ieri Libero aveva questa prima pagina, a commento del discorso del premier di mercoledì:
Silvio sfida i mercati! Purtroppo loro reagiscono! |
Probabilmente lo stalliere di Arcore si era dimenticato di domare il cavallo di nome "Mercato", perchè ieri, come prevedibile, non siamo andati bene. Neanche un po'. E Mercato ci ha disarcionato. Perchè pur in un contesto in cui un po' tutti i mercati sono andati male, noi siamo andati peggio.
Sia sul mercato azionario, dove le parole di Berlusconi potrebbero aver avuto solo un impatto secondario, per così dire di sponda, che sul mercato dei titoli di Stato, dove paghiamo ormai gli stessi interessi della Spagna, Spagna che un anno fa pagava lo 0,8% più di noi (se, pensate che sia una cosa da niente significa che non avete mai fatto un mutuo) e paghiamo quanto pagava un anno e mezzo fa la Grecia (si, a questo punto del post è legittimo ed auspicabile toccarsi con energia).
Sia sul mercato azionario, dove le parole di Berlusconi potrebbero aver avuto solo un impatto secondario, per così dire di sponda, che sul mercato dei titoli di Stato, dove paghiamo ormai gli stessi interessi della Spagna, Spagna che un anno fa pagava lo 0,8% più di noi (se, pensate che sia una cosa da niente significa che non avete mai fatto un mutuo) e paghiamo quanto pagava un anno e mezzo fa la Grecia (si, a questo punto del post è legittimo ed auspicabile toccarsi con energia).
Insomma, siamo tornati a pieno titolo nei PIIGS, malgrado l'intervento nostro favore della BCE, invece di uscirne meglio degli altri.
Lo specchio di quale sia la percezione della gravità della situazione da parte dei nostri politici è tutto in questa foto dell'incontro governo - parti sociali di ieri:
|
Probabilmente il ministro Matteoli non ha capito cosa ci stava a fare lì, perchè sembra essere l'unico a non essere sereno e soddisfatto. Mi viene il dubbio che gli abbiano fatto saltare il pellegrinaggio.
Ciao
Paolo
Una musica da rodeo? eccola!
6 commenti:
... i nostri titoli di Stato adesso vano peggio anche di quelli spagnoli. In questa situazione non solo siamo rientrati tra i PIIGS (cui sembra volersi aggiungere anche un Belgio privo di governo da forse un anno e mezzo), ma sembra che anche la Spagna ne possa uscire meglio i noi.
Ciao
Paolo
Lo so che è un po' ridondante dato che siamo quasi tutti anche lettori di Santalmassi, ma eccoccuà:
http://santalmassiaschienadritta.blogspot.com/2011/08/oggi-la-bce-ha-annunciato-che.html
Ma ad Angelino Alfano che mercoledì alla Camera ha giurato con orgoglio e con grandi applausi dei suoi che mai e poi mai il Governo si sarebbe fatto condizionare dai “mercati”, nessuno dice niente?
Come titola bene Libero su questo post: Il ruggito dell’Angelino Alfano conquista il PDL.
Due giorni dopo la nostra bella italietta è stata commissariata dalla BCE e dall’Europa. Pressato da BTP e CCT, Berlusconi ha dovuto dire signorsì a sua maestà il mercato per l’appunto.
Alfano farà autocritica?
Al di là delle mie considerazioni precedenti su Angiolino (!) Alfano, che se avesse un po' di dignità e sensibilità democratica, dopo le dichiarazioni ultimative dell'altro giorno - smentite poi due giorni dopo dai fatti - dovrebbbe fare autocritica e dimettersi...
invito a leggere, per chi non lo avesse ancora fatto, l'articolo di Cipolletta, molto chiaro e completamente condivisibile che fra l'altro recita:
....Chi ha un debito così forte non può fare quello che ritiene sia giusto. Deve fare quello che il mercato vuole, pur se non fosse giusto. Ha torto il nuovo segretario del Pdl Alfano che ha ricordato la supremazia della politica sui mercati. La politica conta più dei mercati se il paese non ha un debito così alto. Se è indebitato, la politica conta meno dei mercati, perché attraverso il debito ha ceduto sovranità ai mercati. Certo, si può sempre pensare di chiudersi autarchicamente e magari abbandonare l’euro. Ma questa scelta non ci ridarebbe sovranità, ma solo povertà.
http://santalmassiaschienadritta.blogspot.com/2011/08/siamo-governati-da-un-pugno-di-incapaci.html
Tutti al mare eh?
Ciao
Mario
«Un errore storico». È questa l'opinione di Umberto Bossi sull'euro. Il leader del Carroccio è tornato a criticare l'adozione della moneta unica da parte dell'Italia.
Ma cosa dice?
Se non ci fosse stato l’euro l’Italia sarebbe fallita da almeno 10 anni.
Quando sta a Pontida basta un goccetto di vino per farlo straparlare! Fatelo star zitto!
«Lunedì viene Tremonti a casa mia, la Lega ha una bella idea per salvare le nostre imprese prima che sia troppo tardi»
Cose dell’altro mondo! Tremonti in pellegrinaggio da Bossi!
Rutti e scoregge per la gioia dei padani!
Come possiamo sopravvivere con simili personaggi al governo?
Nessuno che sappia dirgli in faccia la verità! Che gli suggerisca di togliersi dai coglioni!
Dopo un ictus le persone normali si curano. E se hanno quattrini, si ritirano a vita privata assistititi da una badante.
Scusate le espressioni volgari ma non sopporto più l'idea che il governo Berlusconi sia ancora in sella per merito di un simile mentecatto.
Povera Italietta nostra!
L'articolo completo sul Corriere:
http://www.corriere.it/politica/11_agosto_06/bossi-euro-fu-errore_3fb488aa-c072-11e0-a13e-1a638a1f4d09.shtml
Ma come, ieri Bossi aveva affermato l’euro un errore storico e oggi, in versione buonista, ha ringraziato la BCE, come dire “meno male che l’euro c’è”.
"Commissariati? L'importante è che la Bce compri i titoli italiani".
L’articolo sul Corriere della Sera
http://www.repubblica.it/politica/2011/08/08/news/bossi_tremonti-20171143/?ref=HRER1-1
Posta un commento