Macerie e paletti di frassino

Buongiorno,

Il kit dell'ammazzavampiri
oggi non ho molta ispirazione, in compenso mi sento pervaso da un profondo pessimismo.

Vedo che non sono stato l'unico a dubitare della credibilità dell'ennesima promessa di Silvio Berlusconi, quella delle future dimissioni e che in molti, dopo un iniziale sospiro di sollievo, si stanno chiedendo adesso se effettivamente si sia arrivati alla fine della corsa politica di questo governo e di Silvio Berlusconi.

Apparentemente se lo chiedono anche i mercati che, nel dubbio, sembrano molto impegnati a liberarsi del nostro debito.

Se lo sta chiedendo il mondo politico, accomunato trasversalmente, dopo vent'anni di assoluta e quasi esclusiva centralità della figura del Premier, dalla domanda su cosa saemo in grado di fare domani in caso di suo abbandono.

Come sembra suggerirmi in privato Roberto, è necessario capire quale possa essere il paletto di frassino in grado di uccidere politicamente una volta per tutte il mai morto vampiro Berlusconi.


Mario Monti
Perchè già così stiamo vedendo attorno a noi le macerie del nostro Paese, sia sotto il profilo politico che economico. 

E possiamo solo sperare che non sia troppo tardi, e che la mossa preparatoria del Presidente che nomina Senatore a vita Mario Monti in previsione di un possibile incarico come nuovo Premier di un governo tecnico di salvezza nazionale abbia ancora un senso.

E che l'opposizione non si stia baloccando in ipotesi di alleanze, ma piuttosto stia preparando concretamente delle iniziative per risollevare il futuro della nostra Nazione.

Perchè il dubbio di essere già profondamente dentro al baratro è molto forte, e quindi è purtroppo impropononibile pensare di affrontare in questo momento una crisi al buio attraverso quello che dovrebbe essere normalmente lo strumento principe delle elezioni (cosa che personalmente riterrei preferibile in una condizione non brutalmente emergenziale come la nostra attuale).

Ciao

Paolo

8 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

poco tempo quindi considerazioni sparse.

1) B. non ha alcun interesse per il bene del Paese, per cui prima e dopo le sue dimissioni mi aspetto di tutto, nel suo solito stile. Alla fine convincerà i soliti analfabeti di ritorno che la colpa è dell'Europa e dei comunisti e che lui è una vittima come al solito.

2) Siamo in ritardo di 17 anni, di 3 anni e di 2 mesi. La possibilità che sia troppo tardi in assoluto c'è.

3) Andare a elezioni ora sarebbe un atto di irresponsabilità assoluta. Non c'è più tempo, serve una persona che spazzi via con un po' di serietà, il clima di sfiducia.

Saluti

T.

B ha detto...

Finchè non si sarà dimesso, credo saremo in molti a non credere che lo farà affatto.
La legge di stabilità sarebbe potuta essere votata anche da un governo tecnico, se questa è veramente l'intenzione della maggioranza delle forze politiche.

A sinistra si sta, intanto, svolgendo l'ennesimo balletto intorno all'unica questione seria ed impellente che quello schieramento potrebbe autonomamente affrontare: la questione delle primarie. Che alla fine non si faranno, non mi faccio illusioni a riguardo.

Un piccolo inciso: trovo aberrante continuare a sentire, in queste ore, che si deve rivotare perchè è caduto il governo che era stato eletto (ultimo ieri sera Facci al TG La7). In Italia non si elegge il governo, si eleggono le Camere, che sono tuttora in esercizio perchè le può sciogliere solo il presidente della Repubblica. Quanti milioni di persone non lo sanno? Ecco, non sarebbe male che uno sapesse cosa sta effettivamente facendo quando va a tracciare il segno sulla scheda elettorale. Sarebbe proprio una questione di... igiene.

F®Ømß°£ ha detto...

@B

Se il diritto di voto fosse vincolato a un minimo di conoscenza del sistema democratico (e magari a un minitest di comprensione della lingua italiana e di storia del nostro Paese), forse ci sarebbe meno democrazia, ma ci sarebbero anche meno aberrazioni.

Ciao

T.

B ha detto...

Non è democrazia premiare un idiota con il diritto di voto solo in relazione al fatto che sia riuscito a sopravvivere fino a 18 anni...

Circa la possibilità di vincolare il diritto di voto a qualche minitest, firmo col sangue. Non capisco perchè bisogna avere la patente per guidare, ma non per votare. Votando senza cognizione puoi fare danni immensamente più grandi che guidando malamente.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

la cosa è in realtà più complessa.

La mia idea sulla portata del cambiamento e sul timing (sempre di essere ancora in tempo e di non aver già iniziato la scivolata finale) è che serve, grosso modo:

in un giorno un premier autorevole,

in una settimana un governo autorevole,

in un mese una classe politica credibile,

in un anno un elettorato cosciente e responsabile.

E, come vedi, il primo passo è quello più facile.

E ogni errore / ritardo rischia di riportarci al punto di partenza.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

il premier autorevole potremmo averlo a breve.

Il governo autorevole, forse pure. Anche se sentire parlare di mantenere Frattini agli Esteri stamattina...

La classe politica credibile viene dopo l'elettorato cosciente e responsabile e per questo credo sia troppo tardi.

Quanti sono gli analfabeti di ritorno? Non ricordo il dato, ma tantissimi. Queste persone non sono in grado di leggere un articolo di giornale, ma di fatto determinano il destino del Paese.

Non so se sia colpa solo della scuola, ma di certo l'ignoranza è il problema che ci affosserà.

Ciao

T.

B ha detto...

In merito all'ultimo commento di Tommaso... chi ha visto Idiocracy? http://it.wikipedia.org/wiki/Idiocracy

Michele R. ha detto...

OT x Paolo

Immaginando che alla posta dai un' occhiata ogni tanto...
Ti ho inviato una cosa!

NB: si riallaccia bene con questa strepitosa osservazione di GCS

http://www.santalmassiaschienadritta.it/2011/11/cincinnato-a-palazzo-chigi.html