Confronti televisivi

Buongiorno,

gli ultimi colpi di coda di questa strana campagna elettorale stanno portando alla ribalta l'ipotesi che tra i candidati possa esservi un faccia a faccia in televisione per mettere a confronto loro ed i loro programmi.

Ognuno dei principali leader ha espresso la propria opinione sull'opportunità dell'incontro / scontro e su quali squadre dovrebbero parteciparvi, generando uno spettro di opinioni che va dal "tutti" alla sola accoppiata "B. & B." passando per il rifiuto aprioristico alla partecipazione.(1)

Premesso che non credo che il confronto si farà, perchè potrebbe essere un rischio sia per il partito dato come primo dai sondaggi (il PD) che per i partiti che sembrano in maggiore crescita (PdL e M5S), che quindi non hanno interesse a mettere in discussione i loro elementi di forza, credo che ci sia molto da dire sulle regole (intese come inclusioni / esclusioni al dibattito) che i principali leader stanno chiedendo siano nell'eventualità rispettate.

Infatti un confronto limitato a Bersani e Berlusconi (di sicuro effetto scenico e di altrettanto certo impatto sull'elettorato come tutti li scontri uno contro uno) avrebbe senso se lo scenario politico attuale fosse bipolare, cosa che è ben lungi dall'essere. 

Nella nostra situazione ascoltare solo le due capane di PD e PdL sarebbe a questo punto limitativo e fuorviante, perchè nessuno dei due sarà in grado di governare alla testa della sola coalizione cui è a capo.

 Un eventuale governo (e sottolineo eventuale) dovrà nascere da alleanze, condizionamenti ed accordi anche con forze che non sono rappresentate dai due signori sopra citati, quindi, se un tale confronto vuole avere lo scopo di fornire degli elementi di valutazione all'elettorato, è necessario estenderlo anche ai rappresentanti dei partiti che saranno ragionevolmente in grado di esercitare il loro potere di condizionamento.

Il che significa almeno Scelta Civica, Rivoluzione Civile e Fare, posto che invece Lega e SeL sarebbero già rappresentati dal leader della loro coalizione.

Pur prevedendo un suo lusinghiero risultato (sicuramente superiore a quello dei partiti sopra citati) non cito il M5S perchè mi pare evidente come purtroppo questo si sottragga (felicemente ricambiato) sia all'esposizione in TV (ultima conferma il buco dato a Sky domenica) sia all'ipotesi di potersi alleare con chicchessia in logica di governo (e quindi, posto che non raggiunerà il 51%, non avrà modo di condizionare le eventuali politiche di governo altrui).

Riassumendo: secondo me allo stato attuale, un confronto TV per essere di aiuto nella scelta all'elettore dovrebbe essere non a due, ma a cinque - sei. 

E a queste condizioni dubito che potrà mai essere fatto, perchè perderebbe il suo appeal nei confronti dei principali protagonisti, che vedrebbero venir meno l'opportunità di un automatico travaso di voti dall'avversario a sè (come avviene grosso modo in un sistema bipolare, dove quello che perdi tu diventa mio, mentre nella realtà attuale i voti che perde l'avversario vengono spartiti con tutti gli altri competitor), mantenendo solo il rischio del tracollo dovuto ad un improvvido scivolone.

Ciao

Paolo

(1) Credo sia istruttivo riepilogare qui le posizioni dei principali leader a riguardo:

Berlusconi vuole un confronto Berlusconi - Bersani
Monti vuole un confronto Berlusconi - Bersani - Monti
Bersani (probabilmente con poca convinzione) dice di volere un confronto Berlusconi - Bersani - Monti - Grillo - Ingroia - Giannino
Grillo non vuole confronti
Credo sia scontato che Giannino ed Ingroia, avendo solo di che guadagnare dal confronto e potendovi partecipare solo se questo avviene nelle modalità più aperte siano d'accordo con Bersani...

Io trovo significativo che siano proprio Monti e Berlusconi a voler imostare il confronto nel modo che lo rende meno utile ad effettuare una scelta cosciente...

5 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

condivido l'idea che il confronto non si farà.

Va sottolineato tuttavia che la richiesta di un confronto a sei è una richiesta democratica e sensata*.

La richiesta di Berlusconi di fare un confronto a due basandosi sui sondaggi non lo è*. Quello che dici sul non bipolarismo è corretto, non siamo in America.

Detto ciò, non condivido il giudizio sul rapporto M5S - media tradizionali (TV in primis) che ricavo dal post di ieri e da quello odierno.

Mi sembra di capire che tu veda una forte ostilità nei confronti dei grillini, che si sottrarrebbero "felicemente ricambiati" dall'esposizione mediatica.
Ieri ho visto il TG di quell'equilibrato di Mentana e l'esposizione di Grillo era tutt'altro che minima (ben due servizi).

L'ho già scritto in altri post, ma mi ripeto.

Beppe Grillo non avrebbe tutto questo seguito se le televisioni lo trattassero come trattano i Radicali.

Egli è sempre sulle prime pagine con la complicità non sempre involontaria dei giornalisti.

Questo è determinante per il suo successo: popolo della rete un paio di fantaciufoli!

Il vittimismo in questo paese paga e Grillo lo sa, ma non per questo bisogna cascarci tutti.

Saluti

Tommaso

*Sarò un pasdaran, ma non capisco perché, se si parla del PD, pare ci sia l'obbligo di supporre una "poca convinzione" in Bersani o di trovare qualcosa per criticare anche le scelte giuste.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

"Beppe Grillo non avrebbe tutto questo seguito se le televisioni lo trattassero come trattano i Radicali."

Vero. Il fatto è che gran parte del suo seguito Grillo se l'è costruito nel disinteresse totale dei media anni fa. E adesso è troppo rilevante come fenomeno per poter essere trattato come sono sempre stati trattati i Radicali.

Mi permetto di farti notare che però che mostrare un fenomono di disinformazione negativa ancora più importante come quello ai danni dei radicali non è un ragionamento che tenga. Se no mi basta dirti che per ogni scoreggia di SB ogni quotidiano pubblica almeno due pagine e mezza per far pari :-)

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

non ho capito la seconda obiezione, puoi spiegarla meglio?

Sulla prima: "BG ha costruito il suo consenso nel disinteresse dei media"

OK, vero.

Il salto da quel consenso (qualche punto percentuale) al possibile 15-20% avviene con l'aiuto, volontario e non, dei media tradizionali.

Ciao

T.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

intendo dire che non posso dire che Grillo è trattato adeguatamente dai media perchè i radicali sono trattati peggio...

Mi pare che miri ad un consenso superiore a quello di Monti e forse pari a quello di SB e che prometta sfracelli ben superiori.

Ciononostante il rilievo datogli dai media (anche per sua scelta) è di ordini di grandezza inferiori, contrariamente a quanto logica (mia) suggerirebbe...

Spero di essere stato più chiaro.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

cerco di chiarire il mio primo commento allora:

non dico che Grillo sia trattato adeguatamente dai media usando i Radicali come esempio di "maltrattamento peggiore".

Trovo anche scorretto dire che sia trattato in modo inadeguato usando Berlusconi come esempio di sovraesposizione.

A me pare che sui media B sia onnipresente, ma Grillo non sia affatto sabotato, anzi.
Ci sono due aspetti:
1) I sostenitori volontari che sono evidentemente a favore e gli dedicano molto spazio, non solo di critica, ma spesso anche di elogio, si veda il TG di la7 di ieri.
2) I sostenitori involontari, che lo attaccano con argomenti che non scalfiscono la fede dei suoi sostenitori, ma che ottengono il risultato di far arrivare il suo messaggio a più persone di rinforzarlo.
Entrambi i punti sono la causa principale a mio parere del passaggio dalla singola alla doppia cifra percentuale. Non ho prove, ma attendo argomentazioni in senso opposto.

Usavo i Radicali come esempio per sostenere questo: se fosse realmente sabotato dai media, non sarebbe sulle prime pagine*, non avremmo i collegamenti dalle piazze piene e così via. Semplicemente non esisterebbe sui media, come i Radicali.

Il giochino del chiagn'e'ffotte con cui il miliardario si lamenta di essere censurato è lo stesso delle catene su FB in cui si propagandano teorie del complotto e bufale.

Vogliamo dire che è bravo a sfruttare i media? Diciamolo pure e ricordiamoci chi altro è quello bravo.

A me pare che ci sia una forte dose di complicità dei media nell'uno e nell'altro caso.

Non so se è più chiaro :-D

Ciao

T.

*Prendi una pagina di Repubblica o Corriere online a caso a qualsiasi ora. La foto di Berlusconi c'è sempre, quella di Grillo e Monti quasi sempre, Bersani quasi mai.