Buongiorno,
torno sullo strumento del Project Financing, lo strumento tanto osannato dai politici italiani per realizzare le opere pubbliche.
Ocio! Post lungo! noioso! Sicuri di non volete leggere altro? Bhé, io vi ho avvertiti! Peggio per voi!
Autostrada? facciamola in Project Financing |
In un modello tradizionale la graduatoria per il Finanziamento risulterà F1, F2, F3, F4, quella per la Progettazione sarà P1, P2, P3, quella per la Realizzazione R1, R2, R3, R4, R5, quella per la Gestione G1, G2, G3, G4 e le ditte che svolgerebbero il compito sarebbero le prime di ogni graduatoria, quindi: F1, P1, R1, G1, con la qualità ed i costi relativi alla propria offerta.
Il committente regolerebbe il settore F con suoi uffici competenti in materia economica (controllo di gestione o direzione amministrativa), P e R con quelli competenti in Progettazione (Ufficio tecnico), … insomma sarebbe un rapporto equilibrato tra interlocutori parimenti competenti.
Il committente regolerebbe il settore F con suoi uffici competenti in materia economica (controllo di gestione o direzione amministrativa), P e R con quelli competenti in Progettazione (Ufficio tecnico), … insomma sarebbe un rapporto equilibrato tra interlocutori parimenti competenti.
Tutti insieme, in raggruppamento |
Diciamo che il consorzio C1 = F1+ P1+ R2 + G2, che C2 = F2 + P2 + R1 + G3 e che C3 = F4 + P3 + R4 + G4.
No, tu no! Ma perché? Perché No! |
Già in fase di offerta il committente pubblico non sta necessariamente perdendo solo le code delle offerte tradizionali (R5), il che non sarebbe un grosso problema visto che hanno un basso rapporto qualità/prezzo, ma anche altre aziende, e non nell’interesse del committente (su tutte G1).
Inoltre nei settori dove la gara è normalmente a 4 (F e G) o a 5 (R) il fatto di partecipare ad una più semplice gara a 3 ha fatto lievitare i costi delle offerte con ulteriore danno per il committente.
Inoltre nei settori dove la gara è normalmente a 4 (F e G) o a 5 (R) il fatto di partecipare ad una più semplice gara a 3 ha fatto lievitare i costi delle offerte con ulteriore danno per il committente.
Ipotizziamo che vinca C1: in fase di aggiudicazione le cose peggiorano, perché nel raggruppamento C1 per costituzione dello stesso vengono imposte al committente le scelte sub ottime nel settore R e nel settore G, non comparendo nel raggruppamento i migliori nel rispettivo settore R1 e G1. Anche se il committente avrebbe convenienza a vedersi formare un consorzio dato da tutti i vincitori delle ipotetiche graduatorie di settore, non è detto che questi abbiano interesse a consorziarsi in quel modo, quindi non sempre questo succederà.
Si fà così! |
Dov’è l’interlocutore contemporaneamente competente su tutto ciò dal lato del committente? Ovviamente non esiste. E, forte di tanta (scarsa) competenza, cosa farà il committente quando il concessionario minaccerà di interrompere il servizio se l’adeguamento non sarà riconosciuto? Probabilmente calerà le brache.
Gestire un interlocutore che raggruppa e mescola compiti e competenze diversi è più complesso che gestire più interlocutori di settore: il rapporto di forza è sbilanciato dalla parte del concessionario.
Quanto alle possibili obiezioni che però nella realtà nel modello tradizionale per motivi particolari (errori, pressioni politiche, tangenti) i vincitori delle gare avrebbero potuto non essere sempre quelli più convenienti, ribatto che, proprio per la maggior complessità del PF è anche più semplice che proprio in questo caso ad aggiudicarsi la concessione non sia il C1 di turno, ma magari C2.
E a chi dice che bisogna ricorrere al PF perché spesso il pubblico non ha le competenze per gestire i singoli processi, rispondo che allora non è in grado di gestirli a maggior ragione quando sono annegati nella somma dei singoli processi, come avviene nel PF, e che anzi l'assenza di competenza in un solo settore rischia di compromettere l'intera filiera.
Il tutto senza voler entrare nei dettagli: sino ad una settimana fa qualsiasi credito erogato ad un ente pubblico era considerato più facilmente esigibile di quello erogato ad un privato (questa condizione è probabilmente vera comunque anche oggi). Quindi i finanziamenti erogati all'interno di un PF ragionevolmente avvenivano ad interessi superiori a quelli diretti ad un ente pubblico, perchè erogati a P,R,G (ditte private e quindi debitori meno affidabili) perchè possano far funzionare il PF.
Il tutto senza voler entrare nei dettagli: sino ad una settimana fa qualsiasi credito erogato ad un ente pubblico era considerato più facilmente esigibile di quello erogato ad un privato (questa condizione è probabilmente vera comunque anche oggi). Quindi i finanziamenti erogati all'interno di un PF ragionevolmente avvenivano ad interessi superiori a quelli diretti ad un ente pubblico, perchè erogati a P,R,G (ditte private e quindi debitori meno affidabili) perchè possano far funzionare il PF.
Ma allora perchè agli amministratori pubblici italiani i PF sembrano piacere tanto?
Secondo me per due fondamentali motivi:
da un lato mascherano l'indebitamento, sostituendo alla voce finanziamento (che scrive a bilancio un debito) un canone / tariffa maggiorato cui si è vincolati nel tempo sino al raggiungimento di un importo importo pari o superiore,
dall'altro, temo con molto fondamento che con la loro intrinseca opacità permettano di trarne profitti secondari normalmente non leciti in maniera relativamente semplice, duratura nel tempo ed in quantità più cospicua...
Secondo me per due fondamentali motivi:
Grazie. Prego. |
dall'altro, temo con molto fondamento che con la loro intrinseca opacità permettano di trarne profitti secondari normalmente non leciti in maniera relativamente semplice, duratura nel tempo ed in quantità più cospicua...
Ciao
Paolo
1 commento:
Ottimo post... dalla premessa pensavo fosse piu' lungo!
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