Media e campagna elettorale

Buongiorno, 

Oggi post di Tommaso, che ringrazio. Mi scuso di pubblicarlo in ritardo, ma in questo periodo ho difficoltà a garantire il post quotidiano. In fondo la mia chiusa.

Nella campagna elettorale, nella mia bolla costituita dai quotidiani online, facebook, informazione radiofonica (con ripresa dei telegiornali) e niente TV ho potuto osservare come Civati non fosse affatto sottoesposto, anzi spuntava da ogni angolo del (mio) web con le sue infantili se pur simaptiche idiozie ironiche trovate (1). 

Se ci limitiamo ai quotidiani online, Renzi è stato sponsorizzato praticamente ovunque, ben al di là di quanto sarebbe lecito. Cuperlo appariva, sempre con un D'Alema intorno, tetro e grigio. Civati era nella colonna delle tette, di solito (2). 

L'informazione radiofonica e ancor di più quella televisiva hanno spinto Renzi, rappresentato Cuperlo come unico sfidante, e cancellato Civati.

I risultati delle votazioni dimostrano ancora una volta, che se non compari in televisione, hai voglia a ripetere "vinco io" a twittare con le mani e con i piedi, a inventare l'hashtag più cool. 

Arrivi ultimo

Anche se hai vinto la gara di battute argute all'X-factor su sky. Il tutto anche in una votazione del tutto favorevole a un candidato che punti tutto sulla rete, dal momento che votavano persone molto motivate, militanti, mediamente più informate rispetto alle elezioni "vere". 

Questo corrobora la mia tesi secondo cui Grillo ha preso tutti quei milioni di voti, grazie alla televisione che ce lo ha propinato per mesi, prima di febbraio, e non a dispetto di essa

Quando la televisione ti lascia fuori, tu puoi tenere il broncio, fare gli spettacolini autorefenziali che scaldano il cuore, produrre fotomontaggi e essere tanto, tanto ironico. 

Ma arrivi ultimo

 Saluti 

 Tommaso 

(1) le quali hanno senz'altro contribuito a non farmi votare per lui. 

(2) Ricordo una grafica de La Stampa "Chi sostiene i candidati", quando ancora erano quattro (Ah, si! Pittella :-D). C'erano quattro fasce, con la foto del candidato e la possibilità di cliccare per saperne di più. Primo Renzi, Cuperlo ultimo, in mezzo gli altri due:
  • Cliccavi su Renzi e appariva il network scintillante del sindaco di Firenze, con anche una bella gnocca se non ricordo male.
  • Cliccavi Cuperlo, compariva D'Alema, con foto più grande del candidato. (Me la ricordo anch'io: Cuperlo era mosso e sfocato e la foto era in bianco e nero. Anzi, in grigio e nero. Grigio scuro. Sullo sfondo la Lubjanka ed entrambi avevano sulla spalla due avvoltoi che guardavano affamati nell'obiettivo... )
  • Cliccavi Civati, lo spazio era metà e c'era qualcosa tipo "ha tanti amici". (di che ti lamenti... in fondo gli hanno dato lo stesso spazio che avevano dato alla candidatura che aveva avanzato a suo tempo Mario Adinolfi. Candidatura portata avanti tra un torneo di poker e l'altro in conseguenza ad una scommessa persa)
  • Quando cliccavi su Pittella crashava il computer. (e ti si spianava l'hard disk con l'eccezione di un unico file: un MP3 dell'inno di Forza Italia)
Condivido gran parte di ciò che ha detto Tommaso, salvo le ironie su Civati -che personalmente preferivo a Renzi, ma da esterno chissenefrega- ed il considerare queste primarie delle elezioni favorevoli a chi avesse voluto (o meglio dovuto in questo caso) puntare tutto sul web. 

Vado ad impressioni, ma trovo ovvio che per un elettorato anziano come quello del PD (ma manterrei la considerazione per l'Italia di vecchi in cui abito) la scelta del video sia più redditizia, mentre per uno relativamente giovane come quello del M5S il Web possa funzionare meglio (ed il ricorso al comizio - show nelle piazze risulti complementare a questo). 

Ma siamo perfettamente d'accordo che prendersi la segreteria del PD senza l'appoggio dei media tradizionali fosse una missione impossibile. 

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