Poi si lamenta delle condanne...

Buongiorno,

Oggi mini post dedicato a Tommaso, con i migliori auguri di Buon Natale! :-)

Nella home page del 19 dicembre della versione online di un noto quotidiano a diffusione nazionale vi erano due bellissimi esempi di buon giornalismo che ci tengo a segnalarvi.

Nel primo, qui a fianco, vedete come viene presentata una notizia.

Peccato che, come prevedibile, il titolo dica cose improbabili e nemmeno tanto vagamente diffamatorie nei confronti di una parte politica di cui nell'articolo (e suppongo nella realtà) non vi è traccia alcuna.

Infatti si parla delle denunce, ma non vi è traccia dell'esistenza di alcuna azione nè dichiarazione volte a difendere i sette denunciati nè il loro operato. Men che meno provenienti da una sinistra presentata come contigua a personaggi presunti colpevoli benchè in attesa di giudizio (ah!, il garantismo!). Insomma la sinistra che difende i violenti è quasi sicuramente un'invenzione del giornalista. Magari la chiama libertà d'opinione...


Nel secondo esempio vedete invece come, sotto all'articolo scritto da Claudio De Carli nella rubrica dedicata allo Sport vi sia, nella rubrica dedicata all'economia, un articolo sul Family Banker. Scritto da tale "Informazione Pubblicitaria".

Mmmhh...

A voi valutare come siano tenute ben distinte (area della pagina, grafica, ...) le notizie dalle pubblicità, a tutela della chiarezza nei confronti del lettore.

Qui i riferimenti al primo articolo, ovviamente corredato da decine di commenti di idrofobi anticomunisti viscerali.

Qui invece la conferma che l'equivoco tra informazione e notizie viene mantenuto anche oltre la prima pagina, dove si sviluppano i contenuti.

Non so perchè, ma non mi meraviglia affatto che uno dei rarissimi casi in cui un giornalista italiano è stato condannato al carcere per diffamazione a mezzo stampa riguardi proprio il direttore de il Giornale, che tutto ciò propone, in un giorno qualunque. Mancava solo che uno dei due pezzi fosse stato redatto da un giornalista radiato dall'albo.

Ciao

Paolo

P.S. mi fanno notare che non c'è alcuna possibilità di equivoco tra pubblicità ed informazione. Avete ragione. L'equivoco potrebbe al più essere tra pubblicità e propaganda.

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

Grazie degli auguri :-D

Purtroppo non è solo il Giornale a essere così nella sua versione online.

L'articolo slegato dal titolo e la pubblicità camuffata sono regola.

Ne parlava anche Luca Sofri di recente: http://goo.gl/IunNn

Ciao

T.