Buongiorno,
in più occasioni mi sono ripromesso di scrivere qualcosa sul caso di Giulio Regeni e di come gli eventi che hanno portato alla sua morte siano ostinatamente mantenuti sotto una cappa di silenzio complice ed avvolti in un manto di menzogne dal regime egiziano.
Il fatto che il caso non abbia ancora avuto sviluppi nella direzione dell'accertamento di quanto effettivamente avvenuto e della sua rivelazione, mi permette di esprimere oggi una solidarietà sicuramente tardiva, ma su una ferita cui non è stato permesso di cicatrizzarsi.
Trovo meritorio l'impegno di molti per richiedere di sapere ed avere giustizia per la morte del ricercato friulano, impegno che, in qualche modo, ha trovato orecchio e megafono ad alti livelli sia in Patria che all'estero, benchè con esiti concreti scarsissimi, persino presso gli alleatri europei.
Nelle pressioni per ottenere verità e giustizia per Giulio Regeni mi pare che però troppo spesso l'Italia dimostri di mancare di lungimiranza e di coerenza.
Quanto a lungimiranza mi permetto di segnalare che, non si doveva aspettare l'omicidio di Regeni.
Perchè in qualche modo io ne scrissi addirittura prima che avvenisse, quanto postavo sull'Egitto di Al Sisi, sulla sua concezione di rispetto dei diritti umani e sulla brutalità del suo sistema repressivo militare e poliziesco in due riprese un paio d'anni fa qui e qui.
Siamo stati vilmente zitti mentre il regime di Al Sisi condannava a morte con sentenze cumulative centinaia di oppositori politici. E, purtroppo, siccome chi tace acconsente, abbiamo in questo modo contribuito a mettere le premesse perchè, dopo centinaia di vite di oppositori egiziani, diventasse in qualche modo possibile e forse normale anche violare quella di un ricercatore italiano, accordando il nostro tacito consenso preventivo all'Egitto, nel nome di una alternativa per noi peggiore del regime di Al Sisi (la teocrazia di Morsi) e di interessi economici molto forti.
Quanto a coerenza trovo imbarazzante e persino indecente leggere della nostra ipocrita indignazione per il presunto tradimento della Francia, che rinuncia alla battaglia di civiltà nel nome di Giulio di fronte a contratti per 1,5 miliardi.
Perchè lo Stato italiano non farebbe mai e poi mai nulla di simile. A meno che forse il valore dei contratti non sia almeno il triplo che ha convinto al silenzio i cugini d'oltralpe (qui riferimenti di questi giorni, a scanso di equivoci sul fatto che nulla è cambiato da parte nostra su quel fronte).
E così, mentre confermo di trovare nobile e meritorio (ma presumibilmente concretamente poco utile) l'impegno di molti singoli cittadini anche non italiani, trovo fallimentare, di maniera ed ipocrita il balletto delle dichiarazioni ufficiali della nostra diplomazia.
Ciao
Paolo
5 commenti:
O.T.
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/boldrini-mascolinizzazione-no-nomi-f02430e5-9490-4027-9b35-97e057853ade.html
Ha perfettamente ragione ed è pagata troppo poco (da noi) per portare avanti queste fondamentali e sacrosante battaglie.
"non possiamo accettare la mascolinizzazione nei ruoli di vertice"
Così come io sono stanco della femminilizzazione del mio ruolo di lavoratorO morto di fame.
Non mi si chiami più "dipendente" ma "dipendento".
Soprattutto: d'ora in avanti non ci si permetta più di definirmi come appartenente alle "maestranze". Cribbio!
Sandro.
@ Sandro59:
posso anche essere d'accordo con te.
Mi sorge però un dubbio: cos'ha tutto ciò a che vedere col post in questione?
:-)
Ciao
Paolo
Assolutamente nulla.
Non è che ci ho messo un bell' "O.T." all'inizio perché non sapessi come riempire quella riga.
...
Oppure, stando molto, molto larghi (oppure no?), si potrebbe considerare quanto segue.
Possiamo star qui a dissertare sui centomila problemi che alternativamente si presentano alla nostra attenzione: tutto molto bello.
Poi, però, siamo periodicamente costretti a prendere atto che* chi occupa le più alte cariche istituzionali si infervora solo (o prevalentemente) per battaglie degne del leggendario personaggio, rinchiuso in manicomio, che si crede Napoleone.
E lA presidentA ne è unA fulgidA esempiA, adagiata comodamente sulla sua candida nuvoletta.
*Nei migliori dei casi! (escludendo le categorie dei corrotti e dei Rattsi...).
P.s.: non farci caso. Era tanto tempo che non scrivevo qualche cazzata da qualche parte.
L'astinenza non è sempre agevole da gestire (ci stiamo lavorando (!) ).
Scusa se la vittima prescelta (che culo, eh?) per un piccolo sfogo sei stato tu.
Ciao.
@ Sandro59:
"Non è che ci ho messo un bell' "O.T." all'inizio perché non sapessi come riempire quella riga."
Ops! Hai ragione: me l'ero perso.
Perchè invece di limitare l'argomento ai commenti non ci fai un post?
Ciao
Paolo
Ma allora provochi, sibillino!
Eppure non ti dev'essere sfuggito il mio "P.s."!*
No, dài... A ognuno il suo.
E poi, se fai ricerca sulla rete, troverai che se ne è già scritto a sufficienza (tra articoli e commenti).
Il mio preferito:
" laura boldrini
✔
@lauraboldrini
A sindache, consigliere, prefette, magistrate e ministre dico: rivendicate il vostro ruolo al femminile
Matteo Montevecchi @MatteoMonte94
E al pilotO, camionistO, elettricistO, astronautO, dentistO, pediatrO, che diciamo @lauraboldrini? Di essere entusiastO?
17:14 - 21 Apr 2016
* Nel frattempo, mentre cerco di "guarire", ci sono ricascato commentando nell'ultimo post del buon Gilioli.
Certe volte te le tirano proprio fuori!!!
Ciao.
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