Buongiorno,
ci sono alcune bufale dure a morire malgrado le continue smentite, perchè cullano luoghi comuni in qualche modo comodi, perchè ci permettono in qualche modo di non mettere in discussione le nostre posizioni e, spesso, il nostro autocompiacimento.
Una di queste ritengo che sia, con moltissima probabilità, la notizia che l'80% delle centinaia di selezionati per un contratto per lavorare ad Expo avrebbe rinunciato all'opportunità loro offerta, spesso anche in malo modo, spaventati dal dover lavorare nei giorni festivi e di notte. Una opportunità che, benchè a tempo determinato, non solo "farebbe curriculum", ma viene descritta come singolarmente remunerativa per persone dalle scarse esperienze professionali: dai 1300 ai 1500€ al mese.
Secondo la stragrande maggioranza dei media che riprendono la notizia (e mentre scrivo secondo il 100% di quelli mainstrem che ho visto), nonchè secondo la stragrande maggioranza dei commenti indignati saremmo evidentemente in presenza dei soliti bamboccioni choosy, pigri e svogliati che passano dall'aperitivo fighetto al divano al party in discoteca.
Altro che noi che per guadagnare due lire andavamo a scaricare casse al mercato ortofrutticolo all'alba. A digiuno da giorni, col gelo e la neve. Ed i lupi.
Altro che noi che per guadagnare due lire andavamo a scaricare casse al mercato ortofrutticolo all'alba. A digiuno da giorni, col gelo e la neve. Ed i lupi.
Peccato che tra le centinaia di commenti ve ne siano molti scritti da chi asserisce di essere uno dei rinunciatari.
Commenti che descrivono una realtà molto diversa, in cui i contratti pagano invece normalmente meno della metà delle cifre riportate ed in cui le modalità di reclutamento sono descritte come improntate ad un caos organizzativo tale da far preferire qualsiasi minima attività o prospettiva all'indeterminatezza della presunta opportunità.
Commenti tra l'altro tutti piuttosto coerenti tra loro, ma di cui la stampa sembra non voler prendere minimamente atto (1).
Commenti che descrivono una realtà molto diversa, in cui i contratti pagano invece normalmente meno della metà delle cifre riportate ed in cui le modalità di reclutamento sono descritte come improntate ad un caos organizzativo tale da far preferire qualsiasi minima attività o prospettiva all'indeterminatezza della presunta opportunità.
Commenti tra l'altro tutti piuttosto coerenti tra loro, ma di cui la stampa sembra non voler prendere minimamente atto (1).
Personalmente, non avendo esperienza diretta del sistema di reclutamento di Expo e volendo scegliere a quale versione credere, non mi resta che affidarmi a quella che mi pare più verosimile. E trovo decisamente poco verosimile la versione ufficiale (passatemi l'espressione da complottista) in presenza di una manifestazione che sta attirando migliaia di volontari a titolo gratuito e decine di migliaia di candidati per le posizioni remunerate, come spesso dichiarano gli stessi articoli.
Poco verosimile almeno quanto l'enorme affollamento dei mercati ortofrutticoli che dovremmo supporre essrvi stato ai nostri tempi se fossero vere le pretese dei tanti che asseriscono di essersi spaccati la schiena scaricando casse, rigorosamente all'alba (2).
Magari proverò a scrivere nel prossimo post una versione più verosimile della notizia, un po' come avrebbe potuto / dovuto trovare posto sui giornali in un Paese in cui l'informazione fosse un po' più seria della nostra: una notizia come non la leggerete mai...
Magari proverò a scrivere nel prossimo post una versione più verosimile della notizia, un po' come avrebbe potuto / dovuto trovare posto sui giornali in un Paese in cui l'informazione fosse un po' più seria della nostra: una notizia come non la leggerete mai...
Paolo
UPDATE preventivo (nel senso che è stato aggiunto al post prima della sua pubblicazione ma dopo la sua scrittura): vedo che qualcuno si è accorto della cosa anche sui media semitradizionali e, sommessamente, la segnala, anche se con considerazioni che trovo condivisibili solo in parte, come vedrete nel prossimo post. E vedo che, ovviamente senza che gli articoli più visibili pubblichino smentita alcuna, la fonte originaria della notizia la ridimensiona piuttosto goffamente.
(1) Commenti che, come si vede dai link nell'Update, trovano anche conferme nelle successive dichiarazioni dell'azienda di selezione del personale. Oibò.
(2) di mio posso dire che le -poche- volte che sono andato a dare una mano in campagna a mia zia (vendemmia, raccolta del pomodoro e delle zucche) non vedevo folle di giovani che si guadagnavano le due due lire. Anzi, ne vedevo proprio molto pochi...
(2) di mio posso dire che le -poche- volte che sono andato a dare una mano in campagna a mia zia (vendemmia, raccolta del pomodoro e delle zucche) non vedevo folle di giovani che si guadagnavano le due due lire. Anzi, ne vedevo proprio molto pochi...
3 commenti:
Buondì,
ancora una volta appare evidentissima la complicità dei media nel dirigere l'indignazione dei tanti ipocriti di questo Paese.
Quanto è comodo approfittare di notizie di fatto false per poter tromboneggiare sostenendo che i giovani d'oggi sono tutti scioperati, e invece noi sì che ci siamo fatti il mazzo.
In realtà i fancazzisti sono ovunque, nel pubblico come nel privato. Il Paese è in overdose di individui che sono arrivati a posizioni dirigenziali senza averne meriti o capacità.
E in una professione che fa dell'approssimazione e dell'autoassoluzione il proprio vessillo, quanti sono coloro che - consci di essere inadeguati - non perdono occasione per fare la morale a questa o quella categoria? L'alleanza tra giornalisti selezionati al ribasso e la maggioranza che nel Paese imita questo modello è nelle cose.
Saluti
T.
Curioso, proprio oggi leggo questo blog di Mantellini prima del tuo...... a mò di complemento...........
http://www.mantellini.it/2015/04/23/il-sistema-operativo-coreano-di-expo/
Ciao Paolo,
condivido il tuo scetticismo - mi sembra un modo facile di spostare ogni responsabilità sulle spalle dei giovani.
Luca
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