E' tornato!

Buongiorno,


oggi accompagno il post di Tommaso con questo mio micro post.

Signore e Signori!

Reduce da mille risse e da un troppo breve periodo di relativo silenzio, è tornato a buttarla in caciara sul ring della politica italiana il Gigante dell'arroganza, il Colosso della tracotanza, il Titano della maleducazione, l'Atlante della supponenza, il premio Nobel della presunzione,




il ministro

Reeenato Brunettaaaaa!!!!
C'é una Italia peggiore?

Mi complimento per l'ottima scelta di tempo con la quale il ministro cerca, sbandierando una colossale ed insultante fesseria, di coprire con la sua brutta faccia e la sua pessima indole rissosa la realtà di un governo incapace.

Mi auguro per il bene del paese che a breve possa dover assaggiare la ricetta che propone agli altri ed andare di prima mattina a scaricare cassette ai mercati generali. Il che non è poi così improbabile, se, dopo aver insultato e vessato per mesi i dipendenti della PA, adesso comincia a riservare lo stesso trattamento ai precari. Probabilmente quella dello scaricatore è una professione cui è più adatto. Niente di personale, ma per fare il ministro serve altro. E di Brunetta non sentivo proprio la mancanza.

Ciao

Paolo


Il nobel mancato

6 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

il comportamento di Brunetta è la sublimazione del compiaciuto "cinismo da poltrona comoda" di cui ho già scritto in altre sedi.

Persone che poca fatica han fatto per arrivare dove sono, comodamente sprofondati nelle loro poltrone costose, si compiacciono delle loro uscite ciniche su questa o quella categoria che si trova di fatto in una situazione più difficile.

Il nostro vecchio amico Cruciani e il suo collega Forbice sono maestri in quest'arte, Belpietro è sceso in lizza con un suo articolo qualche giorno fa.

Talvolta il concetto espresso ha anche un senso, ma è la goduria malcelata con cui questi alfieri della meritocrazia per gli altri che stona.

Per Brunetta, comunque, le monetine sono dietro l'angolo.

Saluti

T.

Michele R. ha detto...

Buongiorno,

sentire queste fesserie del mercato ortofrutticolo alle 5 del mattino, con il sig. Giuseppe Cruciani sghignazzante fa ridere. Avrei voluto vederci lui o messer Brunetta al mattino a scaricare la frutta. Già li immagino incavolati neri come la Russo Spena, con una o più inutili lauree in tasca conquistate dopo tanta fatica, a faticare e magari per 3 euro l'ora e senza neppure uno straccio di regolare contratto. Sicuramente ci sono tanti snob che non si adeguano ai lavori più umili ma non c' è solo questo. Forse è bene che quando certa gente da fiato alla bocca ci rifletta bene sul perché molti lavori vengono rifiutati.

Il problema di quelli come Brunetta è che spesso parlano e straparlano senza che ci sia mai nessuno a dirgli "ma ti rendi conto delle ca**ate che stai dicendo? Se tu fossi un ministro serio ti alzeresti alle 5 del mattino e andresti a verificare in un mercato qualsiasi chi ci lavora e come ci lavora, solo dopo potresti fare la morale".

Ho scelto di fermarmi al diploma di scuola professionale, ho intrapreso un lavoro da operaio. Non è il massimo della vita, ma sono orgoglioso di essere un operaio. Penso che in una società seria ci sia bisogno di moltissime professioni: Lo spazzino, il panettiere, il ciabattino, il verduraio... ciascun mestiere ha la sua dignità e la sua utilità in una società complessa come la nostra. C'è bisogno di tutti. Anche di chi fa i lavori più umili che proprio perché sono così devono anche essere ben ritribuiti. E invece in questo paese quando vedi che ti passano avanti le veline perché sculettano un pò in televisione, i calciatori che guadagnano fior di milioni e "non sanno mettere 2 parole in croce", uno si domanda ma cosa producono questi per la società?

E allora la rabbia non può che esplodere.

PaoloVE ha detto...

@ michele:

il successo economico di categorie professionali "inutili" è in una certa misura inevitabile. Se ingaggiare Cristiano Ronaldo triplica abbonamenti e diritti televisivi C.R. pretenderà ed otterrà cifre astronomiche. Posso trovare ingiusta la cosa quando faccio confronti con altre professioni socialmente più utili, ma non credo sia possibile che si verifichi altro.

Il punto è che per decenni lo stato italiano è vissuto di luoghi comuni trasversalmente accettati (la fine del lavoro, l'economia dei servizi e delle bollette, la piccola impresa, ...) che hanno fatto dei danni enormi.

Situazione aggravata dal fatto che ci è arrivato da una posizione che sostanzialmente negava il fatto che quella tecnico scientifica fosse vera cultura.

In sintesi l'uomo di successo nella testa di molti è il consulente elegante, venditore di fuffa, con cultura umanistica, occhialini dalla montatura rossa e stretta, e mani che non abbiano mai afferrato un cacciavite.

Ma in uno stato serve un po' di tutto, perchè quando arriva l'ora di cena, nel piatto nessuno si accontanta di una presentazione in PowerPoint di come si cucina un pollo arrosto, nè, quando gli scarichi si intasano, nessuno si accontenta di una App che ti spieghi come dimensionare l'impianto.

Ad uno stato, per avere una economia solida, in assenza di una risorsa/tesoro come potrebbe essere il petrolio per gli arabi o il segreto bancario Sammarinese, serve un mix di professioni.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

Quoto Paolo:

la bufala dell'economia dei servizi.

Il culto delle microimprese (quelle della pubblicità di CNA, che si bullano del loro coraggio e poi vogliono aiuti).

Ma soprattutto il venditore di fuffa con gli occhiali dalla montatura rossa.

Applausi scroscianti.

Ciao T.

PS: Contesto il fatto che siano laureati in materie umanistiche, spesso sono ingegneri che hanno scelto il lato oscuro.

E a volte la montatura degli occhiali è bianca, l'importante è che si noti e ti dia quel ché di metrosessuale che fa tanto figo.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

"spesso sono ingegneri che hanno scelto il lato oscuro"

Rotflissimo!

Che la forza sia con voi

Paolo

PaoloVE ha detto...

"occhialini dalla montatura rossa e stretta"

A voler ben vedere anche colore e foggia dell'acconciatura edel sistema calzino - scarpa sono importanti. Ma l'occhialino vistoso è la nota fondamentale...

Ciao

Paolo