Buongiorno,
lo stanco trascinarsi del dibattito su come il Senato debba votare la decadenza di Silvio Berlusconi e le reazioni al risultato che ribalta in corsa le regole sin qui in uso per richiedere il voto palese (1) secondo me evidenziano molte debolezze, miopie ed ipocrisie e non danno in realtà alcuna misura di una accelerazione verso la fine di un berlusconismo da tanti invocata.
Vediamo un po' perchè.
Alla voce "debolezze" non posso che notare che i due principali partiti che chiedono a gran voce il voto palese, PD e M5S hanno, insieme ai rappresentanti di SeL inseriti nel gruppo misto la maggioranza al Senato. Maggioranza che potrebbe essere rafforzata al voto da chi in Scelta civica, Movimento per le autonomie e persino tra i "governativi" del PdL potrebbe scegliere di affossare SB. In questa situazione la richiesta del voto palese manifesta chiaramente come (pienamente a ragione dopo l'agguato dei 101 i cui autori rimangono tuttora ignoti), non ci si fidi del proprio esercito. Lo sapevamo già, ma questa situazione non fa che ribadire il fatto che il problema rimane irrisolto. Renzi guiderà un PD debole e diviso: sarà complicato anche per lui riuscire a ridargli unità e forza.
Alla voce "miopie" invece ascrivo ad esempio il fatto che solo ora ci si rende conto che probabilmente basterà una richiesta motivata di venti senatori (e non sarà difficile avere delle motivazioni valide in questo contesto) per riportare la questione al punto di prima e ripristinare il voto segreto. A meno di un ulteriore provvedimento ad personam, il che sarebbe uno spettacolo ulteriormente mortificante per il Senato. E è una bella forma di miopia anche il fatto che nessuno parli di come, in fondo, anche il PdL vedrà mascherate le proprie divisioni della gabbia imposta dal voto palese oppure di quanto cambierà la vita politica italiana tenendo fuori dal Senato uno dei politici più assenteisti...
Alla voce "ipocrisie" infine credo di poter incasellare il fatto che molte delle manfrine che sto vedendo, mi sembrano avere un unico scopo: quello di mantenere in piedi un elemento di scontro apparente che mascheri la paralisi del governo su cose ben più importanti, non ultima la reale esistenza di qualche intesa che ne giustifichi l'esistenza. Non riesco a spiegare diversamente le settimane perse a decidere di votare a voto palese quando questa decisione potrà essere facilmente e legittimamente ribaltata con una semplice richiesta, nè il fatto che ci si sia premurati di definire il calendario delle attività del Senato senza prevedere a breve il confronto su questa questione.
Ciao
Paolo
(1) Benchè io ritenga giusta la decadenza di Berlusconi, non ho nessuna difficoltà a riconoscere che imporre il voto palese assomiglia molto ad un provvedimento ad personam e probabilmente lo è. E non ho alcun problema a confermare che, con un sistema elettorale che prevede (e continuerà a prevedere secondo le linee di intenti recentemente rese pubbliche) le liste bloccate, l'imposizione al ricorso al voto palese è un ulteriore passo verso il completo asservimento alle segreterie di partito. Con buona pace del M5S.
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