Requiem politico per Oscar Giannino

Buongiorno,

tempo addietro scrissi in questo blog alcune mie riserve su Oscar Giannino prima che questi intraprendesse il percorso della politica.

Successivamente, quando presentò il manifesto che diede origine all'attuale movimento politico Fare per fermare il declino, ebbi modo di accodarmi ad altri nel contestare la validità del programma politico ivi espresso.

Ciononostante è con una certa tristezza che oggi mi ritrovo a commentare la morte politica dell'ex conduttore radiofonico, perchè, purtroppo, questo fatto credo riduca la possibilità di giungere alla governabilità dopo le elezioni, aumentando le probabilità di un successo lombardo per Lega e PdL (e, conseguentemente, quelle dell'acquisizione da parte loro del ricco premio di maggioranza che la regione si porta in dote).

Credo inoltre che l'eclissi di Giannino segnerà una ulteriore croce sul processo che vorrebbe far nascere in Italia un movimento di destra laico e moderno (cosa che quello di Monti non è).
 
Credo che il fatto che Giannino abbia millantato un master come una Santanchè qualsiasi nella pratica si dimostrerà esiziale per Oscar ed il suo movimento per vari ordini di motivi, ben diversi dalla menzogna in se e per sè, cui gli italiani sono assuefatti in termini di strumento politico "normale".

Perchè mi immagino cosa sarà la battitura mediatica di certi giornalisti già distintisi per aver utilizzato ripetutamente anche la diffamazione a mezzo stampa contro gli avversari del loro mandante politico: figuriamoci cosa avverrà adesso che uno straccio di appiglio per bastonare c'è. (1)

Perchè mi immagino che non passerà molto tempo prima che qualcuno ripeschi le infuocate dichiarazioni radiofoniche del barbuto che esaltava le virtù teutoniche quando queste significavano le dimissioni di un apprezzato ministero (Karl Theodor zu Guttenberg) per aver copiato parte della tesi di laurea. Almeno quello s'era presentato all'esame.

Perchè ha già innescato la diaspora dei padri fondatori del partito. E poco importa se la cosa abbia il sapore della coltellata alle spalle assestata a due mani: hai deciso di nuotare nella vasca dei piranha, non puoi essere un pesce rosso, devi essere squalo.

Perchè evidenzia in maniera lampante l'ipocrisia di chi sbandiera ideali di meritocrazia e trasparenza, ma per accreditarsi agli occhi degli altri millanta titoli che non ha. Meritocrazia e trasparenza si, ma solo per gli altri?

Perchè mette in risalto l'ipocrisia di chi tuona contro il valore legale dei titoli di studio che afferma essere irrilevante davanti alle competenze (e non loro certificazione minima), ma poi ritiene evidentemente quegli stessi "pezzi di carta" sufficientemente importanti da doversene inventare uno. Comportamento che evidenzia cosa sia ad inficiare realmente il valore dei titoli di studio.

Perchè sottolinea l'ipocrisia di chi si proclama fustigatore delle caste (in particolare quella universitaria), ma poi utilizza il peggio dei loro metodi per farne parte.

Perchè davanti al disvelamento dell'inganno Giannino reagisce come i peggiori politici italiani, senza assumersi la responsabilità di quanto combinato, cercando di glissare parlando di "equivoco" in toni che ricordano gli altrui "amia insaputa" invece di chiedere scusa e trarne le conseguenze secondo la rigida morale di partito (cosa che peraltro sarebbe comunque esiziale per un partito personalistico radicato fortemente alla sua immagine, com'è Fare).

Perchè Giannino è quello che sghignazzava ostentatamente delle menzogne altrui, deprecandone la scarsa credibilità.

Tutto un po' troppo italico, castale ed autoassolutorio per poter continuare ad essere credibile quando, con la furia di un Savonarola, ci si propone di moralizzare l'indecente politica italiana sbraitando "Basta!" e "Stato ladro!" nei microfoni. Un italianissimo ed autoassolutorio indignato dei comportamenti degli altri.

Stavolta  per Giannino il più puro che epura è arrivato molto tempestivamente: è saltato a piè pari su una cacca (e la cosa strana è che era sua). Viste le prevedibili conseguenze sull'esito del voto nazionale devo dire anche purtroppo.

Ciao

Paolo

(1) Non so a voi, ma a me è venuta in mente l'agghiacciante immagine di Sallusti cui si bagnano le mutande per l'eccitazione quando viene a sapere la notizia. Schifo...

10 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Tutto vero,

l'unico lato positivo di Giannino è che intercetta i voti di coloro che, fermi nella loro unica immodificabile convinzione che bisogna sconfiggere i bolscevichi, preferivano il nuovo barbuto al vecchio cabarettista.

Io resto convinto che non si ritirerà. Tuttavia la perdita di voti mi pare inevitabile.

Sarebbe bello che questo fungesse da lezione a tutti gli amanti del nuovo in sé e per sé, ma ovviamente sono dubbioso.

Saluti

Tommaso

renzo ha detto...

Giannino si è dato la classica mazzata sui coglioni, però il dolore mi sa che lo sentiremo anche noi, dopo il 25.

Unknown ha detto...

In cosa dovrei credere adesso? Lui che passava per il più pulito, che parlava di meritocrazia, lui che gridava "taci miserabile" al magnifico rettore, lui che si permetteva di criticare tutti in fatto di onestà, lui che si è fatto difendere e pubblicizzara dal sottoscritto... Sai una cosa ma vaffanculo Giannino
Saluto tutti
Giovanni

PaoloVE ha detto...

@ San Sughero:

benvenuto.

Confesso che capisco però il tuo sconcerto sino ad un certo punto.

Ho notato che più uno ha la necessità di urlare per far valere le proprie opinioni, meno argomenti ha per sostenerle.

E Giannino è uno di quelli che, come Grillo, Sgarbi et similia ama urlare molto (dai Basta! allo Stato ladro! ai Taci miserabile!).

Però va in crisi quando gli chiedi cosa succede all'immobiliare se scaraventi sul mercato alcune centinaia di miliardi di immobili pubblici come lui vorrebbe.

Grida contro le caste ma ha fatto carriera dentro a queste (giornalista, lavorava per Libero e per Confindustria).

Si presenta come il nuovo ma inizia a far politica nel PLI della prima repubblica...

Insomma, molti segnali c'erano...

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

conosco diversi sostenitori di Giannino. La maggioranza di loro non ha la minima idea della sua storia.

Il programma "tecnico", la sicumera dell'uomo e la sua presunta "novità" sono ciò che ha prodotto il suo successo, almeno teorico.

Spesso sulla base del dogma che "bisogna fermare i bolscevichi"

Saluti

T.

renzo ha detto...

Tanto per gettare benzina sul fuoco, ho appena scoperto che Giannino non ha nemmeno le due lauree che credevo avesse.

Cito testualmente la sua biografia sul suo sito: "Oscar Fulvio Giannino, sposato, tre gatti. Torinese, vivo a Milano. Studi: Liceo Classico, Giurisprudenza, Economia...."

Non è scritto palese che è laureato, è vero, ma è un modo di scrivere estremamente disonesto.

OT: Ieri sera ho visto Bersani da Vespa. A parte il fatto che dovrebbe migliorare nella comunicazione, nel senso proprio letterale del termine (per esempio evitando lo "sbiascicamento" delle ultime parole della frase), credo sia stato competente, serio, e soprattutto con un programma credibile. Insomma, vedo un divario enorme con gli altri candidati.

PaoloVE ha detto...

@ tommaso:

credo che a Giannino vada reso atto di non essere semplicemente un anticomunista viscerale e basta.

In realtà è e rimane un liberista estremista, che continua a richiamarsi ed ispirarsi alla scuola degli wise guys di Chicago persino dopo che le loro teorie hanno pesantemente contribuito a trascinare l'Argentina nel baratro.

Al di là dei titoli e del fideismo nel suo campo mi pare sia piuttosto preparato. Il fatto è che l'economia continua a restare una "scienza" dove si sceglie cosa credere a prescindere dai fatti.

Su un fronte come su quello opposto.

Ciao

Paolo

B ha detto...

Giannino come Luttazzi?

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

purtroppo io di economia capisco poco, per cui mi fido di quanto dici.

Sul fatto che in questo campo la fede conti più dei fatti si possono trovare molti esempi. L'errore forse consiste nel dare troppa importanza alle previsioni di autoproclamatisi esperti.

La mia ignoranza in materia è peraltro condivisa dal 99% della popolazione, il che spiega come personaggi come Tremonti o Giannino, godano di un prestigio il cui merito sarebbe tutto da dimostrare*.

Sull'anticomunismo per sentito dire, mi riferivo ad alcuni dei potenziali elettori di Giannino.

Saluti

T.

*si veda http://goo.gl/iGLav per avere una misura della sicumera e del tasso di ballismo di Tremonti. Mai contraddetto da nessuno e visto come un "grande economista" nel pensiero comune.

PaoloVE ha detto...

@ B:

scusami ma non ti seguo (mal di testa: mi sento piuttosto ottuso oggi).

Cosa mi vuoi significare?

Ciao

Paolo