La spiacevole realtà silenziosa

Buongiorno,

qualche mese fa un PM siciliano era improvvisamente diventato l'idolo della enorme massa di razzisti italiani quando aveva annunciato di aver aperto una inchiesta sulle ONG coinvolte nel soccorso in mare dei migranti che Salvini, spodestato nei fatti sia il Primo Ministro che il suo partito (in maggioranza alle ultime elezioni), sta tenendo al centro dell'agenda politica italiana (1).

Quelle ventilate erano accuse pesanti, al punto di imporre temporaneamente lo stop ad uno di questi mezzi di soccorso, pur in una situazione in cui le fughe via mare dalla Libia continuavano, e quindi tale mezzo (la Open Arms) sarebbe stata utile in campo.

A distanza di qualche mese meriterebbe qualche risonanza ed attenzione in più il fatto, già in qualche modo ripetutamente preconizzato da qualcuno (ad esempio qui e qui, ma anticipato anche più autorevolmente qui), che di quella indagine non è rimasto in piedi nulla. Anzi meno di nulla.

Infatti nei giorni scorsi l'indagine è stata archiviata: "non si ravvisano elementi concreti che portano a ritenere alcuna connessione tra i soggetti intervenuti nel corso delle operazioni di salvataggio a bordo delle navi delle ong e i trafficanti operanti sul territorio libico", recita il dispositivo.

E non si ferma lì, aggiungendo, leggi alla mano un po' di elementi che dovrebbero far riflettere gli entusiasti salviniani sulle posizioni che l'Italia sta continuando ad assumere per bocca del suo Ministro degli Interni: dal salvataggio in mare davanti alla Libia allo sbarco nei porti italiani l'operato delle ONG "rappresenta conseguenza logica di quanto appena esposto e una corretta gestione delle operazioni di salvataggio" in quanto la Libia, pur finanziata per allestire una propria Guardia Costiera, non è ancora in grado di gestire una propria zona SAR, che infatti non le è attribuita, ritenendo più opportuno l'intervento altrui.

Insomma, la procura di Palermo, dopo aver indagato e studiato la legislazione, sta scrivendo che le ONG non hanno commesso alcun reato e che non potevano legittimamente e sensatamente comportarsi diversamente da come hanno fatto.

Purtroppo le parole "legittimamente" e "sensatamente" rimarranno il principale ostacolo alla comprensione di quanto sta succedendo da parte dei nostri spregevoli sovranisti, che ricordo canterellare soddisfatti e trionfanti il cognome del PM indagatore alla radio sostenendo che se c'era l'indagine era perchè senza dubbio innegabilmente c'era qualcosa di marcio.

Ciao

Paolo

(1) a meno che non si vogliano considerare centrali le iniziative sui censimenti dei rom nella speranza di espellere anche quelli comunitari e italiani oppure le proposte di legge volte ad autorizzare l'abuso della forza "a casa propria" che sicuramente ci salveranno dalla marea criminale (s)montante cui tutti assistiamo impotenti

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