Renzi e la sottile gelosia dell'ex amante

Buongiorno,

non era ancora stato pubblicato il post in cui scrivevo tra l'altro che l'intenzione di D'Alema di porsi alla testa dei comitati per il NO si sarebbe probabilmente rivelata un boomerang per chi non apprezza le proposte di riforme costituzionali che saranno sottoposte al referendum confermativo (o, impropriamente, il Primo Ministro), che su giornali Renzi dimostra un mix di fiuto politico e di idiosincrasia per il personaggio proprio sparando llepido e sprezzante su D'Alema e sulla sua attuale contiguità con Berlusconi nell'avversare il disegno politico del Premier: "Non ironizzate su Berlusconi e D'alema, quando ci sono amore e affetto ci deve essere rispetto"

Il che dimostra quanto l'immagine mediatica di D'Alema come leader degli avversari sia il miglior regalo che Renzi potesse desiderare per continuare a non entrare nel merito dei temi delle riforme e che i media continuano più o meno volentieri ad appoggiare Renzi.

Renzi, infatti, non entra nel merito delle riforme praticamente nemmeno per slogan ma, come suo solito, si limita (peraltro molto efficacemente come suo solito) a denigrare l'avversario con battutine irridenti.

E i media non si accorgono (o meglio, fingono di non accorgersi e, soprattutto, non ricordano ai loro lettori) che colui che rinfaccia a D'Alema la corrispondenza d'amorosi sensi con Silvio Berlusconi è quello che, come Romeo con Giulietta, andava, nascosto nei roseti della sua villa ad Arcore, a suonargli amorose serenate e cantargli appassionate romanze sotto il balcone e giungeva col Silvio nazionale a quella sorta di matrimonio di interesse che è stato, proprio in chiave riforme, il cosiddetto Patto del Nazareno.

La battuta sul fatto che verrebbe quasi da pensare che da parte di Matteo ci sia l'acida nota di gelosia dell'ex nei confronti di chi lo ha sostituito sarebbe sin troppo facile, non vi pare? Eppure sui media non ve n'è traccia...

Chiariti i modi e gli schieramenti che parteciperanno allo scontro, ribadisco che mi piacerebbe avere la possibilità di chiarirmi le idee sui contenuti dello stesso, senza dovermi far distrarre da personalismi senza senso.

Ciao

Paolo

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

epperò se per due post consecutivi anche su questo blog si reagisce pavlovianamente al sostegno di D'Alema per il no, vuol dire che ha ragione Renzi.

D'Alema - a volerlo ascoltare - argomenta sul merito. Ma sui giornali si parla dei personaggi. Il giornalismo al tempo di twitter fa si che si giudichi chi è il miglior battutista.

Spinoza for president.

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

@ T.:

certo che ha ragione Renzi, che si conferma abile nel giocare con il nostro infantile sistema dei media al punto di usare L'antipatia che si è cristallizzata attorno a D'Alema per non discutere delle riforme e, parzialmente, per delegittimare gli argomenti per il NO.

In realtà è questo il contenuto dei due post: lo prevedevo nel post di venerdì e segnalavo le prime conferme fattuali in quello odierno (1).

Per vostra fortuna non ci sarà un terzo post sull'argomento a seguito dell'ulteriore post sull'argomento, come le letture renziane dei vecchi libri firmati da D'Alema avvenute in questo fine settimana potrebbero farvi temere: poichè gli è più facile fare così, Renzi ha scelto di tornare agli attacchi alla persona piuttosto che al confronto nel merito. E' un fatto.

Ciao

Paolo

(1) non fatevi ingannare dalle date di pubblicazione: i post nascono con uno o due giorni di anticipo (cerco di salvarmi un po' di tempo nel WE)...