Quanto corta è la miccia?

Buongiorno,

osservo con un certo sconcerto il contrasto tra il sostanziale immobilismo politico dei cinque mesi del governo di larghe intese capitanato da Enrico Letta allo scopo di salvare l'Italia dal baratro della crisi ed il frenetico agitarsi in questi giorni di PD e PdL al solo scopo di scaricare sul malfido alleato le responsabilità del probabile insuccesso politico del governo. Anche in barba agli interessi del Paese, se, come comincia a sembrare e salvo ribaltoni al limite del miracoloso, le ultime vicissitudini ci avvicinano sempre più a finire sostanzialmente amminstrati da commissari econoomici esterni.

I partiti che non sono riusciti a trovare una copertura economica decente nè per eliminare definitivamente l'IMU nè per evitare il rincaro dell'IVA stanno dimostrando una fantasia ed una determinazione nell'inventare presupposti per far apparire responsabilità dell'altro la crisi di un governo che viene definito di larghe intese ma che in realtà non si basa su alcuna intesa: io annuncio il voto per la decadenza, tu le dimissioni in massa di parlamentari e ministri, io la questione di fiducia tu la disponibilità a concludere un programma minimo in una settimana, ...

E lo sconcerto non sta certo nell'inutile teatrino cui stiamo assistendo, ma ancora una volta, nella constatazione che i due partiti al governo sembrano convinti di poter portare a casa un successo elettorale semplicemente facendo esplodere la bomba della responsabilità della crisi di governo (e forse delle elezioni) in campo avversario e magari confidando in una ulteriore crescita dell'astensionismo, senza rendersi conto che in questo modo stanno facendo dimenticare agli italiani le responsabilità che nella situazione ha anche il M5S, il terzo attore che attualmente resta silenzioso e che ha deliberatamente (e a parer mio colpevolmente) congelato un terzo dell'elettorato nell'opposizione più chiusa e sterile che si possa immaginare.

E, per quanto possibile, PD e PdL sembrano intenzionati addirittura ad andare oltre, provando a dimostrare che, in fondo Grillo aveva ragione quando sosteneva che l'alleanza di governo non avrebbe mantenuto nessuna della alte promesse di riforma con le quali si era presentata al Paese.

Insomma, non mi meraviglierei se, alla fine della fiera, la gestione della crisi da parte di PD e PdL finisse col rinforzare  il M5S. Con viva e vibrante soddisfazione di chi non riesce ancora a capire che, con tre partiti sostanzialmente appaiati tra il 20 ed il 30% ed indisponibili ad un accordo, le regole che si applicano ad un sistema bipolare non valgono, per cui se tu perdi non è detto che vinca io, e che per di più c'è il rischio che il M5S diventi il primo partito senza superare quel 50% che gli permetterebbe di governare senza alleanze come attualmente pretenderebbe.

Il che si tradurrebbe nell'impossibilità anche solo teorica di formare una maggioranza pergovernare: quanto di più vicino alla catastrofe politica io riesca ad immaginare.

Ciao

Paolo

4 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

il sostanziale ricatto di B sul governo non è responsabile, almeno in parte dell'immobilismo?

Se oggi la leadership del pregiudicato per la prima volta venisse messa in discussione, con il risultato di invertire i rapporti di forza, non è questo un dato positivo?

T.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

ovviamente la risposta per me è si ad entrambe le domande.

Rimane la perplessità su quanto meglio sarà in grado di fare un governo senza Berlusconi, perchè sinora, con l'eccezione del primo Prodi non si è visto granchè e lo stesso Prodi I non fu ucciso da SB (nè da Bertinotti, come tanto si ama dire per non fare i conti in casa propria).

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@ Paolo

condivido la preoccupazione, per non dire che la prospettiva di un governo inconcludente o di successo insufficiente porterebbe a cadere nelle follie grilline.

Non vedo però quale possa essere oggi un atteggiamento più costruttivo.

Saluti

T

PaoloVE ha detto...

...magari sarò io che stiracchio la realtà, ma mi pare che, visto che il cerino gli restava in mano, SB ha rinunciato ai suoi piani (per ora).

Bello vedere i suoi scagnozzi che, prima del suo intervento a sorpresa, hanno profuso sdegno, schifo ed indignazione contro i traditori.

Quanto durerà?

Ciao

Paolo