Buongiorno,
Ho appena sentito delle ragionevolissime parole del neosindaco di Palermo Orlando che si è inserito nella polemica relativa alle indagini sulla presunta trattativa tra la mafia e lo Stato ai tempi degli omicidi di Falcone e Borsellino. Le riporto:
Update preventivo (nel senso che aggiorna un post già pronto ma non ancora pubblicato): Orlando ha usato le stesse parole stamattina intervistato da Alessandro Milan su Radio 24, ribadendole nella forma e nella sostanza (il che conferma le mie perplessità).
Ho l'impressione che a Palermo avrebbe fatto più comodo un sindaco meno oltranzista, e che simili certezze dichiaratamente apodittiche danneggino il fronte antimafia.
Qualcuno magari mi dirà che Orlando sta citando Pasolini: ne sono molto dubbioso e troverei comunque pericoloso confondere l'impegno intellettuale e provocaorio di un artista con quello politico di un sindaco.
Ciao
Paolo
2 commenti:
"non no prove nè indizi ma sono sicuro"
Una volta qualcuno disse: A pensar male si commette peccato, ma spesso ci si azzecca.
Forse è più corretto.
Un po come nella vicenda delle intercettazioni che coinvolgono Napolitano su cui ho polemizzato con NUCS e Marco Campione.
Ciao.
PS non sono riuscito a capire cosa ne pensi.
@ MR:
non ho una idea precisa nemmeno di cosa le legge preveda, anche se, visto che il Presidente della Repubblica dovrebbe avere un ruolo di garanzia super partes e non particolarmente attivo, certe esigenze di segretezza mi paiono minori risoetto a quelle da riconoscere ad un Presidente del Consiglio.
Trattandosi poi di intercettazioni su chiamate ricevute... mi sarebbe piaciuto che il Presidente ne avesse comunque autorizzato l'uso, magari operando per chiarire la corretta interpretazione della normativa e tutelando le prerogative della carica.
In sintesi: usate i nastri, non ho nulla da temere, ma rimane una concessione sino a quando qualcuno avrà chiarito una volta per tutte qual'è il limite.
Ciao
Paolo
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