Buongiorno,
è simpatico vedere come i nostri amatissimi giornalisti non abbiano perso l'occasione di dimostrare la loro incapacità o mancanza di volontà di approfondire qualsivoglia notizia, limitandosi a fare i portavoce se non i megafoni di chi ha interesse a vedere diffusa la propria versione dei fatti anche (e forse soprattutto, vista la fonte) nel caso dell'ultima trimestrale FIAT, nella quale Marchionne ha annunciato un pesante ridimensionamento degli obiettivi a seguito, tra le altre cose, di un rapporto di cambio sfavorevole.
Ora, forse sbaglio (nel qual caso correggetemi), ma incrociando sbrigativamente i principali mercati di sbocco con la collocazione delle fabbriche del gruppo FIAT Chrysler (Nord America per le produzioni locali e messicane -Chrysler, Dodge, Jeep, 500,...-, Brasile per le produzioni locali e Eurozona per le produzioni locali, europee extra Eurozona - come Tychy, Kraguievac, ...- e USA -Panda, 500 e modelli come la Freemont o le "nuove" Lancia-) ci si accorge che in realtà le variazioni dei cambi non sembrano proprio avere particolare rilievo nel mancato raggiungimento degli obiettivi industriali di FIAT, anzi, potrebbero persino aver giocato a favore del gruppo, dato che l'Euro si è apprezzato sul Dollaro USA, sullo zloty polacco e sul dinaro serbo (valute dei Paesi dai quali l'Europa importa autovetture del gruppo FIAT Chrysler) ed il dollaro USA si è apprezzato rispetto al peso messicano (valuta del paese dove, oltre alla 500, vengono prodotti i pick up Dodge RAM che rappresentano il modello del gruppo più venduto negli USA...).
Condizioni che apparentemente dovrebbero favorire e non penalizzare il gruppo che fu di Torino.
Il che credo compensi gli effetti del gioco sui cambi delle valute che riguardano i produttori giapponesi e coreani in concorrenza con il gruppo.
Ma pare che nessuno tra i giornalisti ritenga di doversi porre qualche dubbio e verificare se il flop industriale dipenda effettivamente da elementi esterni alle competenze del management del gruppo, per lasciar passare il messaggio che quest'ultimo più ritiene conveniente (e probabilmente autoassolutorio).
Ciao
Paolo
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