Silenzio tombale

Buongiorno,

Silvio Berlusconi tace
mentre si avvicina con una serie di segnali infausti (spread sui bund tedeschi al massimo, Deutsche Bank che annuncia soddisfatta di aver coperto con CDS l'88% dei titoli italiani -cosa che si fa quando non puoi venderli, ma dai per molto probabile la loro inesigibilità-) una data particolarmente importante per i destini economici italiani (la prossima asta di titoli di stato, credo sia venerdì 5 agosto), che cade in un momento in cui basteranno pochi operatori probabilmente turbati dal probabilissimo default USA a decidere le sorti dell'economia italiana, al silenzio di SB si è aggiunto quello del Ministro delle Finanze Giulio Tremonti, già promotore di una finanziaria che ha convinto i mercati che gli interventi previsti dal governo saranno tardivi e non sufficienti.

Tace anche Giulio Tremonti
Mentre l'attenzione italiana è concentrata su questioni di assoluta rilevanza come il  processo lungo e sulle dimissioni da inquilino io ho la bruttissima impressione che non saranno le troppe parole a sproposito dell'autonominatosi nobel mancato per l'economia Renato Brunetta ad arrestare la frana. 

Né mi pare che nessun altro abbia voglia di tentare alcunchè, nè di rendersi conto della potenziale gravità della situazione.

Nemmeno l'opposizione che farnetica di class action per la macchina del fango.

Spero solo di avere torto...

Ciao

Paolo
Rigoletto - Zitti zitti

30 commenti:

B ha detto...

Il default americano pare sia stato evitato, dalle notizie di oggi.
Per quanto riguarda la questione dell'asta dei titoli di stato, eri tu che nei giorni scorsi parlavi della possibilità della Banca d'Italia di vendere una piccola parte delle riserve auree per comprare i BTP, evitando speculazioni?

PaoloVE ha detto...

@ B:

se non ho capito male non è ancora così, anche se l'accordo sembra essere stato raggiunto. Ma deve ancora essere votato da Camera e Senato, che, sempre se non ho capito male, ne hanno già affossato uno. Comunque sembra che stavolta i numeri ci siano...

Non ero io a parlare di vendita di parte delle riserve auree, anche se penso sia uno strumento da sfruttare, in questa situazione, anche se non credo possa essere risolutivo.

Personalmente punterei di più su un piano di progressiva vendita di immobili e beni pubblici, che inizi subito ed eviti cartolarizzazioni che, proponendo troppi beni insieme, finiscono col deprezzarli, come si è già verificato.

Ciao

Paolo

B ha detto...

Hai ragione, manca la ratifica dell'accordo, anche se lo si dà per fatto. Certo, non si vende la pelle dell'orso finchè non è morto...

Sulla vendita di beni dello Stato: la facciamo fare di nuovo a Tremonti? Quello che voleva dare le spiagge in concessione per 90 anni? Quello delle cartolarizzazione nel precedente giro di valzer del governo Berlusconi?
Ho paura che qualsiasi tentativo, ancorchè sensato, con questa gente non possa andare in porto.
Postulare l'utilizzo di una parte delle riserve auree aveva senso soprattutto perchè tagliava fuori questi figuri (che comunque ne avrebbero indirettamente beneficiato, visto che garantirebbe un esito decoroso delle aste). Certo, sarebbe un intervento 'artificiale', ma ormai siamo a questo: la respirazione assistita...

PaoloVE ha detto...

"Comunque sembra che stavolta i numeri ci siano..."

qui ci stava un per fortuna: se i mercati diventano un po' meno isterici guadagnano tempo e riduciamo i rischi anche noi.

Cia

Paolo

B ha detto...

Domanda da 1 milione di sberle: ma secondo te non si mettono le mani ad un tentativo di regolarizzazione del mercato della prostituzione più per non infastidire il Vaticano o la Mafia s.p.a.?
No, perchè nazioni più civili di noi, tipo la Svizzera e la Germania, permettono di praticare questo commercio alla luce del sole...

PaoloVE ha detto...

@ B:

in teoria evitando la concentrazione in pochi lotti enormi si dovrebbe riuscire ad evitare la partecipazione alle aste dei soli "soliti noti", ed il fatto che esista una programmazione rispettata dovrebbe anche essere un buon segnale per i mercati...

Sulla prostituzione ho le idee confuse. Da un lato come funziona adesso non può andar bene, con l'ovvio intervento della malavita.

Però vorrei sapere una cosa dai sostenitori della legalizzazione e del fatto che una volta legalizzata la prostituzione diventerebbe una professione normale e rispettosa della dignità delle prostitute.

Quanti di loro onestamente metterebbero su famiglia con una prostituta? Perchè così pochi se la considerano una cosa tanto normale?

Ciao

Paolo

B ha detto...

Materia controversa e che certamente meriterebbe di essere dibatutta a ben altri livelli.
Probabilmente io per primo non mi sentirei di mettere su famiglia con una ex prostituta: mi chiedo quanto di questa idea possa derivare dall'educazione cattolica che, mio malgrado, mi è stata imposta fin dall'infanzia.
Trovo però che tu consideri la cosa da una prospettiva sbagliata, cioè da quella del maschio: la donna si "svaluta" perchè pratica quel lavoro, e quindi io (un io teorico, ovviamente) non la voglio più. Non pensi che una donna potrebbe semplicemente decidere che quello è un tipo di vita che le piace, o che semplicemente tollera, e metterla tra le priorità per il raggiungimento di una felicità che è quanto di più personale possa esistere?
Mi piacerebbe porre la questione anche da un altro punto di vista: la tua osservazione non potrebbe estendersi anche alle ex pornostar? Dal punto di vista della morale, perchè il mercato del porno viene tollerato (con casi di celebrità!), mentre quello della prostituzione no?
Non per tutti la scelta tra fare il ricercatore precario a 1.000 € al mese e la prostituta a 1.000 € al giorno o alla settimana è una scelta così priva di dubbi: l'importante è che sia una scelta, cosa che evidentemente oggi non è, o non è sempre.
Dal mio punto di vista i vantaggi da un'emersione di un fenomeno così macroscopico sono senza dubbio superiori agli eventuali svantaggi (che io, al momento, non riesco a rintracciare).
Qual è il problema? Che la coscienza di chi oggi finge di ignorare il problema potrebbe essere sporcata da un tentativo di gestirlo? L'ignavia di certi figuri che si riempiono la bocca con varie declinazioni di quella che considerano l'etica è già sufficiente a marchiarli a tempo indeterminato.

PaoloVE ha detto...

@ B:

No, non credo sia solo una questione di punto di vista del maschio medio cattolico (che credo mi appartenga poco). Comunque cambio domanda: quante prostitute rivelano volentieri ai loro figli la loro professione? Perchè così poche?

Il fatto è che alcuni aspetti di quella professione sono oggettivamente degradanti e lo restano anche nei paesi dove la prostituzione è legale (non è un caso che in Austria e Germania gran parte delle prostitute siano straniere dei paesi dell'Est: fa parte dei mestieri che non vogliamo più fare...): la prostituta ha limitate possibilità di scegliersi i clienti e le prestazioni richieste. Ed entrambi possono essere (e spesso sono) ripugnanti.

Il che non esclude che quegli aspetti possano passare in secondo piano rispetto ai benefici economici che se ne possano trarre, sia chiaro.

Quanto al porno, in Italia è gestito con la stessa ipocrisia della prostituzione, che non è reato, ma fa diventare reato qualsiasi cosa vi ruoti attono, con il principio del favoreggiamento: puoi acquistare il tuo bel DVD porno ed ammazzartici sopra di seghe o divertirtici in compagnia, ma in Italia è vietato girarne un film, con buona pace dei politici ignoranti che tempo fa volevano tassarne la produzione (che infatti avviene all'estero).

Ciao

Paolo

B ha detto...

Credo che le tue precisazioni spostino di poco il problema: si tratta di scelte personali, e ciò che conta è che siano scelte. Anche tu postuli che ognuna di queste donne voglia avere dei figli, cosa che non è affatto scontata, come non è scontato che si vergogni della vita lavorativa intrapresa. Anche qui il paragone con il mondo del porno può essere proposto, con l'aggravante che eventuali figli potrebbero recuperare facilmente immagini della precedente vita della madre.
A parte questo, i benefici non sarebbero solo per lo Stato, e non solo di natura economica. Sarebbero benefici per quanto riguarda le tutele di lavoratrici che operano sul suolo nazionale, per le condizioni igieniche, per l'assistenza sanitaria e per un'eventuale pensione. Toglierebbero - almeno parzialmente - il fenomeno dalle strade, cioè dalle mani della malavita, con evidenti benefici: una mafia meno ricca è una mafia meno potente. Garantirebbero, almeno nei casi di esercizi ufficiali, che vengano rispettate le volontà della persona e non solo quelle del cliente: una donna che liberamente sceglie di intraprendere questa professione potrebbe, a suo giudizio, rifiutare un cliente per questioni di pulizia, o semplicemente perchè non lo gradisce.
Hai scelto bene la parola, parlando della produzione porno: ipocrisia. Sarebbere ora di limitarne l'uso, in ogni campo.

B ha detto...

Trovo molto ironico che si finisca a parlare di legalizzare la prostituzione in calce ad un post la cui prima immagine allegata rappresenta Berlusconi :)

PaoloVE ha detto...

@ B:

"postuli che ognuna di queste donne voglia avere dei figli, cosa che non è affatto scontata"

No, non lo postulo e, giustamente, non è scontata. Come è corretto, entro certi limiti, ragionare dell'eventualità di una libera scelta adesso praticamente inesistente.

Potrei riformulare ancora: "quante prostitute rivelano volentieri alla loro madre la propria professione? Perchè così poche?" (Cazzarola, una madre ce l'abbiamo tutti!:-))
E assumo che le risposte siano di un certo tipo perchè non vedo nessno vantarsi del proprio esercizio del meretricio.

Lo scopo di quelle domande è semplicemente spostare la questione da un piano astratto e teorico, a quello più reale e personale.

Insomma, cerco di capire cosa troverei giusto fare io e cosa troverebbero giusto fare gli altri che mi circondano se la cosa non fosse astratta. Gaber ai suoi tempi cantava "se potessi mangiare un'idea avrei fatto la mia rivoluzione": l'idea è quella: in astratto ed in teoria è tutto più facile.

Ciao

Paolo

Clem ha detto...

No, scusatemi, il focus è totalmente sbagliato, non è questione di "normale" o "anormale", è questione di ecosistema criminale comprendente, tra le altre cose, schiavismo sessuale e malattie veneree vs niente ecosistema criminale e controlli sanitari. Qualcuno dice pure "tasse pagate", a me della cosa frega relativamente, ma è oggettivamente un vantaggio. Tutto qui.

B ha detto...

@Paolo: sposta pure i termini della questione - è vero, una madre ce l'abbiamo tutti: quindi dovremmo clonare le prostiture per risolvere anche questa storia ;-) - ma rimane il fatto di stabilire la possibilità di fare una scelta.
Si istituirebbe la possibilità di fare alla luce del sole una cosa che avviene comunque... che lo sappiano le madri di queste donne o meno. Si eliminerebbe lo sfruttamento, o almeno lo si renderebbe meno semplice e, in qualche modo, tollerato.
Non stiamo parlando del meretricio obbligatorio! Credimi, non capisco le tue perplessità: io parlo di regolamentare una situazione che esiste, e che, se regolamentata, avrebbe solo risvolti positivi. Tu ne ragioni come se dovessimo istituire qualcosa che non esiste già, e che in qualche modo potrebbe corrompere la nostra società, che invece al momento è perfettamente morale...
Tu dici di non essere stato in qualche modo compromesso dalla morale cattolica, e di certo non posso affermare il contrario; però è tipico della morale cattolica giudicare i comportamenti altrui, anche quelli scelti con la responsabilità di un adulto - che quindi se ne assume le conseguenze - perchè queste scelte non collimano con la nostra sensibilità. E di certo io stesso non posso dire di essere immune da questo modo di pensare.

PaoloVE ha detto...

@ Clem & B:

le mie perplessità nascono dal fatto che si ragiona sempre considerando una alternativa schematica tra una situazione attuale sostanzialmente ingestita ed abbandonata alla malavita ed un mercato legale che mi sembra oggettivamente migliore.

Ma forse vi sono ulteriori strade preferibili:

http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/prostituzione-svezia/prostituzione-svezia/prostituzione-svezia.html

Ora, voglio sperare che non mi veniate a dire che gli svedesi son mafiosi bigotti...

Ciao

Paolo

B ha detto...

Sarei davvero felice se prima o poi arrivassimo a ragionare di poter mettere in atto un sistema simile. Al momento però, guardando la realtà del Paese in cui vivo, non credo sia possibile; del resto dubito sia possibile anche che ci si muova nella direzione di cui parlavo io.
Insomma, mi sembra di vivere nel giorno della marmotta per questo e per altri 10.000 motivi.

Clem ha detto...

No, ma ti vengo a dire che lo stesso articolo parla di un problema che partiva a 60 ragazze in strada ed è sceso a 15. 60 ragazze ci stavano solo nella via vicino a casa di mia madre, a Milano, e questo quando pioveva e c'erano meno venti gradi. Ho delle statistiche accurate. Ahem. Questa suonava male :)

Sopratutto l'articolo non lo dice esplicitamente, ma a quanto si capisce la Svezia è passata da una situazione all'italiana ad una in cui l' "utilizzatore finale" è riconosciuto come un criminale e colpito direttamente. Non si partiva da una situazione all'olandese o alla belga ed è perciò ovvio che l'ufficiale intervistato dica che c'è sempre dietro il crimine organizzato. Mi pare che si stia parlando di due cose differenti.

Infine, la cosa mi tocca particolarmente perché trovo si inserisca in un pattern di globale restrizione delle libertà individuali che passa attraverso provvedimenti perfettamente sensati e legittimi basati su principi solidissimi come ad esempio:
"fumare fa male", e si vieta il fumo ovunque che non sia casa di tua proprietà, o all'aperto in Times Square;
"bere fa male" e si vieta di bere alcoolici;
"il fritto fa male" e tutti i patatinari del Belgio chiudono da un giorno all'altro. (E un'intera nazione si suicida all'unisono) :)
"la caffeina ti spacca le coronarie" e via, solo decaf.
"padri di famiglia muoiono facendo fuori pista, è un peso sociale non indifferente" e via, proibiamo il fuori pista.

Io la taglio un po' troppo con l'accetta, sono d'accordo, e hai ragione a sottolineare le alternative ragionevoli, ma mentre ne discutiamo e cerchiamo un'approccio al problema con la più ampia condivisione possibile, la cosa più sicura non è regolamentare la scelta? con qualcosa di più di un semplice "non puoi scegliere"?

PaoloVE ha detto...

@ clem:

Parlando di statistiche, da parte mia avevo accumulato anni di percorrenza sul Terraglio (la statale tra Treviso e Mestre). Mai visto meno di due prostitute al Km. Sul solo lato guidatore, che se guardi anche l'altro ti distrai e tamponi l'auto dell'arrapato davanti a te.

Con un po' di sforzo forse potrei ricostruire anche il succedersi di ondate etniche diverse che nel tempo hanno cambiato colore ai capelli ed alla pelle dell'offerta (albanesi, slave, rumene, russe, nigeriane, ...).

In realtà qui abbiamo la fortuna di poter ragionare senza dover decidere. E, potendo, lo faremmo probabilmente tenendo a mente come priorità la sicurezza dele prostitute.

Il problema è che chi invece dovrebbe ragionare e decidere sensatamente non lo fa. E, se lo facesse, ho il fortissimo sospetto che sarebbe molto più attento ad altre cose, quali la privacy dei clienti e la patina di rispettabilità delle loro famiglie oppure la sacra cristianissima morale cattolica.

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

@ clem:

dimenticavo:

""il fritto fa male" e tutti i patatinari del Belgio chiudono da un giorno all'altro. (E un'intera nazione si suicida all'unisono) :)"

Da parte mia posso solamente gridare: Patatina Libera! (slogan equivoco al punto giusto in questo thread :-))

Mi pare però che stiamo confondendo cose diverse tra loro: tra gli esempi che porti vi sono situazioni molto diverse tra loro per grado di libertà della scelta e per conseguenze sugli altri: ogni tanto mi scappa un sigaro, ma trovo giusto vietarli in luogo pubblico chiuso. Come trovo giusto impedire la guida a chi è ciucco o la vendita di alcolici in luoghi in cui il loro abuso divenga un conclamato problema sociale... insomma quando l'aspetto prevalente non sia più la scelta individuale, ma il problema sociale...

Troppo democristiano come ragionamento (ah, ricordatevi che chi mi dà del democristiano lo banno e gli cancello il post...)?

Ciao

Paolo

francesco.caroselli ha detto...

Mi è venuta un'illiminazione:
ma la gnocca si chiama cosi perchè gli gnocchi sono a base di patata?

francesco.caroselli ha detto...

bell'ignorante che sono un'illiminazione non si scrive con l'apostrofo.
In ginocchio sui ceci

Clem ha detto...

Non credo si discuta sul limitare le libertà individuali quando queste hanno conseguenze sugli altri, come il fumo in un luogo chiuso.
E ovviamente, il fumo all'aperto in un luogo aperto a tutti, come la strada. Perché io devo passare di lì e inalare il tuo fumo?
Oppure alla finestra del tuo appartamento. Io sono di sopra, con le finestre aperte, e mi entra l'odore di fumo.
Gli ossidi di azoto sono MORTALI, e lo scarico delle auto ne è pieno. Perché devo respirare i loro gas di scarico quando cammino per strada solo perché LORO devono andare da qualche parte e sono troppo pigri per andarci a piedi, o hanno fretta, o hanno un problema che devono risolvere in fretta ma che francamente è un LORO problema e non possono ledere la mia salute nel cercare di risolverlo?
Occhio che il proibizionismo negli Stati Uniti nacque come risposta a un grave fenomeno sociale di alcolismo diffuso. Nello stesso periodo era illegale possedere immagini pornografiche.

PaoloVE ha detto...

@ clem:

"Nello stesso periodo era illegale possedere immagini pornografiche."

Sempre lì si finisce in questo thread, vero? :-)

Sono perfettamente conscio che spesso un eccesso genera l'eccesso contrario, ma mi pare che in Italia non si stia ipotizzando il divieto di fumare all'aperto (nè di vietare le patatine fritte)... Il tutto non per tolleranza o spirito liberale, ovviamente, ma per incapacità.

Ho come il sospetto che tu stia volutamente esagerando :-)

Ciao

Paolo

Sandro59 ha detto...

[francesco.caroselli ha detto...

bell'ignorante che sono un'illUminazione non si scrive con l'apostrofo.]

Non capisco. Perché no?

B ha detto...

Si scrive con l'apostrofo se è femminile.
Illuminazione lo è certamente, perchè SB ha cercato di invitarla a Villa Certosa ;)

Clem ha detto...

Caro Paolo, io cerco solo di aiutarti nell'aumentare gli hits :D
Hai ragione, non è un rischio concreto in Italia, ma non sto volutamente esagerando. Era per mostrare come di passaggio in passaggio, ciascuno step essendo perfettamente ragionevole, si arriva all'assurdo. Io ne parlavo perché ne leggo molto dal generico estero in cui vivo, e lo scenario che ti ho dipinto, escluse le patatine e le automobili, è già in vigore in alcune città della California, o in Times Square a NYC.
Si regolamentano (finalmente) i matrimoni gay con una mano, con l'altra di fa l'hipster treehugger bacchettone.

Clem ha detto...

Anche io mi perplimo, illuminazione è femminile.
LOL per B.
Cmq caro Paolo, leggevo oggi sul post una roba bufa sulle prostitute a Zurigo. Vogliamo il post ufficiale, così poi il blog mi diventa mainstream e famosissimo.

PaoloVE ha detto...

@ clem:

la realtà ha la brutta abitubine di sorpassare a destra la fantasia più turpe:

http://tinyurl.com/ciucelloni

Io e te siamo due ciucelloni.

Ma cos'è un hipster treehugger? Cioè, io sono un piccolo hobbysta blogger di campagna e tu mi spari cose simili?

"Vogliamo il post ufficiale, così poi il blog mi diventa mainstream e famosissimo."

... e mandiamo sto blog a puttane...

Ciao

Paolo

Clem ha detto...

Vedi? da un lato è ragionevolissimo dato che -pur non mettendo piede su una spiaggia da anni- le ricordo ultracostose ma soprattutto sovraffollate; dall'altro, per lo stesso motivo, bisogna vietare di fumare per strada fuori da certi locali sui Navigli a Milano, dove c'è un traffico spaventoso di persone.
Boh, questo ritorno bacchettone del partito dei virtuosi è per l'appunto un ritorno, e quindi per definizione reazionario. Non per niente negli ultimi anni questo tipo di movimenti si stanno rafforzando proprio negli Stati Uniti: Dio, Patria, Famiglia, disegno intelligente, white men that made this country so great eccetera. Serve sempre un po' di bigottismo e di controllo delle masse quando sei lì lì per muover guerra a qualcuno per non pagare i tuoi debiti, no?
Grazie al cielo da noi ci sono i leghisti, che non sanno bene se adorare Toutatìs o il crocifisso nelle scuole.

Clem ha detto...

PS: dopo l'angolo dell'OT ci vuole una pagina intitolata tipo "Il Trivio" per i post sconci. :)

PaoloVE ha detto...

@ Clem:

"ci vuole una pagina intitolata tipo "Il Trivio" per i post sconci"

Me lo dicono anche i responsabili del marketing che mi segnalano ciome dei lettori siano arrivati qui cercando "gnocca" e "gnocca l avana havana".

Ciao

Paolo