Contro Monti (il passato)

Buongiorno,

già altrove avevo sospeso il mio fondamentalissimo appoggio a Monti, rilevando come, a differenza da quanto da lui promesso, il suo operato era stato da subito contraddistinto dal realizzare solo quanto impostoci dall'Europa mantenendo la politica più strettamente conservatrice possibile, dove l'aggettivo conservatrice ha per me un valore doppiamente negativo.


In primo luogo significa che la politica di Monti ha dimostrato di muoversi sulle direttrici del conservatorismo europeo, rivelandosi tanto più refrattaria ad intaccare i privilegi dei centri di potere quanto più questi erano importanti. Banche, Chiesa, politici e caste varie non sono state chiamate a salvare il Paese dalla crisi se non solo in alcuni casi e molto marginalmente. Persino le misure anti speculazione proposte dal Governo (e richieste dalla Merkel) sono state estese agli speculatori (trader ad alta frequenza, fondi speculativi e drivati) solo da ordini del giorno proposti dal PD, non dal governo. A fare sacrifici sono stati chiamati quasi esclusivamente lavoratori dipendenti, precari e piccoli imprenditori.

In secondo luogo la politica di Monti è stata conservatrice nel senso che ha rimesso in gioco figure e meccanismi politici della prima repubblica, che si sperava essere ormai tramontati, come dimostra l'entusiasmo per il professore manifestato dalle mosche cocchiere radunate attorno a Casini, che ambiscono al ritorno di un grande centro, possibilmente cattolico, che li esenti dalla necessità di fare delle reali scelte e dal dover amministrare in maniera adeguata il Paese, visto che a renderli indispensabili è proprio la centralità

Purtroppo per noi l'Europa ci ha imposto di non trascinarla nel baratro, ma non di crescere né di progredire, quindi Monti di fatto sta cercando di realizzare solo il pareggio di bilancio e la riduzione del debito rimanendo nel perimetro sopra delineato. Niente che porti il Paese ad avere il benchè minimo presupposto per crescere: niente ricerca, niente investimenti, niente riforme che promuovano una crescita del sistema aziendale italiano. 

Che questo si traduca nel progressivo inevitabile impoverimento delle classi medie e povere sembra non importare granchè, perchè per incidere sul debito si poteva fare anche molto altro -in aggiunta e/o sostituzione- ed il governo Monti ha scelto di non farlo (vendita riserve auree, immobili, partecipate, soppressione enti inutili, reale contrasto evasione, recupero evasione da parte dei gestori dei videopoker -100 miliardi!-, taglio delle province e dei costi della politica in generale, taglio degli sprechi nella PA, …), mentre parallelamente si poteva operare per lo sviluppo (incentivi fiscali volti a promuovere l'aggregazione delle piccole aziende, riduzione dei tempi di pagamento della P.A. Per mezzo di titoli di debito dello stato, riduzione del precariato, green economy,...).

In definitiva sono convinto che Monti non ci abbia salvato ma abbia rimandato un naufragio che in sua assenza sarebbe già avvenuto, e che la sua ricetta consistesse per l'appunto nel girare il timone, ma non avesse nulla da dire sulle troppe falle aperte.

Nel prossimo post aggiungerò a queste considerazioni su quanto è già stato dell'operato di Monti dell'altro relativo invece a quanto sta succedendo in questi giorni ad opera del Professore. E purtroppo si tratta di considerazioni altrettanto poco lusinghiere.

Ciao

Paolo

1 commento:

MS ha detto...

Allora rimanderò il mio commento al prossimo post. :-)
Per questo mi limito a condividere la tua analisi, purtroppo :-(

Ciao,
MS