Caro Pierluigi ti scrivo

Caro Pierluigi,

capisco che guidare un partito nato dall'unione di due partiti diversi e che non si sono mai fusi possa essere molto difficile,

capisco che fare l'opposizione quando il capo del governo possiede ufficalmente od ufficiosamente l'80% dei media più incisivi possa essere frustrante,

capisco che provare a confrontarsi con un sistema ideologico liberista che gode di un battage straripante possa sembrare politicamente inopportuno,

capisco che sembrare meno incisivo di un comico che ti imita possa essere frustrante e non voglia necessariamente dire che le tue idee siano inadeguate,

capisco che per anni le tue dichiarazioni siano state mistificate e silenziate (con l'unica eccezione degli appelli alle dimissioni del capo di governo e dei motti più sanguignamente emiliani),

capisco che dover gestire l'eredità di un ex leader come Weltroni (purtroppo ancora in circolazione), abituato a dichiarare tutto ma anche il suo contrario, possa essere imbarazzante,

capisco che ritrovarsi in questo momento a dover gestire un partito in cui dovrebbero convivere Farina ed Ichino sia un compito da far tremare i polsi,

capisco che quasi vent'anni di subalternità non si cancellano in un giorno,

capisco tutto.

Quello che non capisco è perchè in questo momento, mentre il Paese ha bisogno di un riferimento solido, mentre SB è al minimo della popolarità e della possibilità di influenzare le vita politica del Paese, mentre è evidente il fallimento e l'inconsistenza delle proposte politiche che hanno monopolizzato gli ultimi vent'anni, mentre si verificano contemporaneamente tutte queste cose, il segretario del primo partito italiano, leader dell'opposizione che ha dato un tangibile segnale di affidabilità contribuendo a insediare il nuovo governo (di unità nazionale? si, di unità nazionale), non si fa energicamente sentire mentre propone le sue ricette per politiche alternative.

Perchè abbiamo qualche ricetta alternativa, vero? Oh, ho chiesto: vero?

Cordiali saluti

Tuo PaoloVE
 Whose side are you on

5 commenti:

x ha detto...

Caro PaoloVE,
sei tanto dotato e volenteroso....pero' però.... la fretta, mannaggia!

Allora, cominciamo col non confondere il mungere con il tettare come si dice qui dalle mie parti!

Se mi accosti Farina ad Ichino in quanto effettivamente membri dello stesso PD, fai venire un infarto!

Farina che io sappia è quel beeeep che di nome fa Renato ed è un degno parlamentare dell'indegno P2ELLE!

okkey ci siamo capiti, un lapsus scappa anche nelle migliori famiglie..... è ovvio che parliamo di Stefano Fassina, il responsabile economico del PD (ebbene si, ne hanno uno, come ho piu' volte sottolineato), spessissimo ospite a Omnibus e interprete di una certa ben definita visione di welfare e di difesa dei diritti dei lavoratori che, appunto, confligge(rebbe) con quella del Sen. Pietro Ichino.

Per quanto riguarda Culatello di Piacenza.... speriamo che almeno i buoni sondaggi in crescita sulle intenzioni di voto (ieri sera da Chicco Mitraglia un quasi 29%, aspetto stasera il pelato di Ipsos) gli mettano un po' di benzina nel motore!
:-)

ps: bella l'idea del post sotto forma di epistola!
ciao

Michele R. ha detto...

Buondi,
Anch'io avevo letto nel post di Farina e mi chiedevo se parlavi di Renato Farina alias Betulla, o di un omonimo...
A parte questo condivido il senso generale del post, però caro Paolo mi sorprendi perché la tua lettera a Bersani mi fa capire che in fondo questa è una piccola apertura di credito nei confronti del PD da lui rappresentato e questo cozza con il dichiarato non-voto alle ultime elezioni politiche.

PaoloVE ha detto...

@ Francesca:

e domani c'è l'ultima letterina, più breve e concisa... o forse ne aggiungerò ancora una, non so bene ancora.

@ MR:

io mi considero di sinistra, pertanto, se desidero un certo tipo di progresso per il mio mondo, devo guardare necessariamente al principale partito cui vanno i voti di sinistra, ed auspicare che faccia una polticia che assomigli a quella che vorrei.

Quando alle ultime politiche non ho votato per il PD questo è successo perchè era evidente che la sua politica non sarebbe andata in quella direzione, anzi. Tre anni fa nel PD a Farina veniva messo il bavaglio. Ed anche a Civati.

Ciononostante, a posteriori, devo riconoscere che è stato un mio errore: ammetto che mai mi sarei aspettato nemmeno da un capo del governo scadente un atteggiamento così distruttivo, autolesionista ed irresponsabile nell'affrontare le contingenze che si stanno avvicendando da ormai più di due anni. E davavnti a questo più o meno ogni cosa è meglio. Persino Weltroni alleato a Mastella, Fini e Casini.

Ciao

Paolo

x ha detto...

E dàlli con questo Farina!

Epperò esiste!

Si, Gianni Farina, deputato del Pd eletto in Europa e residente in Svizzera e che pero' sembrerebbe piu' che altro interessato a contrastare "la decisione del Consiglio di Stato del Canton Obvaldo di abolire l’italiano come opzione specifica dalla Kantonsschule Obwalden di Sarnen"

Dimmi che non parli di lui, PaoloVE!

ciao

ps: aspetto con trepidazione e curiosità la prox letterina.....mumble mumble....a chi mai??

PaoloVE ha detto...

chiedo molto umilmente scusa: ho ripetutamente scritto Farina invece che Fassina e, nella fretta, non mi ero nemmeno reso conto che me lo stavate segnalando...

http://www.ciwati.it/2011/11/24/il-metodo-buffo/

Ciao

Paolo