Noi e il calcio: razzismo ed omofobia

Buongiorno,

se Sarri inveisce contro Mancini dandogli del frocio e del finocchio (e pare che Mancini anni fa abbia usato gli stessi alti concetti nei confronti di un giornalista), se De Rossi intima a quello "zingaro di merda" di Mandzukic di stare muto, se Tavecchio discetta algido delle banane di Optì Pobà e delle calciatrici handicappate, se Belloli apostrofa le atlete della lega dilettanti come quattro lesbiche, se Mihajlovic e Viera si scambiavano epiteti che oscillavano tra lo zingaro e il negro/scimmia sempre rigorosamente "di merda", se l'elenco, già troppo lungo potrebbe essere ulteriormente allungato a (s)piacere, secondo me significa che nel mondo del calcio italiano quanlche problema di razzismo / sessismo / omofobia probabilmente c'è.

E questa convinzione esce rafforzata dalla constatazione della sostanziale impunità degli autori di queste belle uscite.

Mi pare però che ci sia molta superficialità, se non addirittura ipocrisia bella e buona, in chi adesso sta descrivendo il mondo del calcio italiano, con i suoi dirigenti ed i suoi uomini più in vista come l'archetipo della grettezza sessista / razzista / omofoba del nostro Paese.

Sono infatti sicuro che effettivamente ognuno dei protagonisti in negativo di fatti come quelli che ho citato sopra abbia ragione quando afferma di aver usato incautamente la prima cosa che gli è passata per la testa in un momento di eccessiva rilassatezza o di stress agonistico, senza dover per questo reputarsi un discriminatore.

Il fatto è che nel nostro Paese è molto frequente (e tutto sommato socialmente tollerato) che il primo pesante insulto che ti passa per la testa sia omofobo e/o, ove applicabile, razzista. 

E' normale che nei titoli di cronaca l'etnìa del responsabile di un crimine assuma una importanza superiore al crimine stesso. 

E' normale che, in misura variabile a seconda del contesto, i diritti civili di una persona siano condizionati dalla sua identità sessuale e che questa possa essere motivo di discriminazione e scherno.

E' normale che, in misura variabile a seconda del contesto, le prospettive di carriera di una persona siano condizionate dall sua identità sessuale ed etnia.

E' normale, per scendere nello spicciolo e personale, che ampia parte del pubblico della rappresentazione teatrale di The Pride, cui ho assistito giorni fa, commentasse con fastidio l'argomento trattato.

Secondo me non è il calcio il problema, ma il calcio è un pezzettino del problema, che sta in una mentalità diffusa: nella nostra società le parole zingaro, negro, frocio, lesbica, ... diventano insulti perchè siamo abituati ad ogni livello, dalla curva dello stadio ai palchi del teatro di posa, dagli uffici delle imprese alle piazze del family day, a considerare o nel migliore dei casi a sentir considerare ogni "diverso" come un soggetto di minor valore ripetto a noi "normali".

In una realtà simile prendersela con Sarri (o Mancini, o Tavecchio,...) non ha senso,almeno non ne ha sino a quando non ce la prendiamo con altrettanta sicumera con il vicino di desco in mensa, con il tabaccaio, con ...

Ciao

Paolo

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

precisamente.

Alla macchinetta del caffé o al bar razzismo e omofobia sono largamente accettati, così come il sessismo.

La nostra classe dirigente si esprime - apprendiamo ogniqualvolta si leggono delle intercettazioni - con un vocabolario e un cinismo degni dei bassifondi, è normale che talvolta questo stile emerga in pubblico, tanto più nel mondo del calcio che è sovraesposto mediaticamente.

È molto ipocrita che si levino gli scudi per l'insulto di Sarri* accusandolo - per questo - di omofobia e persino di razzismo.

È inoltre stucchevole la pretesa che il calcio professionistico debba essere "scuola di vita". Lasciamole in parrocchia (dove omofobia, razzismo e sessismo non ci sono, vero?) certe baggianate.

Buonanotte.

T.

*Peraltro la malafede di Mancini è fuori discussione.

PaoloVE ha detto...

@ T.

"la malafede di Mancini è fuori discussione"

...dici così solo perchè vorresti metterlo sotto pressione in vista della partita di coppa italia...

:-)

Ciao

Paolo