Il Project Financing secondo PaoloVE

Buongiorno,

torno sullo strumento del Project Financing, lo strumento tanto osannato dai politici italiani per realizzare le opere pubbliche.  

Ocio! Post lungo! noioso! Sicuri di non volete leggere altro? Bhé, io vi ho avvertiti! Peggio per voi!

Autostrada? facciamola in Project Financing
Innanzitutto, di cosa si tratta? Si tratta di affidare in concessione ad un unico raggruppamento di imprese finanziamento, progettazione, realizzazione e gestione di un’opera pubblica, diciamo un‘autostrada, a fronte del pagamento di un canone / tariffa bolletta per un periodo predeterminato. A differenza del modello tradizionale in cui l'ente pubblico avrebbe bandito una seri di gare ed avrebbe tirato fuori una serie di graduatorie di ditte che volevano prendere in appalto il singolo servizio cui avrebbe attinto per ogni singola attività.

Vediamo la cosa da un punto di vista pseudo teorico.

In un modello tradizionale la graduatoria per il Finanziamento risulterà F1, F2, F3, F4, quella per la Progettazione sarà P1, P2, P3, quella per la Realizzazione R1, R2, R3, R4, R5, quella per la Gestione G1, G2, G3, G4 e le ditte che svolgerebbero il compito sarebbero le prime di ogni graduatoria, quindi: F1, P1, R1, G1, con la qualità ed i costi relativi alla propria offerta.

Il committente regolerebbe il settore F con suoi uffici competenti in materia economica (controllo di gestione o direzione amministrativa), P e R con quelli competenti in Progettazione (Ufficio tecnico), … insomma sarebbe un rapporto equilibrato tra interlocutori parimenti competenti.

Tutti insieme, in raggruppamento
Cosa succederebbe con un PF? Le ditte devono raggrupparsi o consorziarsi e, per farlo devono poter convivere tra di loro e non possono comparire in più di un raggruppamento. Questo vuol dire che, nel caso sopra, si formeranno tre raggruppamenti, perché non esiste una quarta ditta in grado di concorrere per la progettazione (non esiste P4). Questo vuol dire che si riduce la concorrenza in tutti i settori diversi dalla progettazione, dove avrebbero potuto partecipare un numero di concorrenti superiore a 3, il che è già presumibilmente un primo danno.

Diciamo che il consorzio C1 = F1+ P1+ R2 + G2, che C2 =  F2 + P2 + R1 + G3 e che C3 = F4 + P3 + R4 + G4.

No, tu no! Ma perché? Perché No!
Notate qualcosa?  Probabilmente R5 non partecipa al alcun raggruppamento perché non è un partner conveniente, ma F3, R3 e G1 non partecipano per altri motivi, magari perché in lite giudiziaria con qualcuno degli altri potenziali soci oppure perchè a loro sconosciuti. Ovviamente nessuna spesa può magicamente sparire, visto che le attività da svolgere rimangono complessivamente le stesse.

Già in fase di offerta il committente pubblico non sta necessariamente perdendo solo le code delle offerte tradizionali (R5), il che non sarebbe un grosso problema visto che hanno un basso rapporto qualità/prezzo, ma anche altre aziende, e non nell’interesse del committente (su tutte G1).

Inoltre nei settori dove la gara è normalmente a 4 (F e G) o a 5 (R) il fatto di partecipare ad una più semplice gara a 3 ha fatto lievitare i costi delle offerte con ulteriore danno per il committente.

Ipotizziamo che vinca C1: in fase di aggiudicazione le cose peggiorano, perché nel raggruppamento C1 per costituzione dello stesso vengono imposte al committente le scelte sub ottime nel settore R e nel settore G, non comparendo nel raggruppamento i migliori nel rispettivo settore R1 e G1. Anche se il committente avrebbe convenienza a vedersi formare un consorzio dato da tutti i vincitori delle ipotetiche graduatorie di settore, non è detto che questi abbiano interesse a consorziarsi in quel modo, quindi non sempre questo succederà.

Si fà così!
E le cose peggiorano ancora quando C1 arriva chiedere un adeguamento dei pedaggi dell’autostrada a fronte di un mix di problemi diversi: il progetto è stato modificato perché i rilievi geologici davano indicazioni rivelatesi inattendibili (il che incide sui costi di progetto), è stato richiesto un numero di piazzole d’emergenza del 20% superiore a quello previsto (costi di realizzazione), i tassi di interessa sono variati (costi di finanziamento),  e sono aumentati anche quelli dell’elettricità e telefonici (costi di gestione).

Dov’è l’interlocutore contemporaneamente competente su tutto ciò dal lato del committente? Ovviamente non esiste. E, forte di tanta (scarsa) competenza, cosa farà il committente quando il concessionario minaccerà di interrompere il servizio se l’adeguamento non sarà riconosciuto? Probabilmente calerà le brache

Gestire un interlocutore che raggruppa e mescola compiti e competenze diversi è più complesso che gestire più interlocutori di settore: il rapporto di forza è sbilanciato dalla parte del concessionario.

Quanto alle possibili obiezioni che però nella realtà nel modello tradizionale per motivi particolari (errori, pressioni politiche, tangenti) i vincitori delle gare avrebbero potuto non essere sempre quelli più convenienti, ribatto che, proprio per la maggior complessità del PF è anche più semplice che proprio in questo caso ad aggiudicarsi la concessione non sia il C1 di turno, ma magari C2.
 
E a chi dice che bisogna ricorrere al PF perché spesso il pubblico non ha le competenze per gestire i singoli processi, rispondo che allora non è in grado di gestirli a maggior ragione quando sono annegati nella somma dei singoli processi, come avviene nel PF, e che anzi l'assenza di competenza in un solo settore rischia di compromettere l'intera filiera.

Il tutto senza voler entrare nei dettagli: sino ad una settimana fa qualsiasi credito erogato ad un ente pubblico era considerato più facilmente esigibile di quello erogato ad un privato (questa condizione è probabilmente vera comunque anche oggi). Quindi i finanziamenti erogati all'interno di un PF ragionevolmente avvenivano ad interessi superiori a quelli diretti ad un ente pubblico, perchè erogati a P,R,G (ditte private e quindi debitori meno affidabili) perchè possano far funzionare il PF.

Ma allora perchè agli amministratori pubblici italiani i PF sembrano piacere tanto?

Secondo me per due fondamentali motivi:

Grazie. Prego.
da un lato mascherano l'indebitamento, sostituendo alla voce finanziamento (che scrive a bilancio un debito) un canone / tariffa maggiorato cui si è vincolati nel tempo sino al raggiungimento di un importo importo pari o superiore,

dall'altro, temo con molto fondamento che con la loro intrinseca opacità permettano di trarne profitti secondari normalmente non leciti in maniera relativamente semplice, duratura nel tempo ed in quantità più cospicua...

Ciao

Paolo

1 commento:

MS ha detto...

Ottimo post... dalla premessa pensavo fosse piu' lungo!