Buongiorno,
il lento avvicinarsi delle elezioni politiche e l'incertezza dei partiti "tradizionali" sembrerebbe ispirare ad alcuni una certa forma di interesse per le solite iniziative pre elettorali dei soliti noti.
In particolare tra questi in questi giorni il solito Vittorio Sgarbi ha cercato di ritagliarsi un po' di spazio sui media per lanciare il suo Partito della Rivoluzione, in vista di un nuovo tentativo di avventura politica.
E, come dicevo, vuoi per la latitanza dei politici, vuoi perchè in una situazione così liquida non ci si può permettere di buttare via niente, alcuni sembrano persino dimostrare interesse per l'iniziativa.
Personalmente credo che dall'iniziativa di Sgarbi ci si possa aspettare poco, molto poco, praticamente niente, e credo che più di tutto possa giovare ricordare non tanto che di rivoluzionario un personaggio da sempre contiguo al potere può avere gran poco, nè i trascorsi siciliani con gli scontati corollari di polemiche, scioglimenti ed ineleggibilità, bensì quelli appena precedenti che avevano visto Sgarbi impegnarsi per portare acqua al mulino della Polverini con una propria lista in Lazio, giungendo a proporsi come collettore di voti al posto della lista del PdL travolta da uno dei tanti problemi di raccolta firme.
Il commento ai risultati che meglio fotografava la situazione per me rimane questo:
"E per ultimo mi tolgo un sassolino dalla scarpa per tirarlo
metaforicamente sul grugno di una delle persone più odiosamente
tracotanti dell'universo: Vittorio Sgarbi, sulla cui lista Rete Liberal, inneggiata dal nostro Cruciani con tanto di “spada di fuoco” alzata al cielo, avrebbero dovuto confluire, in conseguenza del caos liste, tutti i voti dell'elettorato PDL in Lazio (“Ci
aspettiamo almeno il 12% dei voti e con questa percentuale puoi
ottenere più di tre assessorati, tra cui cultura, turismo e riforme. Io
saro assessore alla cultura”, disse il critico d'arte dieci giorni fa). Ebbene, Rete Liberal ha preso
in tutto il Lazio lo 0,64%, percentuale a cui corrispondono zero seggi.
In particolare, Sgarbi, quale candidato consigliere nella
circoscrizione di Roma, ha ottenuto solo 515 preferenze. Cinquecentoquindici. A buffone." (*)
Come dire, sappiamo cosa potremo aspettarci.
Ciao
Paolo
(*) Nostalgia, eh? :-)
5 commenti:
Perché parlare di un personaggio così?
O B L I O.
Lui e i suoi simili corpulenti e smilzi.
T.
PS mi sento in colpa per non contribuire al blog da un po', ma usare post come questo per stimolarmi è un colpo basso. "Guarda che se non mi aiuti faccio un post su Sgarbi!" :-D
@ Tommaso:
non li uso per stimolarti, amche se per la latitanza te lo meriteresti :-).
E' che quando non sai cosa scrivere cosa fai?
Ti cerchi un bersaglio facile, uno che, pur avendo rilievo mediatico spara un sacco di fregnacce: che sia Sgarbi, Feltri, Sallusti, Belpietro, Ferrara, Cruciani o, in subordine, Facci (questo qualcoasa di intelligente più degli altri la infila) poco importa. E qualche assurdità la trovi.
Penso che lo farò anche per domani: ho visto un articolo di Libero che mescola alcune mie idiosincrasie...
Ciao
Paolo
...e poi, vuoi mettere, ho visto l'opportunità di citare uno dei migliori Authan, volevi che me la facessi sfuggire?
:-)
Ciao
Paolo
Stamane avevo postato un commento andato poi disperso...
Cito dal secondo link:
L’appuntamento con Vittorio Sgarbi è per il 23 al teatro Del Verme di Milano.
Mai nessun posto fu più adeguato di quello per uno così: Già critico d'arte, poi sindaco di Salemi commissariata per mafia quando lui sedeva sulla poltrona di primo cittadino, parlamentare, protagonista di un successone come Ci tocca anche Vittorio Sgarbi - Or vi sbigottirà... Faccia non contento del 515 preferenze, il replay di Giuliano Ferrara con la sua lista Pro-Life.
Insomma lo trovo solo un indegno occupatore di poltrone.
@Paolo
About Facci: Mi è definitivamente cascato la scorsa settimana. Non credo che si riprenderà più da una figura così barbina.
@ MR:
i tuoi commenti finiscono con una certa frequenza nel filtro antispam di blogger, non so perchè.
La cosa seccante è che nelle notifiche via e mail la cosa non viene distinta, per cui spesso me ne accorgo in ritardo...
Ciao
Paolo
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