Personaggi pubblici, personaggi estremi: Lapo Elkann

Buongiorno,

passare da Fidel a Lapo mi ha fatto venire i crampi alle dita con cui digito sulla tastiera per la differenza (direi addirittura antropologica) tra i due, ma, se i protagonisti sono così distanti, non lo è il modo manicheo con cui mi pare vengano trattate le loro tristi vicende.

Possibile che anche in questo caso non esista la possibilità di vedere quanto mare sta nel mezzo tra l'affermare che non è successo nulla, sono solo affari suoi, libero e padronissimo di divertirsi come vuole e dall'altro lato irriderlo come un pervertito privo di qualsiasi morale?

Premesso che non ho in simpatia Elkann, di cui attraverso i giornali mi sono molto superficialmente fatto l'idea di una persona sostanzialmente mediocre e vacua incapace di gestire il peso che l'ambiente familiare gli mette sulle spalle insieme ai privilegi del nome, anche in questo caso non capisco.

Elkann era certamente libero di divertirsi come voleva, ma, quando ha simulato di essere vittima di un rapimento la cosa è debordata dal divertimento personale, per coinvolgere anche altri, dai parenti cui cercava di spillare denaro, alla polizia chiamata a perdere tempo per nulla, agli azionisti di una azienda quotata (ed appena ricapitalzzata) che si sono visti decurtare il valore da loro detenuto in conseguenza alle intemperanze del presidente, ai dipendenti della stessa.

Ciò premesso, mi pare che che, sull'altro versante, il fatto che Elkann possa apparire come il rampollo incapace, viziato e privilegiato della più importante famiglia italiana, non giustifica alcuna ironia o peggio sarcasmo su comportamenti che probabilmente rientrano nella patologia alla voce dipendenze, e come tali non sarebbero pienamente ascrivibili ad una sua libera scelta o volontà (1).

E, a questo punto, l'argomento vero di questo post e del precedente diventa il solito: dato che i nostri media sembrano incapaci (o non desiderosi) di scavare nelle sfumature, persino quando sono grossolane, sarebbe bello capire quanto di questo fenomeno è da ricondurre ad incapacità dei giornalisti (o dei lettori di apprezzare la cosa) e quanto a scelta.

E, in questo contesto e retoricamente, quale valore abbia una informazione così concepita.

Ciao

Paolo

(1) Nel caso qualcuno avesse il dubbio lo direi e lo dico anche e soprattutto per chi non ha, non ha avuto e non avrà mai le opportunità, i privilegi e la rete di protezione familiare che avvolge Lapo.

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

"il capitale da loro detenuto" pun intended?

Nel merito: condivido: il sistema dei media è concausa dello scadimento del livello della discussione pubblica.

Tutto è ridotto a chiacchiera da bar, chi ha conoscenze, chi è esperto è lasciato in disparte quando non dileggiato. È giusto parlarne proprio in casi come questo.

Non si va da nessuna parte.

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

...ho fatto qualche correzione ad un post scritto malissimo...

@ T.:

"pun intended?"

:-)

no, mi è scappato, come gli errori...

Ciao

Paolo