Escursionismo giuliano / 9: Val Saisera Rifugio Grego Sella Somdogna Bivacco Gemona Jof di Miezegnot

Buongiorno,

dopo lungo tempo torno ad aggiornare le gite che si possono fare avendo base nel tarvisiano: trovate qui altri spunti e come interpretarli, se vi interessassero.

Questa gita in particolare richiede un certo allenamento a chi la voglia realizzare per intero, poichè totalizza oltre mille - millecento metri di dislivello complessivo, ma può dare soddisfazioni a pressochè chiunque, in quanto permette di salire all'ombra del bosco per due terzi e offre la possibilità di essere interrotta in più punti "centrando comunque un obiettivo (rifugio, malghe, bivacco che sia).

La partenza è, passato il ponte, al fondo della Val Saisera, oltre la vecchia polveriera sorprendentemente ristrutturata dopo decenni di totale incuria, ad una quota di m. 1004: da qui si sale facilmente (consiglio il ramificato sentiero in salita e la mulattiera in discesa) sino a raggiungere in un'oretta o poco più il bel rifugio dedicato ai fratelli Grego a m. 1389 attraversando un bel bosco di faggi.

Già da qui vi sono dei bei panorami sul gruppo del Montasio e edello Jof Fuart (1).

Dal rifugio in una decina di minuti si raggiungono, dopo un modesto saliscendi lungo la mulattiera che porta a Dogna, Sella Somdogna (m. 1397) e la sovrastante malga omonima.

Proseguendo lungo il sentiero segnavia 609 si rientra in un bosco progressivamente sempre più rado che comincia ad arricchirsi prima di abeti e successivamente di mughi, per salire in un'ora e mezza/ due al Bivacco Battaglione Gemona (m.1946), una piccola e bella costruzione ricavata dalle abbondanti rovine del comando italiano di zona durane la prima guerra mondiale.

Da qui si può salire in una ventina di minuti tra ghiaioni, roccette e fortificazioni (con qualche cautela per il fondo non particolarmente stabile) sino alla panoramicissima cima dello Jof di Miezegnot a m.2087, da cui si domina tutta la Valcanale e si vedono, tempo permettendo, Montasio, Jof Fuart, Cacciatori, Lussari, Mangart, Dobratch,...

Gita di gran soddisfazione, rientro, con poche divagazioni sotto la cima e nella parte iniziale, per la stessa strada percorsa in salita.

Ciao

Paolo

(1) A chi non sia allenato o voglia accontentarsi consiglio di raggiungere il laghetto sovrastante (sono 10 minuti e 50 m. di dislivello) ed esplorarne la zona circostante, dove, nei pressi del bivio per la cima dello Jof di Somdogna, si possono trovare alcuni vecchi fortini del Vallo Littorio (successivamente riutilizzati in funzione difensiva anti jugoslava) abbandonati.

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