Buondì,
Il regolamento del Senato recita: "Sono effettuate a scrutinio segreto le votazioni comunque riguardanti persone". Corsivo mio.
Il motivo della regola è chiaro, si vuole tutelare la coscienza del singolo e rendere più difficile il controllo da parte del capopartito.
Perché questo dia fastidio, in una società indignata che pretende il controllo da parte dei cittadini sull'operato degli eletti, è cosa chiara. Sono chiare anche le convenienze.
- Il PDL desidera il voto segreto poiché spera in franchi tiratori nel PD.
- Il PD vuole il voto palese poiché teme, da un lato, i suoi 101 e dall'altro una furbata dei 5S.
- I grillini vogliono il voto palese perché i cittadini devono controllare tutto quello che fanno gli eletti, perché non vogliono essere accusati di fare i furbi, e perché vogliono smascherare l'inciucio.
A questo punto io mi aspetterei però che, almeno i M5S, chiedessero la modifica del regolamento nel nome della trasparenza, affinché il voto divenga palese, anche in questi casi.
Questa infatti sembrava la strategia a settembre. Strategia con cui si poteva essere o meno d'accordo, ma che aveva una sua dignità.
Oggi invece, non solo il PD, sempre incapace di una posizione netta, ma anche i rigidi grillini si sono inventati che per questo caso il voto possa essere palese perché "Non è un voto sulla persona ma sullo status di appartenenza al plenum del Senato".
Quanto è italiano, nel senso deteriore del termine, questo deformare le regole, questo "interpretarle" capziosamente, esclusivamente secondo la convenienza del momento?
Quanto è da Prima Repubblica?
Questa sarebbe la nuova politica?
Percorrere la strada dell'ipocrisia come un PDmenoL qualsiasi?
Saluti
Tommaso
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