Errori di prospettiva

Buongiorno,

anche oggi eviterò di parlare di crisi economica, non perchè gli eventi non presentino elementi importanti o perchè precedentemente ne parlassi solo strumentalmente contro SB e adesso non mi interessi farlo contro Monti, ma perchè ho la forte impressione che, non avendo fatto per tempo quanto necessario in termini di stimolo alla crescita e riduzione del debito pubblico (degli ultimi Presidenti del Consiglio salvo parzialmente solo Prodi, l'unico ad aver ridotto, seppur minimamente, il debito pubblico rispetto al PIL), adesso si sia nelle valutazioni e nelle mani di terzi, sostanzialmente ridotti all'impotenza in attesa degli eventi.


Prendo invece spunto dall'eterno dibattito presente all'interno del PD sulle unioni gay per segnalare come un elemento della discussione venga sistematicamente ed ipocritamente utilizzato a sproposito, sostanzialmente nel silenzio più assoluto.

Credo non serva premettere che sono a favore dei matrimoni gay e che considero arcaiche e grette le posizioni di chi vi si oppone (al primo che parla di legge naturale per cui il matrimonio dovrebbe tassativamente essere tra uomo e donna ricorderei quale valore riconosciamo alla legge naturale quando un bruto decida di applicarla per soddisfare un suo sfizio non conforme alla legge dello stato: zero. Se io decidessi di bearmi sessualmente di un Fioroni qualsiasi, come legge naturale permetterebbe essendo io molto più prestante di lui, nessuno accetterebbe questo argomento come valido a giustificare  il disgustoso ed orribile scempio. Giustamente, perchè la legge in vigore in Italia è quella che i politici hanno scritto nei codici, non quella naturale).

Stessa valutazione, con l'aggravante dell'ipocrisia, riservo a chi molto democristianamente sarebbe d'accordo con qualcosa di sempre leggermente diverso da quanto proposto, magari solo nel nome, ma si guarda bene dal cercare di trovare una mediazione, anzi, nei fatti si rende indisponibile. Almeno abbiano il coraggio di dichiararsi apertamente omofobi.

Ma, come dicevo, non è questo il punto. Il punto è il piccolo distinguo che molti operano:

"con l'esclusione della possibilità di adottare"

che sottintende che una famiglia con genitori omosessuali sia necessariamente inadeguata a crescere dei figli (se non un luogo di potenziale abuso), falso problema la cui valutazione dovrebbe essere invece demandata a chi è già adesso preposto a farlo per le coppie eterosessuali.

Ora, i gay mi perdonino, ma i loro diritti ad adottare vengono sicuramente dopo quelli dei bambini ad avere una famiglia sana in cui crescere, e la domanda da porsi non è se le coppie gay possano o meno adottare (domanda che sottindende una risposta lapalissiana: solo quelle adeguate), ma piuttosto se i bambini che restano in istituti e sono palleggiati da un affido all'altro stiano meglio in questa situazione o presso una famiglia di qualsiasi tipo. E su questo trovo sconfortante vedere che continuano ad esserci terrificanti silenzi strumentali.

Ciao

Paolo


7 commenti:

Germano Scarpa ha detto...

Buongiorno,

Chiunque sia stato anche solo marginalmente coinvolto in una pratica di adozione sa quali siano i tempi e le difficoltà a cui si va incontro per poter inserire una persona all'interno di un nuovo nucleo familiare.

Tenendo presente questo, e non scordandoci che siamo in Italia, immaginiamo per un momento la reazione delle coppie eterosessuali di fronte alla possibilità concreta di dover entrare in una lista, alla pari e quindi in competizione, con delle coppie omosessuali.

In una parola? Armageddon.

Ci sarebbe abbastanza materiale per cavalcare un grattacielo di entusiasmo e portare al governo pure Giuliano Ferrara, se decidesse di fare una lista sull'argomento.

Perchè l'argomento alla base per vincere quella fetta di elettorato che si culla nell'idea di una terra piatta al centro dell'universo, sarebbe semplicemente la ratio che va per la maggiore : una coppia omosessuale non può adottare figli perchè questi ultimi potrebbero riscontrare ed essere vittime di un mondo aggressivo e volgare verso la loro condizione di "figlio di diversi", accentuata dal fatto che tutti i loro coetanei sarebbero invece "figli di normali".

Come dire che a Casal di Principe, per colpa dei casalesi, non costruisco un ospedale per non farlo finire in mano alla mafia. Peccato per quelli onesti che vivono lì e che si prenderanno la polmonite. Shit happens.

Così come per l'ospedale, l'adozione premia l'ignorante e il retrogrado, che rientrano perfettamente nei criteri stabiliti per legge ( A Casal di Principe mica ci vive la maggior parte della popolazione, quindi non costruirci l'ospedale non arreca certo loro un danno). Questi infatti possono continuare a sostenere senza problemi la loro posizione, tramandando e purtroppo consolidando questo pregiudizio semplicemente per inerzia, finendo per renderla una pratica accettabile. Una consuetudine.

Io non ho idea di quale sarebbe l'impatto emotivo per un bambino, finire ad essere accudito da due mamme o da due papà, anche se qualche idea me la sono fatta. Quello di cui invece sono sicuro è che, alla nostra società, per progredire culturalmente e socialmente gioverebbe molto dare i bambini in adozione esclusivamente a coppie omosessuali per un decennio e valutare dopo com'è andata.

Così, giusto per costringerci a cambiare e riequilibrare quest'idea di meschina normalità che ci vogliono dipingere addosso a tutti i costi persone che ancora oggi rimpiangono il carosello in tv.

--
GS

Anonimo ha detto...

Boh, sull'argomento ho sempre cercato di pormi immedesimandomi nel bimbo o bimba adottata da coppia omo e ogni volta qualche brivido ce l'ho.

Es.1 - 2 madri
Bimbo: Mamma mamma!
Mamma 1: che c'è tesoro della mamma?
Bimbo: La mamma non vuol comprarmi il gelato! Me lo compri tu, mamma?

Sì ok il concetto di riferimenti per il bimbo, di autorità femminile e maschile sono da retrogradi ;-)

Es.2 - 2 padri
Adolescente maschio: papà, a scuola c'è un ragazzo che mi fa la corte.
Padre 1: e allora?
Adolescente maschio: ecco, a me piacerebbe una ragazza.
Padre 2: ok. Qual'è il problema?
Adolescente maschio: ecco, ho detto più volte al ragazzo che non sono attratto dai ragazzi ma solo dalle ragazze.
Padre 1: ma quindi cosa c'è?
Adolescente maschio: oggi all'ennesimo suo tentativo ho rifiutato alzando la voce e mandandolo al diavolo e al mio rifiuto mi ha detto di fronte a tutta la classe "ma come, hai due padri omosessuali e con me fai tanto il difficile?"
E poi tutta la classe si è messa ridere.

Il ragazzo crescerà ovviamente in armonia col mondo e senza complessi :-0

Es.3 - 2 padri
Adolescente maschio: Papà, a scuola c'è una ragazza che mi piace. Come faccio a farle capire che mi piace? Come faccio ad attrarla? Cosa devo dire/fare per avere un appuntamento?
Padre1: beh, quando rientra papà ne discutiamo. Poi in caso chiamiamo l'amica etero di papà che ci spiega cosa attrae e cosa respinge le donne oppure
domani chiedo al mio amico etero e mi faccio spiegare come ha fatto per uscire con la prima ragazza.

Tutto si risolve :-0

Es.4
Preadolescente femmina: Papà, una mia compagna di classe mi ha detto che ieri le sono venute le sue cose ed è andata in bagno con la sua mamma e le ha spiegato tutto. Quando capiterà a me verrai in bagno con me a spiegarmi tutto? Saprai spiegarmi tutto o è meglio che chieda a lei o a sua mamma direttamente? Sei in grado di spiegarmi cosa e come devo fare visto che....visto che...ecco insomma che...nè tu nè papà avete......

Viva la libertà ;-)

Saluti,
A.

Anonimo ha detto...

@ GS

alla nostra società, per progredire culturalmente e socialmente gioverebbe molto dare i bambini in adozione esclusivamente a coppie omosessuali per un decennio e valutare dopo com'è andata

magari se facciamo fare da cavia a figli tuoi o figli di qualche tuo parente o caro amico il Paese ti ringrazierà e potrai/potrete andar fieri di aver contribuito al miglioramento culturale ecc. ecc. dell'Italia tutta :-)
Se poi l'esperimento va male pazienza....son figli tuoi...magari fai mettere sul contratto un bel risarcimento in tal caso.

Della serie: bello fare i froxi con il cul@ degli altri.

Saluti,
A.

PS: per il tenitore del blog: scusa la trivialità :-)

PaoloVE ha detto...

@ A.:

Es. 1: ti confesso che non vedo alcun problema. Ma proprio nessuno.

Es. 2: prescindendo dal fatto che se quelle ironie potessero avere un peso, il ragazzino che fa la avances sarebbe il primo ad esserne vittima perchè omosessuale figlio di eterosessuali (situazione perfettamente speculare), e quindi mi pare una situazione molto poco realistica, secondo te l'adolescente che cresce in un istituto sarebbe meno turbato dal fatto di non avere proprio una famiglia che da certe stupide ironie? Senza pensare che, la buona volta che la cosa divenisse socialmente accettata certe ironie sparirebbero: fino a tutti gli anni 50 minigonna era sinonimo di zoccola, adesso chi lo affermasse sarebbe giustamente considerato un troglodita.

Es. 3: tu hai chiesto a tuo padre o ti sei confrontato con gli amici? E perchè pensi che i meccanismi di corteggiamento / seduzione debbano essere più diversi tra generi diversi che tra persone diverse? Insomma, mi pare una argomentazione molto debole.

Es. 4: come per l'es. 2 immagina che lo debba chiedere comunque agli operatori dell'istituto. Ti pare meglio?

Insomma, mi pare che siano dei tentativi di obiezione molto tirati e deboli.

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

Scusate se lo ribadisco, ma non mi sto ponendo il problema se sia meglio avere dei genitori adottivi etero o omosessuali, ma se sia meglio averli o meno.

E credo che possano esserci coppie omo adeguate e coppie etero inadeguate e che la valutazione vada fatta coppia per coppia.

Il fatto è che, come giustamente dice GS, la difficoltà ed i tempi di un percorso di adozione portano a pensare che di bambini in attesa di adozione / affida ce ne siano meno di quante siano le coppie disposte ad adottarli. In realtà, da quanto mi pare di capire, non è così, e c'è chi cresce in istituti, case famiglia, ...

Il che non è necessariamente meglio che avere due madri o due padri...

Ciao

Paolo

Anonimo ha detto...

Scusate se lo ribadisco, ma non mi sto ponendo il problema se sia meglio avere dei genitori adottivi etero o omosessuali, ma se sia meglio averli o meno.

La questione viene posta dalla comunità omo e dal mondo politico che giustamente strumentalizza la vicenda (sui media e nei dibatti) con prospettiva diversa: la comunità omo rivendica il diritto ad adottare, il diritto ad essere genitori.

Non sono un'esperto ma immagino che le case di accoglienza siano ben lontane dall'orfanotrofio di Oliver Twist per cui in quelle comunità credo che i bambini/preadolescenti/adolescenti abbiano a disposizione una figura femminile per quando serve la figura femminile e una figura maschile per quando serve una figura maschile.
Comunque i ragazzi sono coscienti di vivere in una dimensione che non è la classica famiglia, che sono in un nucleo "atipico". Da lì a catapultarli in un nucleo ristretto in cui si trova solo lui o lei con una coppia omo che giocano a fare mamma e papà rivendicando un loro sacrosanto diritto...non so come la prendano questi ragazzi.

Per tagliare la testa al toro la cosa migliore sarebbe chiedere direttamente ai bimbi/preadolescenti/adolescenti come la vedono.

Un vero e proprio sondaggio d'opinione.
Sentire le loro parole, le loro idee, come la prenderebbero.

Se poi esce che la maggiorparte preferirebbe "accasarsi" con una coppia omo piuttosto che stare in istituto allora quella sarebbe la vera e propria opinione da rispettare, aldilà dei trogloditi, dei moderni, delle argomentazioni "deboli" o forti che ognuno di noi può avere.

Ma l'opinione ai diretti interessati, perchè sono loro i diretti interessati, nessuno si preoccupa di chiederla. Con le scuse più banali poi: sono minori, non hanno la visione completa, non hanno la maturità ecc. ecc.
Ecco, dire che un minore NON sia in grado di capire la differenza tra istituto, coppia etero e coppia omo è sicuramente progressista, moderno, culturalmente e socialmente evoluto ecc. ecc.

Saluti,
A.

PaoloVE ha detto...

@ Alberto:

"una coppia omo che giocano a fare mamma e papà"

Giocano.

Mi pare che la frase dica molto dell'apertura con cui stai guardando alla cosa. Pensare di prendere in considerazione che possano desiderarlo e persino esserci vocati va molto oltre le nostre possibilità.

Per come vedo io la situazione in questo momento le rivendicazioni degli omosessuali sono rivolte principalmente ad avere la possibilità di stringere un matrimonio, mentre la questione dell'adottabilità è sollevata principalmente tra tanti distinguo per me spesso largamente strumentali da chi si oppone ma ma non vuole o non può ammetterlo.

"Comunque i ragazzi sono coscienti di vivere in una dimensione che non è la classica famiglia, che sono in un nucleo "atipico""

Perchè dovrebbe essere chiaro a chi cresce in una casa famiglia e non a chi cresce in una famiglia con genitori omosessuali? Perchè questo è il presupposto che origina i primi 4 esempi...

"Ma l'opinione ai diretti interessati, perchè sono loro i diretti interessati, nessuno si preoccupa di chiederla"

Su questo siamo d'accordo. Infatti si rimuove a prescindere il motivo di porgli il problema, decidendolo a prescindere per loro.

E se questo significa che una parte di quei ragazzi cresceranno in un contesto peggiore di quello che avrebbero potuto trovare, chissenefotte...

Perchè adesso se una coppia etero chiede di poter adottare si valuta se sia adeguata o meno, mentre per la coppia omosessuale si dà per scontato che non lo sia. E per chi sia in attesa di adozione / affido c'è forse qualche opportunità in meno.

Ciao

Paolo