Uomini e camion

Buongiorno,

sono sempre KO, ma c'è sempre (San) Tommaso. Rendete grazie.

Una minoranza di camionisti esercita un diritto che non si può dire di sciopero*. 

Il risultato è che questa minoranza usa la prepotenza per bloccare il paese.

Hanno delle ragioni si dice al bar. 

1) Puoi avere tutte le ragioni del mondo, ma se fai questo casino, passi dalla parte del torto veloce come un neutrino.

Quindi vengono le domande banali, che già in molti hanno scritto: Come mai questa protesta scoppia ora, la benzina costava tanto meno due mesi fa? Forse che era la "simpatia" che ci anestetizzava durante il governo precedente, come ha detto Crozza ieri? Forse che gli agganci politici sono venuti meno?

Ma soprattutto, non è che questi prepotenti con un briciolo di ragione hanno capito che questo governo fa sul serio?

Credo che per dare la certezza che si sta facendo sul serio, il vecchio "colpirne uno per educarne cento" sarebbe quanto mai efficace date le circostanze: una notte, qualcuno di questi facinorosi viene prelevato da casa, con spiegamento di forze degno di un capomafia, con elicotteri, teste di cuoio e gran dispiegamento di giornalisti. Una volta sbattuto in galera, con le accuse più capziose, il capro espiatorio (che se l'è cercata) va crocifisso in modo tale da fare impallidire Schettino. Poi si verifica se il senso di impunità di questa banda di prepotenti rimane inalterato. 

Saluti 

Tommaso reazionario 

* Sciopero: Astensione organizzata dal lavoro di un gruppo più o meno esteso di lavoratori dipendenti, appartenenti al settore pubblico o privato, per la tutela di comuni interessi e diritti di carattere politico o sindacale. (Fonte Treccani) 

Il tuo Mode estremista mi preoccupa un po'. Siamo in uno stato di diritto, non si possono calpestare così i diritti delle persone.

Io ero per l'approccio al problema in stile militare: 

"Signore, Signori, un momento di attenzione, per cortesia. 

Vi annuncio che tra dieci minuti esatti il casello autostradale riapre al pubblico servizio. 

Questo significa che chi vuole togliersi di qui ha quindi nove minuti e cinquantacinque secondi da ora per farlo. 

Gli ostacoli rimanenti saranno affidati alle cure dei nostri lanciafiamme.

Nove minuti e cinquanta."

E, accompagnato dal ritmico e lontano ma crescente Flap Flap Flap degli elicotteri e dalla Wagneriana Cavalcata delle Walkirie:

"Amo il profumo del napalm la mattina. Chi ha da accendere?"

:-)

17 commenti:

B ha detto...

Siccome sono d'accordo con questa affermazione
"Puoi avere tutte le ragioni del mondo, ma se fai questo casino, passi dalla parte del torto veloce come un neutrino"
non capisco come si possa pensare di aver ragione praticando, anche solo teoricamente, quanto suggerito da Tommaso.
I metodi fascisti non mi piacciono nemmeno quando vengono teorizzati sull'onda dell'emotività: è un attimo che arrivi qualcuno che decide che quello che sbaglia sei tu, e che tu vada neutralizzato. Nel modo che descrivi. Brividi.

Pale ha detto...

Vivendo all'estero questo casino non mi ha toccato per niente, ma capisco la frustrazione.

Se ci penso, i camionisti non erano anche quelli che si inghiottirono i fondi destinati alla ricerca qualche anno fa?

Il metodo dei 10 minuti non mi sembra affatti fascista ma quello di uno stato di diritto. Una cosa e' lo sciopero (garantito dallo Stato), un'altra e' un blocco (che e' un reato).

Per qunato riguarda la sostanza dello sciopero/blocco non so che dire, io non ci ho capito niente.
Spero solo si vada avanti con il programma che Monti sta seguendo. Magari non sara' il migliore, ma almeno si vede una strategia chiara.

Ed infine, lasciatemi togliere questo sassolino che ho nella scarpa da un paio di mesi, anche se OT: che c@*!& e' l'equita'? Chi definisce se una manovra e' equa? A me sembra che in Italia si usi l'equita' come una scusa per non toccare privilegi.

B ha detto...

Il mio commento non era relativo al "metodo dei 10 minuti", ma a quello descritto da Tommaso, in cui si parla di colpirne uno per educarne cento. Che, se non erro, è un detto caro proprio ai fascisti.
Oh, chiariamo bene: non sto dando del fascista a nessuno! Sto solo dicendo che quello che descrive Tommaso è un metodo fascista che disapprovo totalmente.

PaoloVE ha detto...

@ Pale e B:

suvvia siamo seri!

Il sergente Hartmann che si presenta accendendo il sigaro col lanciafiamme adotta un metodo prettamente fascista.

Io ho il lanciafiamme, voi il combustibile. Chi c'è c'è. Vince il più forte. Più fascista di così...

Il problema è che è il blocco imposto a tutti al di fuori dele regole ad essere fascista e ad aver spazzato via lo stato di diritto dalle strade.

E purtroppo, per spazzar via lo stato di diritto basta il volere di una parte sola: il fatto che l'altra lo rispetti non lo ripristina.

Stiamo parlando comunque di "ricette" paradossali che vengono fuori perchè (forse a ragion veduta, nel timore del peggio) lo Stato sta rinunciando ad usare la forza pubblica per ripristinare il diritto. E questo è sempre e comunque una implicita istigazione a fare un ulteriore passo verso l'illegalità. Il che non può andar bene.

P.S. Tommaso non dice di bastonare i responsabili sulla pubblica piazza e portarli in giro rivestiti di pece e di piume: dice di arrestarli e processarli in modo che paghino quanto stanno facendo nella maniera più pesante possibile e facendone dei simboli in modo che passi la voglia di avocarsi il diritto di complicare la vita agli altri. Non è poi così fascista, e forse è meno pericoloso che lasciar crescere un sentimento di impunità diffusa.

Credo che, se i camionisti che paralizzarono l'Italia ai tempi del governo Prodi avessero visto qualcuno finire giustamente in galera, invece che in parlamento come avvenuto al loro leader Paolo Uggè nelle file di Forza Italia, adesso ci sarebbe qualche blocco in meno. Ma gli è stato spiegato che certi comportamenti, invece che risultargli dannosi, li premiano...

Ciao

Paolo

B ha detto...

Ehm, Paolo... la citazione di Apocalypse Now non è un metodo fascista, è una cavolata volta a strappare un sorriso: non a caso non l'ho commentata.

Trovo molto più praticabile quanto descritto da Tommaso, e per questo mi preoccupo di parlarne. La mia attenzione è stata attratta particolarmente dal dettaglio 'Una volta sbattuto in galera, con le accuse più capziose, il capro espiatorio (che se l'è cercata) va crocifisso in modo tale da fare impallidire Schettino'. Le accuse capziose finalizzate alla carcerazione come metodo repressivo e il metodo Schettino (che tu stesso hai stigmatizzato poco tempo fa) mi fanno spavento.

Poi sono d'accordo sul resto del post, cioè che bisognerebbe cominciare a rispondere in modo concreto a questo genere di tattiche. Ma sempre restando dalla parte della ragione e del diritto.

F®Ømß°£ ha detto...

@B

Sui giornali di stamattina leggo di una retata contro i NO TAV. Esattamente questo intendo, con i camionisti.

Hai provocato danni? Hai commesso qualche reato bloccando le strade?

Ti vengo a prendere a casa di notte, con delle accuse fondate e ti sbatto in galera. Non mi pare fascismo, forse nel post originale ho sbagliato a usare l'aggettivo "capziose".

La chiave è pubblicizzare la cosa, quella che oggi viene definita operazione mediatica è esattamente quello che ci vuole, nel post l'ho chiamata "crocifissione" questo è quello che intendo.

Devono avere paura, non crogiolarsi nell'impunità.

È fascista un manipolo di facinorosi che arreca danni al paese, o è fascista lo Stato che dimostra loro chi è più forte, senza andare al di là delle leggi democratiche?

Ciò che dico è che va usata la massima durezza consentita dalla legge e va pubblicizzata in grande stile.

Saluti

T.

F®Ømß°£ ha detto...

PS "Colpirne uno per educarne cento" mi pare (non al 100%) sia attribuita a Mao.

T.

B ha detto...

Ok, Tommaso, messa in questi termini trovo la cosa molto più accettabile, e probabilmente produttiva.
Un po' come potrebbero essere stati i controlli a Cortina, ma in un altro ambito.

B ha detto...

Mi sa che su Mao hai ragione... sono sempre stato convinto fosse del Duce.

F®Ømß°£ ha detto...

@B

Il paragone con Cortina è proprio ciò che avevo in mente:
operazioni che hanno una rilevanza in quanto mediaticamente simboliche.

L'immagine di qualche camionista o tassista scalmanato in manette e la notizia che sta pagando in modo duro, come se non fossimo in Italia, ma negli USA, sarebbe efficace secondo me. Concordo sul fatto che "capziose" non era l'aggettivo adatto, scrivo sempre con troppa foga :-D

T.

B ha detto...

L'importante è poi chiarirsi in modo civile, come qui si riesce sempre a fare. E' questo che mi piace del blog: pareri spesso interessanti esposti da gente non presuntuosamente saccente, capace di usare il dialogo per quello che serve: confrontarsi.

Pale ha detto...

@ Tommy

"È fascista un manipolo di facinorosi che arreca danni al paese, o è fascista lo Stato che dimostra loro chi è più forte, senza andare al di là delle leggi democratiche?"

Il punto non e' che lo Stato debba dimostrare chi e' piu' forte, ma che lo Stato rappresenta e ha il dovere di proteggere e difendere i diritti anche di quelli che "arrecano danni al Paese".

Scusami per la precisazione... In inglese si direbbe che sono anal (la quale vide dalla teoria di Freud)...

Michele R. ha detto...

Spero che non mi linciate per quanto sto per postare. Oltrettu questo è un'abbozzo di un post che volevo pubblicare qualche giorno fa sul mio blog, ma poi ha prevalso la mia solita infingardia :x

Abuso di sciopero
L'ultima settimana di natale il nostro bimbo ha saltato per 2 giorni l'asilo prima a causa di un'ingresso posticipato per un'assemblea sindacale, e poi per uno sciopero. Lo stesso si è ripetuto nella prima settimane e nella seconda settimana dopo il rientro dalle vacanze natalizie. Idem è capitato mercoledì (ingresso posticipato alle 10:30 per un'assemblea sindacale) e domani è in agguato un nuovo sciopero. Accanto a questo sommo pure le altre volte che Ottobre e a Novembre per colpa di scioperi o l'asilo non era garantito e pure le assemblee sindacali, visti nostri i turni, ci mettono spesso in difficoltà per conciliare il lavoro con le cure parentali. Devo anche dire che talvolta a noi va meglio rispetto ad altri genitori perché, nonostante i nonni abitino distanti, i turni, quando riusciamo ad "aggiustarli" in tempo, ci salvano in corner!
Detto questo però osservo come ad esempio gli scioperi cadano quasi sempre - succede anche nella mia azienda - di venerdì (sarà un caso?), unito al fatto che spesso le motivazioni dello sciopero mi sembrano pretestuose, mi inducono a pensare che lo strumento dello sciopero sia abusato e mi fanno sorgere spontanea una domanda: Se chiunque osserva quanto ho appena descritto, che credibilità può più avere lo sciopero?
Tutto questo si riallaccia pure con le proteste dei camionisti di questi giorni e le vostre osservazioni sulle più o meno valide ragioni della protesta: La credibilità (tanto per cambiare) è tutto.

Michele R. ha detto...

Piccola errata corrige alle prime due righe del mio commento precedente:

Spero che non mi lincerete per quanto sto per postare. Oltretutto...

Pale ha detto...

@ Michele

Io veramente concordo in pieno con te e da me non avrai nessuna pietra. Effettivamente se "il mio io" di quando avevo 15 anni mi leggesse adesso mi chiamerebbe lurido reazionario fascista... che ci posso fare...

PaoloVE ha detto...

@ B:

"E' questo che mi piace del blog: pareri spesso interessanti esposti da gente non presuntuosamente saccente, capace di usare il dialogo per quello che serve: confrontarsi."

Son commosso ed emozionato :-)

@ Pale:

"se "il mio io" di quando avevo 15 anni mi leggesse adesso mi chiamerebbe lurido reazionario fascista..." e e sordido turboliberista, anche :-)

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

Non discuto qui dell'utilità dello strumento sciopero in sé, probabilmente ha ragione il disilluso Pale (che invidio potentemente per il suo essere riuscito a fuggire all'estero). Vanno però fatte delle distinzioni.

Purtroppo vanno sotto il nome di sciopero cose che in realtà hanno delle differenze.

1) C'è lo sciopero in cui si colpisce solo la controparte: lavoratori contro azienda.

2) C'è lo sciopero di lavoratori dipendenti che forniscono un servizio pubblico (è il caso dei trasporti o della scuola) che scioperando colpiscono anche chi necessita di quel servizio.

3) C'è l'astensione dal lavoro di lavoratori autonomi (è il caso dei farmacisti o dei tassisti), che non è propriamente uno sciopero e che in genere ha come controparte il governo.

Qualora scioperino civilmente, è evidente che i primi avranno visibilità solo se la stampa decide di dargliela, mentre i secondi "costringono" i media a parlare di loro, dal momento che provocano disagi che sono notizie in sé.

Lo sciopero è sempre una forma di lotta che in fondo è ricattatoria, solo che applicarla alla vera controparte (il datore di lavoro) è ben diverso dall'usare l'utente del servizio come mezzo per amplificare la propria protesta.

Saluti

T.