A grande richiesta: Calciopoli 2, la vergogna!

Buongiorno,

da buon pennivendolo anche oggi provo a raccogliere l'invito di Francesco Caroselli a parlare un po' del ritorno di fiamma su Calciopoli che si è verificato qualche giorno fa (oggi argomenti alti!) e a rispondere al post di Francesco.

Scudetto 2006 sul campo

Visto l'argomento tra le premesse è d'obbligo specificare che sono un tiepidissimo Juventino, che apprezzavo le capacità tecniche di Moggi ma non i suoi comportamenti arroganti e smargiassi (e che quindi non lo rimpiango), che nutro sentimenti ambivalenti riguardo alla sentenza che condannò la Juventus a perdere 2 scudetti, ad essere retrocessa in B e penalizzata di una caterva di punti (originariamente 30, secondo me nella speranza di condannarla ad una ulteriore umiliante retrocessione finalmente "sul campo"), senza trascurare che alla sentenza sportiva si aggiungeva di fatto una pena ben peggiore per una squadra come la Juve, che aveva sempre fatto della dimensione aziendale e della programmazione il principale elemento di forza: un cospicuo monte investimenti venne vanificato, costringendo a svendere un pacchetto di campioni di primaria importanza ed enorme valore (cosa di cui beneficiò massimamente l'Inter) e dissestando le casse sociali (condizione che la squadra non aveva mai dovuto gestire precedentemente, dalla quale tuttora non si è ripresa e che rischia oggi di compromettere persino l'investimento effettuato nel nuovo stadio di proprietà, che sarà difficile riempire senza le coppe europee, il che si traduce in costi di gestione eccedenti il necessario per la prossima stagione).

Aggiungo che, fossi stato un dirigente juventino, mi sarei concentrato nel tentare di recuperare sul campo e nel conto bancario un ruolo di primo piano, piuttosto che cercare di danneggiare l'Inter, visto che comunque il danno subito (stimato dalla Juve in 300 milioni di €, che sarà esagerato, ma altro che scudetto!) non era recuperabile per quella via e visto che quello che adesso viene documentato era in realtà ovvio e già noto a chi avesse voluto vederlo a sempre.

Direi che la sanzione comminata alla Juve è per me meritata ma non giusta. L'ambivalenza sta in questi termini: da un lato credo che quanto sembra essere emerso dal filone primigenio dell'inchiesta su Calciopoli possa in assoluto giustificare la sentenza di colpevolezza ai danni della Juve. Dall'altro lato credo che, per poter considerare giusta una sentenza, questa debba essere proporzionata alle altre, fondata su prove certe e derivata da un processo logico ed equo. E su questo lato Calciopoli fa, secondo me, molta molta acqua.

Perchè in questo processo ci sono state poche prove (sostanzialmente le intercettazioni, se si vogliono considerare prove) e troppi indizi, dei quali troppi solo presunti e spesso illogici come ad esempio la teoria delle ammonizioni mirate, applicata solo alla Juve e anche quando non portava all'esclusione del giocatore nella successiva partita contro la Juve stessa (1) . Con pregiudizio della logica a sostegno dell'accusa.

Chiedeva anche le altre intercettazioni

Perchè in quel processo una consistente mole di prove è stata esclusa dai inquirenti come irrilevante e dichiarata inesistente, benchè espressamente richiesta a loro difesa dagli imputati (in particolare da Bergamo) per poter dimostrare che da parte degli arbitri non vi erano parzialità nei rapporti con le società e per poter contestualizzare correttamente quanto veniva contestato. In palese grave violazione dei diritti della difesa.

Perchè l'accusa puntò moltissimo su una presunta enorme differenza tra i comportamenti di squadre diverse. Che "piaccia o non piaccia" si è dimostrata ben più piccola di quanto si voleva ritenere al momento delle prime sentenze.

Moggi, il telefonista

Perchè in tanti si concentrarono sui precedenti comportamenti discutibili di Moggi per squalificarlo, ma nessuno fece caso al fatto che molti altri dirigenti erano altrettanto squalificati per come avevano gestito la falsificazione dei documenti dei giocatori extracomunitari oppure i bilanci societari. Problemi che non afflissero i dirigenti della Juve ma altri, la cui reputazione non fu altrettanto messa in discussione.

Perchè un po' tutte le squadre cercavano di garantirsi buoni rapporti e vantaggi parlando con arbitri e designatori. E un po' tutte le grandi apparentemente godevano di privilegi accordati dagli arbitri ed erano in realtà solo le piccole a restare tagliate fuori dall'anomala benevolenza dei vertici arbitrali. (2)

Perchè la sentenza contro la Juve non ha alcuna proporzionalità (specialmente nel primo grado di giudizio) con quella che colpì, all'interno di Calciopoli, le altre squadre, nè ancor meno, con quelle relative a situazioni altrettanto lesive della lealtà sportiva e meglio provate come quelle appena citate delle falsificazioni dei documenti e dei bilanci di pochi anni precedenti, risoltesi con la classica pacca sulle spalle (con l'eccezione illogica del povero Chievo che pagò caro per colpe non sue avendo sotto contratto un giocatore che non sapeva avesse falsificato i propri dati anagrafici, senza che questo influisse sul suo essere tesserato come extracomunitario ma solo sull'età, peraltro).

Malgrado tutto ciò sono poco interessato a quanto potrà succedere seguendo i nuovi sviluppi: non sarà certo colpendo l'Inter, peraltro prescritta e non intenzionata a rinunciare a tale protezione, che potrà essere ripristinata una situazione più equa, e l'eventuale revoca dello scudetto 2006 all'Inter (concordo che non ha senso parlare di restituzione alla Juve) ripristinerebbe solo molto parzialmente un principio che nel mondo del calcio ha poco valore.

Meglio che gli Agnelli pensino piuttosto a come riempire il nuovo stadio, visto che la Juve non è riuscita a portarci le coppe europee, ma i costi di gestione restano e non aiutano certo a ripristinare una situazione di stabilità economica che, prima del 2006, era unica nel mondo del calcio italiano.

Ciao

Paolo

e il resto della partita?

(1) è il caso (non unico) dell'ammonizione di Pinzi, che risulterà ammonito o espulso in oltre la metà delle partite disputate in campionato (ma della stessa partita verrà contestata anche la "stranissima" espulsione di Jankulowsky reo "solo" di una scazzottata con l'allenatore avversario): la statistica mi fa scommettere che in quel campionato delle espulsioni di Pinzi abbiano beneficiato quanto o più della Juve le altre grandi, senza che ciò sia stato considerato indizio a loro carico. Giustamente perchè non lo era. Ma, ovviamente, non avrebbe dovuto esserlo nemmeno per la Juve.

(2) solo alcune grandi avevano l'abitudine di lamentarsi: la Juve masticò amaro in silenzio la decisione palesemente irregolare di disputare la partita della fatal Perugia (qualcuno se la ricorda?), altri si lamentarono per aver perso partite in cui non avevano saputo sfruttare un numero di errori arbitrali a proprio favore superiore a quello che avevano saputo sfruttare gli avversari (in di Inter Juve 97 - 98 tutti ricordano il mancato rigore di Iuliano su Ronaldo, nessuno le più numerose occasioni altrettanto pesanti regalate all'Inter).