Tecnici e tecnocrati

Buongiorno,

Koferno ti Teknokrati
oggi solo un paio di piccole precisazioni.

Chi leggesse in questi giorni cosa scrivo nel mio blog potrebbe essere sorpreso ed anche infastidito dal fatto che io esprima la mia apertura di credito al governo Monti, che è un governo di tecnici (se lo vedete dal lato del Corriere della Sera) o di più antipatici tecnocrati (se lo vedete dal lato de il Giornale). 


Si potrebbe addirittura pensare che io sia incoerente, avendo spesso espresso chiaramente, ancora quando l'Antizanzara era ancora aperto, la mia avversità ai governi tecnici e la mia convinzione che questi ultimi possano amministrare (magari benissimo), ma siano dei governanti al più mediocri, perchè, in quanto tecnici, non è loro compito indicare le linee di indirizzo e sviluppo della società.

Il fatto è che continuo a ritenere validi quei ragionamenti in condizioni normali, ma la situazione in cui versiamo non è più una situazione normale: non possiamo far finta che non stia succedendo niente, mentre ogni giorno siamo costretti a tagliare servizi che davamo per diritti acquisiti e tutto sommato di base ed in prospettiva dovremo affrontare sacrifici ben più pesanti, e quando siamo arrivati al punto in cui non si riescono a collocare nemmeno i bund tedeschi, nel clima di fuga dal debito pubblico europeo attuale.

I Generali
Un tempo i generali sostenevano (non sempre a torto) di intervenire con la guerra quando i politici avevano fallito: credo che la situazione sia analoga. 

I politici che abbiamo eletto hanno fallito miseramente, le politiche degli ultimi decenni hanno portato lo Stato al limite del fallimento (e forse già oltre il limite) ed hanno dimostrato di essere incapaci di correggere (e persino di riconoscere) i propri errori, per cui è indispensabile l'intervento d'urgenza di altri. Per fortuna le guerre tra Paesi occidentali non vanno più di moda.

Preferirei un governo politico, ma non in questa situazione di manifesta incapacità della classe politica: adesso non è importante scegliere la meta ed impostare la rotta della barca, ma farla stare a galla e tappare le falle.

Il Jolly Roger
E, in questo senso, è indifferente che opinione io abbia di Monti.

Se sull'unica nave all'orizzonte in grado di aiutarmi a stare a galla sventola come bandiera il Jolly Roger, e l'alternativa sono gli squali, sono pronto a stringere la mano anche a Barbanera e a cercare di vederci qualcosa di buono, indipendentemente dal fatto che a nave ben galleggiante magari invece avrei ingaggiato battaglia sparando a palle incatenate coi cannoni di babordo e lanciando rampini sulla tolda.

Non che Monti sia efferato come Barbanera, corpo di mille balene! E poi, in fondo, anche Hitler amava il suo cane...

Ciao

Paolo

Que viva Tortuga!

5 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

post condivisibile e quasi lapalissiano per chi abbia buon senso.

Ovviamente, visto che c'è gente nel paese che la pensa come Libero o Ferrara, meglio puntualizzare ;-).

Saluti

T.

MS ha detto...

Mi ricordo la tua preferenza per i Governi non tecnici, e mi ricordo di aver espresso sull'Antizanzara parere diverso dal tuo[1].
Ovviamente non e' in discussione la situazione attuale, ma spostiamo il focus verso una condizione discreta (ordinaria?).

Ecco, sara' per la mia poca memoria politica (non mi riferisco solo a questioni nazionali, ma anche a enti/organizzazioni locali) e per la mie esperienza lavorativa, ma gli organi decisionali con competenza tecnica bassa tendono alla deriva. E tocca sempre ai tecnici porre rimedio. Ma il compito di questi ultimi sarebbe piu' semplice e conseguentemente indolore per la comunita' se i correttivi fossero tempestivi.
Ma i capi (non tecnici) preferiscono mantenere il sorriso e sperare nella provvidenza[2], non riuscendo a comprendere la necessita' di un intervento perche' non hanno competenza tecnica.
Il problema potrebbe/dovrebbe essere risolto abbastanza elegantemente da personalita' politiche che scelgono di avvalersi di consulenti tecnici, ma sono convinto (e talvolta riscontro) che non riescono a distinguere la competenza dei tecnici, scambiando quelli bravi con i venditori di fumo.
Pero' voglio dare credito alla creativita' (in senso lato) e constato che gli stessi tecnici non ne hanno. Per cui mi piacerebbe un governo formato dal ~20% di creativita, ~80% di competenza tecnica.
Purtroppo, credo (a mia memoria) che queste quantita' siano invertite, almeno qui in Italia :-(

MS

Note:
[1] -> non lo trovo tra i commenti di quel post, forse sara' altrove
[2] -> in realta', spesso cio' e' causato dal non accorgersi o ampie sottovalutazioni di segnali di warning

PaoloVE ha detto...

@ MS:

condivido l'analisi, anche se, più che di creatività, parlerei di capacità di capire cosa la gente voglia e cosa creda di volere dal servizio pubblico.

Perchè, sostanzialmente, i tecnici tendono ad adeguare alle nuove realtà tecnologiche l'esistente, mentre i politici dovrebbero (molto condizionale) indicare come adeguare l'esistente ad una società che cambia.

Ciao

Paolo

MS ha detto...

Hai ragione, ho forzato il termine creativita' nel senso di definizione strategica (a medio/lungo termine), ma intendo proprio sintetizzare capacita' di comprendere la societa', cosa crede di volere e, se mi fosse concesso una pretesa, desidererei che anticipassero alcune dinamiche (necessita' prossime).
Ma sto andando oltre i sogni...

MS

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

in estrema sintesi, in relazione al commento di MS:

vero che a livello amministrativo locale un "tecnico" spesso è l'ideale.

Fatta salva l'emergenza attuale, più si sale di livello, più sarebbe utile qualcuno con una visione "strategica" di lungo periodo. Un politico vero, con una cultura che sia maggiore della mera cultura amministrativo tecnica.

Ovvio che con la classe politica attuale, gente come Monti è grasso che cola.

Ciao

T.