Buongiorno,
chiudo la "campagna elettorale" per le primarie del PD con il post annunciato ieri da Tommaso (che ringrazio)
ci sono persone che sin da subito non hanno apprezzato Berlusconi.
A partire dalla sua "discesa in campo", una metafora calcistica così simile al catenaccio contrapposto al gioco a tutto campo che sento ripetere in questi giorni da Matteo Renzi.
Queste persone non apprezzavano Berlusconi anche per degli aspetti umani, come la falsità del suo apparire, studiato per il piccolo schermo.
Per simile motivo non apprezzano l'uomo in camicia bianca che vorrebbe ricordarci l'altro furbo venditore Steve Jobs.
A chi si è reso conto subito* che Berlusconi sarebbe stato nefasto, non piaceva la strategia affinata negli anni per cui si passavano mesi a insolentire gli avversari salvo poi all'improvviso fare la parte della vittima quando essi reagivano, generalmente con toni assolutamente non paragonabili.
Soprattutto, quelli che da subito non hanno apprezzato Berlusconi, non amavano quello che è stato uno dei punti caratterizzanti del berlusconismo: il disprezzo delle regole.
Questo disprezzo, a mio parere, caratterizza allo stesso modo, pur se in contesti differenti, anche il Sindaco di Firenze, che non rispetta il patto di stabilità, fa modificare lo statuto per partecipare alle primarie, pretende che le regole stabilite democraticamente per le primarie vengano modificate in corsa e insomma dimostra lecito pensare che delle regole ce ne si può infischiare, quando non ci fanno comodo.
Le regole sono la base del vivere civile, altrimenti siamo in una giungla. E l'Italia è già piena di persone che si comportano come barbari.
Mi auguro fortissimamente che Renzi perda il ballottaggio, perché credo che da una persona che non sopporta le regole non possa venire nulla di buono, in un Paese che ha bisogno proprio di imparare a rispettarle.
Mi auguro che perda, anche se sono certo che in caso di sconfitta, questa non sarà accettata: dovremo sentire lamentele sulle regole, accuse di brogli e altre amenità che avranno il solo effetto di far perdere al PD quel credito che attualmente ha guadagnato.
Naturalmente so che molti degli elettori di Renzi nutrono anch'essi disprezzo per Berlusconi e per i danni che ha provocato. Non capisco tuttavia come queste persone non si rendano conto che il messaggio sulla "rottamazione"** non allude a un rinnovamento, ma anzi sottolinea evidenti analogie tra il modus operandi del Sindaco di Firenze e il ventennio appena trascorso.
Se questo è il nuovo, siamo messi male.
Ultima nota.
- Ho conoscenze personali e ho sentito alla radio diverse persone ex elettori di cdx che dichiarano di votare Renzi alle primarie del PD per evitare che vinca Bersani. Non avendo intenzione di votare PD, in ogni caso.
- Queste persone per votare firmano una dichiarazione di sostegno al cs che il giorno dopo useranno per... incartare il solito pesce di cui sono ghiotti.
- Che quanto sopra vada benissimo a un potenziale leader della coalizione che dovrebbe rappresentarmi mi pare sconfortante (allarmante).
Saluti
Tommaso
*Adesso naturalmente è pieno di simpatici folgorati sulla via di Topolinia che, dopo anni di sostegno a Lega e PDL ritengono che la loro opinione di apprezzamento nei confronti di Renzi sia: 1) Degna di nota o in qualche modo rispettabile; 2) Non squalificante per Renzi stesso.
**Già di per sé volgare nel linguaggio, come un titolo de Il Giornale
Riprendo la linea e aggiungo la mia nota qui in calce, anticipando quello che avevo intenzione di buttar fuori lunedì, a bocce ferme, perchè contiene alcune valutazioni che non sono solo politiche, ma anche personali su Renzi.
Pur in termini meno netti (ah!, il pigibattista che è in me...) condivido nella sostanza quasi tutto quello che scrive Tommaso. Ed aggiungo il sincero fastidio che ho provato nel sentire da parte del solo Renzi una campagna elettorale basata (anche questo in perfetto stile SB), prima che sui programmi, sul noi e sul loro, nonchè sull'attribuzione unilaterale all'avversario politico di atteggiamenti, comportamenti, epiteti in qualche modo spiacevoli e contrapposti al proprio supporsi migliore: "Bersani è l'usato sicuro, io il nuovo che avanza", "loro sono il catenaccio, io il gioco a tutto campo", "Bersani ha la vocazione minoritaria", "Bersani è il vecchio zio rassicurante, io il figlio coraggioso", ...
Insomma la stessa cosa che SB faceva quando, invece di illustrare la propria politica, dipingeva gli avversari come comunisti, liberticidi, illiberali, ...
Non mi pare di aver trovato nelle dichiarazioni di Bersani attribuzioni simmetriche altrettanto caricate.
Che so: il liberista che avanza, il poppante toscano, il piacione arrembante, quello che sulle regole "cchiagne e fotte", l'adoratore pentito di Marchionne, il sindaco dal bilancio allegro, il democristiano sotto copertura, il candidato che piace alla destra, l'ospite di Berlusconi,...
Come vedete sarebbe stato molto facile etichettare ad effetto l'avversario esattamente quanto ha fatto Renzi se non di più, ma il segretario del PD ha preferito correttamente restare sul piano dell'esposizione del proprio programma e della critica a quello dell'avversario, senza abbassarsi a tirare nemmeno tanto velatamente fango agli altri.
Spero vinca Bersani: almeno potrrò festeggiare la sconfitta di un modo di fare politica che ha marcato l'ultimo ventennio a destra e a sinistra e che personalmente aborro.
Ciao
Paolo
P.S. sul sito di Uriel trovate un'altra piccola investitura, se vi interessasse.
P.S. sul sito di Uriel trovate un'altra piccola investitura, se vi interessasse.
9 commenti:
@ Tommaso e Paolo
Tutto sommato anch'io, pur con molti dubbi, spero che vinca Bersani. Anche se noto che Paolo, insistendo sul fatto che Ranzi non ha mai parlato di programmi, dimostra di non aver ascoltato l'intervista a Renzi di Giannini. Io sono della generazione di Bersani anzi con qualche annetto in più. Ma non sopporto più gli inciuci che hanno sempre contraddistinto la sinistra. Bersani mi sembra troppo timido per essere l'artefice di una vera svolta. A me piaceva l'antipaticissimo D'Alema, che però ha toppato miseramente (bicamerale fallita, mancata legge sul conflitto di interessi, riforme del mercato del lavoro che hanno provocato miloni di precari, ecc).
Se elimina qualche evidente fardello berlusconiano, Renzi potrebbe essere il nuovo. Vedremo che succederà.
@ mariolino:
attenzione! Non dico che Renzi non ha mai parlato del suo programma (che ha ed è anche meno vago e più dettagliato di quello di Bersani, anche se a mio modo di vedere meno realizzabile), ma che nella sua campagna elettorale il peso del programma (con l'eccezione della rottamazione) è stato relativo. Come dire 45% rottamazione, 45% polemiche sulle regole imposteci dai cattivissimi trinariciuti dell'apparato malvagio cui non ammetterà mai di appartenere e 10% altro.
Insomma, il programma c'è, ma preferisce parlar d'altro, possibilmente di negativo in casa di Bersani.
Io preferirei avesse parlato del programma.
Ciao
Paolo
E' solo tifo da stadio.
Se Renzi è un piccolo Berlusconi a sinistra, non è che Bersani sia tanto meglio. Come al solito siam ridotti a scegliere tra il meno peggio. Divertitevi pure, questo gioco non fa per me.
@ MR:
no, non è tifo da stadio.
dopo aver scelto di non votare ed essermi beccato invano un nuovo incapacissimo governo Berlusconi ho deciso che invece di rischiare di passare qualche anno a maledirmi cercherò di scegliere il meno peggio del meno peggio. E ne scrivo in questi post parte dei motivi.
Ciao
Paolo
@ mariolino:
in realtà delle proporzioni più realistiche sarebbero:
30%rottamazione, 30% polemiche sulle regole, 30% definizioni negative di Bersani e 10% resto del programma...
Ciao
Paolo
PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA: LA QUESTIONE DELLE REGOLE 1/2
A Paolo che non si appassiona alle regole delle Primarie, chiedo spazio per fare ancora alcune riflessioni.
Sulle questioni di principio non è giusto mettere la testa sotto la sabbia.
Anche se privo di studi sociologici, proverò a esporre alcuni concetti preliminari. Eventuali inesattezze mi saranno perdonate per dover giocoforza sintetizzare.
Regola. Una definizione trovata in rete è la seguente: qualsiasi norma che un gruppo sociale si dà per assicurare la sopravvivenza del gruppo e per perseguire i fini che lo stesso ritiene preminenti.
La mia libertà finisce dove inizia la tua è una verità antica. Ogni regola, che dovrebbe essere scritta in maniera facilmente comprensibile, deve essere atta a proteggere l’individuo e preservare il bene comune.
Rispondono a questi requisiti alcune regole “universali”, come “non uccidere” scritte (per chi ci crede) sulle tavole della legge, gli articoli del codice civile e penale e, più in particolare, i regolamenti condominiali, i requisiti per l’ammissione ad un corso universitario, ma anche…..…i regolamenti per elezioni e ballottaggi.
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Nelle elezioni ove sono previsti ballottaggi non ci sono state mai limitazioni al secondo turno. Chi non ha votato al primo, vota al secondo se così gli va. La logica è quella di permettere la maggior partecipazione possibile dei cittadini onde garantire al vincitore la più forte legittimazione democratica.
Nelle elezioni americane è diverso, ma l’America è lontana.
Copio-incollo alcuni stralci del Regolamento delle Primarie del Centrosinistra evidenziando in grassetto i punti che mi interessa analizzare.
1) REGOLAMENTO
Per esercitare il diritto di voto il/la cittadino/a deve sottoscrivere il pubblico Appello di sostegno alla Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” e quindi iscriversi all’Albo delle elettrici e degli elettori, a partire dal 4 al 25 novembre 2012 nelle sedi stabilite dal Coordinamento provinciale, versando a copertura delle spese organizzative un contributo di almeno due euro.
Secondo turno. Sono ammessi al voto gli elettori in possesso del Certificato di voto rilasciato per il primo turno completo del cedolino relativo alla giornata del 2 dicembre 2012. Possono altresì partecipare al voto coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre e che, in due giorni compresi tra il 27/11 e il 01/12, stabiliti con delibera dal Coordinamento nazionale, sottoscrivano l’Appello pubblico in sostegno della Coalizione di centro sinistra Italia Bene Comune e quindi si iscrivano all’Albo degli elettori.
2) PRINCIPI REGOLAMENTARI
Il Collegio dei Garanti disciplinerà le modalità di iscrizione all’Albo da parte di coloro che si sono trovati nell’impossibilità di registrarsi nel periodo dal 4 al 25 novembre.
PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA: LA QUESTIONE DELLE REGOLE 2/2
Dopo le primarie, il Collegio dei Garanti ha emanato due delibere:
Spetta al Coordinamento provinciale valutare la consistenza o meno delle cause, indipendenti dalla volontà dell'elettore, che ne hanno impedito l' iscrizione all'Albo degli elettori entro il 25 novembre, ovvero la preiscrizione on-line. Il Coordinamento provinciale, con voto unanime, decide se ammettere o meno. (delibera n. 25 del 26 novembre).
Tutte le richieste di nuova registrazione, ai sensi del art. 14 comma 4 del Regolamento nazionale in qualunque modo pervenute ai coordinamenti provinciali devono avere una consistenza ed una specificità personale delle motivazioni. Le motivazioni dell'impossibilità personale di registrarsi devono essere coerenti e credibili rispetto alla facoltà che era data di potersi registrare fisicamente oppure online nei 22 giorni compresi dal 4 novembre al 25 novembre. Motivazioni di carattere generico e aleatorio, non vanno prese in considerazione perché non rispettano il carattere derogatorio ed eccezionale della suddetta norma”. (Delibera n. 26 del 29 novembre).
Con buona pace di Bersani, Renzi ha ragione. Il Regolamento sanciva la possibilità di dichiarare di essersi trovati, per cause indipendenti dalla propria volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre. Nessuno poteva quindi prevedere che il Collegio dei Garanti sarebbe stato così fiscale da richiedere il libretto delle giustificazioni firmato dai genitori. Questa forzatura è stata introdotta per escludere dal voto eventuali sostenitori di Renzi, così come la clausola dell’obbligo dell'unanimità (basta un membro contrario e la richiesta è respinta). Nonostante il logo Italia Bene Comune, dopo il primo turno le regole del ballottaggio sono state congegnate per favorire una sola parte. La regola principe di favorire la maggior partecipazione possibile dei cittadini onde garantire al vincitore la più forte legittimazione democratica è stata completamente disattesa.
Siamo così sicuri che i nuovi iscritti sarebbero stati tutti renziani? Io ad esempio avrei votato Bersani. E come me ce ne sarebbero stati chissà quanti altri. Tutti quelli che, memori degli altri ballottaggi del passato e allergici a inutili regolamenti, avevano deciso di saltare la fase eliminatoria e votare al secondo turno. Ecco perché, a mio parere, la precauzione della parte preminente bersaniana del PD è stata eccessiva. Avrebbe evitato inutili rancori e il rischio di allontanare altre centinaia di migliaia di cittadini dalle elezioni prossime venture. Che saranno decisive.
Vedremo come va a finire. Ma a questo punto, a meno di improbabili cataclismi, con una trascurabile percentuale di nuove domande accettate, la vittoria di Bersani è scontata.
Mario
ERRATA CORRIGE
Se Paolo inserisse un’icona per modificare il testo, non solo il cestino per annullarlo, sarebbe molto più semplice. Blogspot non lo permette?
In ogni modo volevo fare questo aggiornamento:
Anziché: La mia libertà finisce dove inizia la tua è una verità antica, leggere:
“La mia libertà finisce dove inizia la tua” è una verità antica.
Sorry.
Mario
@ mariolino:
mi sono sicuramente espresso male: il tema delle regole non mi appassiona nei termini in cui è stato posto, cioè in tempi e modi sbagliati. Le obiezioni andavano fatte nella fase preliminare e accettate o respinte prima.
Qui si è assistito ad una serie di richieste iniziata nei tempi e nei modi adeguati, ma trascinatasi ben oltre, con insinuazioni ed accuse troppo spesso irragionevoli emerse a partita in corso.
E questo è un modo di far politica che trovo inaccettabile, oltre che potenzialmente dannoso.
Nel caso specifico non credo avesse ragione Renzi sul fatto che le regole dovessero far ammettere i 128mila e più che ne avevano fatto richiesta.
Perchè non è assolutamente credibile che in la stragrande maggioranza di loro fosse stata realmente impossibilitata ad iscriversi nell'arco di due settimane. Aveva semplicemente preferito fare altro. Il che non è essere impossibilitato. E le richieste che giungevano dal sito di Renzi erano la prova di come quella fosse una farsa ed una pretesa irragionevole.
Se mi chiedi se la regola mi convince ti dico di no, anche se resto dell'idea che la registrazione fosse necessaria.
Ciao
Paolo
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