Il NO agonizza

Buongiorno,

da cittadino perplesso rispetto a cosa votare al referendum confermativo delle riforme istituzionali (non nascondo che, pur in maniera non definitiva ed abbastanza confusa, adesso propendo per il NO), devo constatare come, in questi giorni, le possibilità di successo del NO abbiano secondo me subito due colpi forti, anzi fortissimi alla luce del sostegno (e delle sue modalità) che i media stanno continuando a fornire, seppur con decrescente entusiasmo, alle politiche portate avanti dal Primo Ministro Matteo Renzi.

Ad assestare il primo colpo è il M5S, probabilmente il potenziale sostenitore del NO di maggior peso.

Infatti il M5S in questo momento (e presumibilmente ancora per un bel po') occuperà la scena per la brutta dimostrazione che sta dando di sè al Comune di Roma e non avrà modo di spostare più di tanto l'obiettivo dalle vicende di Raggi & Co. per riposizionarlo su altri temi politici di maggior respiro ed importanza: per un bel po' agli elettori interesserà sapere come i grillini gestiscono le discariche laziali, non come invitano a votare al referendum confermativo. Credo sia corretto pensare che in questo particolare momento i grillini stiano conoscendo una calo di appeal ed autorevolezza quale sinora non avevano ancora sperimentato e che quindi siano un'arma parzialmente spuntata.

Ad assestare il secondo colpo è Massimo D'Alema, che viene presentato come l'uomo che si è messo a capo dei comitati per il NO. E, in un confronto che è stato personalizzato moltissimo e di pari passo svuotato dell'analisi dei contenuti, se la scelta sarà tra l'immagine mediatica di D'Alema e quella di Renzi (1) è ovvio che non c'è storia.

Ovvio che da qui al referendum molte cose possono cambiare, ma mi pare che, in questo momento, la strada del SI sia piuttosto in discesa.

Ciao

Paolo

(1) che sono ben diverse dalla loro capacità politica e di analisi

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

devo dire che non sarei così pessimista. Non sono convinto che il casino romano sarà così deleterio per i 5S: solo una minoranza dei loro sostenitori sarà delusa, la maggioranza non è in grado di esserlo, vivendo in una realtà parallela di complotti e imbecillità.

Secondariamente, l'odio per Renzi, per qualsiasi grillino supera di certo la delusione per ciò che accade a Roma.

Il fatto che la giusta e ben argomentata campagna per il No di D'Alema possa essere controproducente per un aspetto di immagine è la dimostrazione del fatto che la democrazia non ha senso di esistere in una società così.

Saluti

T

PaoloVE ha detto...

@ T.:

personalmente non ne faccio una questione di ottimismo o pessimismo: allo stato attuale infatti non mi sento di avere ancora una posizione definitiva.

Credo però che sul fronte dell'apporto che il M5S potrebbe dare al referendum il caso Roma si farà sentire non fosse altro che perchè i grillini avranno altre rogne tutte interne da risolvere, piuttosto che condurre una campagna elettorale per il NO a fianco dell'ipernemico D'Alema...

Ciao

Paolo