Buongiorno,
devo ammettere che, se non ci fosse da piangere, davanti al declassamento dell'outlook tedesco operato dall'agenzia Moody's ci sarebbe da ridere.
Ci sarebbe da ridere perché la Germania aveva il rating massimo quando, un anno e mezzo fa, i bund a 10 anni pagavano dei tassi di interesse del 3,2 - 3,5%, mentre adesso pagano solo l'1,3%, il che significa minor spesa per interessi, minor esposizione, minori rischi davanti alla speculazione, insomma maggior solidità, oltre che l'invidia degli altri paesi europei...
C'è da piangere perchè c'è chi invece di chiedere a Moody's di giustificare l'assurdità di una divergenza di vedute di questa portata con il resto del mercato, prende al volo il segnale e agisce, rinforzando la bufera sui debiti pubblici europei.
Ciao
Paolo
3 commenti:
Mah...
a me il continuo attacco all'Euro pare una manovra condotta innanzitutto dagli Stati Uniti. Il comportamento delle agenzie di rating USA non fa che confermare quest'ipotesi.
Detto ciò è avvilente come continuiamo a cincischiare con il "Noi siamo italiani, loro sono spagnoli, quegli altri son tedeschi" senza minimamente essere sfiorati dal dubbio che siamo tutti europei e che bisogna reagire uniti a questa guerra condotta con armi diverse dal consueto.
Saluti
Tommaso
Ciao,
scusa se vado leggermente off topic
Visto che le valutazioni di Moody'S si basano sui conti economici dello stato sotto osservazione, considerato che quelli della Germania appaiono impeccabili e per questo è additata come un modello per tutti. C'è però chi sostiene che quei conti siano truccati:
http://lemieconsiderazioniinutili.blogspot.it/2011/09/debito-pubblico-e-germaniaovveroi.html
Che ne pensi Paolo?
@ MR:
il meccanismo di cui si parla nel blog é utilizzato un po' da tutti gli stati europei e maschera una parte ampia del debito pubblico, anche per la Germania, se ne era parlato ai tempi in cui La Russa promuoveva a questo scopo Esercito Italiano SpA.
Sono cose di pubblico dominio, che credo i mercati in qualche modo valutino, anche se non sono sempre precisamente quantificabili.
Ho il sospetto che se andiamo a vedere quanto incidono sul bilancio dei vari Stati magari possa cambiare qualcosa nella valutazione della loro affidabilità, ma, contrariamente a chi sostiene questa tesi, non credo che una analisi del genere sia in grado di stravolgere una ipotetica graduatoria sulla solvibilità degli Stati.
Chi vuole insillare dubbi sulla Germania credo che avrebbe miglior fortuna andando a vedere i bilanci delle banche tedesche...
Ciao
Paolo
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