, purtroppo, è altrettanto cattiva e riguarda Fiat, il cui nuovo modello non sembra purtroppo avere ancora le caratteristiche per segnalare una inversione di marcia per il marchio verso un rilancio che, al di fuori delle alchimie politiche e finanziarie intraprese da Marchionne negli ultimi anni, con il passare del tempo appare sempre più improbabile.

Per il rilancio infatti credo che i consumatori vorrebbero vedere un prodotto che migliori lo stato dell'arte, il che, molto molto rozzamente, significa che costi, consumi ed inquini meno dei concorrenti, almeno a parità di potenza, ripresa, sicurezza e velocità massima.

Ma è molto difficile ottenere tutto cuò su una base che pesa oltre il 10% in più delle altre, gap ereditato da una concezione obsoleta di un mezzo non nuovo e destinato ad un mercato non europeo.

Tutto sommato forse quella intrapresa è la strada più facile per prendere ancora un po' di tempo: andarsi ad insediare in un mercato ampio e tecnologicamente arretrato come quello USA. Il fatto è che tra qualche anno aumentano le probabilità di non riuscire a colmare il gap tecnologico con chi lavora meglio in Europa. Ma probabilmente allora non sarà più un problema di Marchionne.

Ciao

Paolo

I've got a 69 Chevy ...

5 commenti:

francesco.caroselli ha detto...

ma lo joint venture con Chrysler non serviva soprattuto agli americani per portare il know-how dei motrori a bassi emissioni (parte del sogno obamiano) in America?
E invece pare che la macchina progettata da Homer Simpson (in una legendiaria puntata) sia arrivata in Europa.
Un bel rovesciamento!

Roberto ha detto...

Ciao Paolo,

Ti scrivo da Palo Alto.

Cio` che dici sul mercato americano dell'auto e` vero, ma oggigiorno solo parzialmente.

Ormai negli stati piu` "civilizzati" degli USA (per cui esclusi Texas, Alabama, Illinois...) gli automobilisti si sono svegliati. In California sulle strade si vedono oramai moltissime auto giapponesi (molto gettonate sono Toyota, Lexus - sempre Toyota alla fine - e Honda) e parecchie europee, che rimangono pero` uno status symbol, nonostante i prezzi qui siano, in alcuni casi, nettamente inferiori che in Europa.

Insomma, la Dodge Freemont e` un modello che probabilmente ha poco appeal anche negli USA oltre che in Europa: non e` un mastodonte come quelli amati dagli americani "old fashioned" e dai messicani e neppure un'auto efficiente come quelle che le persone di cultura e reddito piu` elevato sembrano prediligere.

Un prodotto vincente, insomma.

Mai viste cosi` tante auto ibride come in Silicon Valley, per inciso.

Ciao,
Roberto

PaoloVE ha detto...

Ciao Roberto,

sempre in giro, eh?

Che il mercato USA richieda auto di stile nipponico o tedesco non lo metto in dubbio, che i produttori USA siano in grado invece di realizzarne, con qualche lodevole eccezione, mi pare un po' meno vero.

Forse è l'effetto della distanza e dei luoghi comuni, ma mi pare che dimensioni e consumi siano ancora superiori a quelli europei...

Ciao

Paolo

Clem ha detto...

Ehe, l'ibrido va di modissima, ma la chiave è che stiamo parlando della California.
A Salt Lake City, o a Tucson, per dire, è tutta un'altra storia, block da duecento metri di lato e pickup a petrolio greggio :D

PaoloVE ha detto...

"block da duecento metri di lato e pickup a petrolio greggio"

Ho sempre sognato di guidare un'auto così.

Maledetto complesso di castrazione.

:-)

Ciao

Paolo