Ma Sacconi avrà letto Orwell?

Buongiorno,

Maurizio Sacconi
negli ultimi giorni il Ministro Maurizio Sacconi sta continuando a battersi con energia affinchè la aziende italiane possano licenziare con maggior facilità i propri dipendenti, al punto che i toni della polemica sono giunti ad un livello tale da fargli temere una evoluzione della diatriba da un piano dialettico (perchè ci sia dialettica bisognerebbe che anche il ministro fosse disposto ad ascoltare, cosa che non pare) verbale allo scontro fisico su base spontanea o peggio organizzata.


Marco Biagi
Il Ministro teme insomma un nuovo caso Biagi.

Personalmente non so bene cosa pensare: di certo a furia di soffiare, se c'è qualche scintilla accesa si rischia di far partire l'incendio. 

E in questa metafora le fascine sono i sempre più numerosi scontenti, le scintille sono i violenti e chi soffia è purtroppo un governo che ha giocato troppo a lungo con provocazioni e scelte e inerzie che hanno penalizzato moltissimo gli italiani. Ognuno avrebbe la sua dose di responsabilità, nessuno escluso, da Sacconi a Brunetta, da La Russa a Rotondi.

Ma non è di questo che voglio parlare in questo post.

Sacconi sostiene che una maggiore facilità nel licenziare permetterebbe di ridurre il numero dei disoccupati e far uscire le imprese italiane da una condizione di nanismo che, ormai cominciano a dirlo un po' tutti, penalizza la nostra economia (Le PMI sono fuovi moda. Questo decennio le aziende si povtano più gvandi. Coi tacchi bassi e appena un filino di phavd): insomma, per Sacconi le aziende italiane non crescono perchè oltre ai 15 dipendenti si può licenziare solo per giusta causa.

Peccato che le piccole aziende possano ingrandirsi ad libitum con CoCoPro, restando formalmente sotto al limite dei 15 dipendenti (e non lo facciano). 

Peccato che la maggior parte delle piccole aziende stia sotto i 10 dipendenti e non giungano ai 15  (e quindi anche in questo potrebbero crescere almeno un po' senza porsi il problema dei licenziamenti, ma non lo fanno).

Peccato che la CGIA di Mestre segnali che con la nuova legislazione i disoccupati sarebbero aumentati di molto negli ultimi anni.

Insomma quello di Sacconi non è un ragionamento, è un'accozzaglia fortemente ideologica di falsi luoghi comuni, ma quando lo ritrovo ben sintetizzato nella frase «L'obiettivo è assumere, non licenziare» sento un piccolo fastidioso brivido corrermi lungo la schiena, perchè mi ricorda qualcosa persino di peggio.
War is Peace
Ignorance is Strength
Freedom is Slavery

Ve li ricordate? Sono gli slogan che campeggiano sul Ministero della Verità di Oceania, il mondo in cui vive Winston Smith, il protagonista di 1984, famoso romanzo di Orwell che descrive una allucinante realtà totalitaria.

Quello di Sacconi non è un ragionamento, è piuttosto un esempio di bipensiero. Quasi il quarto slogan del Socing.

Ciao e un saluto in bello stile Halloween: arrivederci nella stanza 101

Paolo

P.S. qui un po' di considerazioni affini e meglio espresse e documentate. Il punto 5 sintetizza cosa dovrebbe fare un politico serio e vale da solo il post.

 La stanza 101

5 commenti:

Roberto ha detto...

Room 101? Arrivederci?

Ma come, non ci sei gia` assieme a tutti gli italiani?

renzo ha detto...

Aggiungerei anche una propensione all'utilizzo della neolingua orwelliana (la parola "crisi" fino a qualche mese fa non esisteva nel vocabolario pidiellino), abbinata a micidiali supercazzole (per intenderci basta una qualsiasi frase di Scilipoti).

PaoloVE ha detto...

@ Roberto:

...ecco cosa sentivo: squittii!!! OPS!

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

Ciao,
ieri sera ho avuto l'idea (pessima) di guardare qualche minuto di matrix su canale 5, dove si confrontavano il ministro tutto chiacchere e distintivo, e il sindaco ruttamatore ;P Renzi. Dal poco che ho visto mi pare di aver capito che il sindaco qualcosa di buono lo ha fatto dando al ministro dei sonori ceffoni sotto forma di argomentazioni per far si che tacesse.

PS a proposito di "tutto chiacchere e distintivo" il governo ne è zeppo di questi personaggi che praticano il metodo dell'annuncio per poi non combinare niente. Ecco perché siamo messi così bene :(

Pale ha detto...

Accipuffolina, avevo scritto un lungo commento che e' andato perso.

Nutro cmq pochissima stima nel Governo e pochissima fiducia nella lettera mandata all'Europa. Non perche' non ci siano cose buone, ma perche' e' stata scritta con il chiaro intento di non applicarla perche' tanto ci saranno le elezioni prima.